17 luglio 2009

Le imprese che resistono a Roma il 21 luglio

Pietro Di Lorenzo

 

 

"IMPRESECHERESISTONO" 

MANIFESTAZIONE

ROMA 21 LUGLIO 2009 ore 10.00

ASSEMBRAMENTO IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA entro le ore 10.30

Entro la giornata di oggi renderemo noto il percorso del corteo silenzioso.

Per quanto riguarda i pulmann, non dovrebbero esserci problemi a sistemarli nelle vicinanze della stazione Termini.

Per aderire visita il sito: www.impresecheresistono.org

Vogliamo contarci per contare: compilate il modulo di adesione e inviatelo secondo le modalità indicate sul sito. Per motivi organizzativi sarebbe necessario che tutti lo faceste, da tutte le regioni d'Italia per la buona riuscita della manifestazione.

Per informazioni:
IMPRESECHERESISTONO CAMPANIA: Pietro Di Lorenzo 339/4976800 - 0823/481116
 

IMPRESECHERESISTONO LAZIO: Franco Passeri 335/6945495 - 0774/371374
 

IMPRESECHERESISTONO LOMBARDIA: Alberto Vanzini 348/2645128 - 0331/217457
 

IMPRESECHERESISTONO PIEMONTE: Luca Peotta 335/6982096 - 0171/938040

 

Spot Radio

 

LE IMPRESE CHE RESISTONO, FINALMENTE UNITE, SARANNO A ROMA IL 21 LUGLIO

Anche dalla nostra regione si può aderire inviando una mail a:  impresecheresistonocampania@gmail.com

Hanno sfilato a Torino alla fine di giugno, erano  i piccoli e medi imprenditori, così essenziali ma così tremendamente minacciati da una crisi ogni giorno più pesante che travolge i colossi ma soffoca per primi i meno forti. In circa 800, hanno manifestato tutta la loro preoccupazione (e rabbia) sfilando in città, per essere poi ricevuti dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso. Dietro lo striscione di «Impresecheresistono», il gruppo spontaneo di piccoli e medi imprenditori del Piemonte e del Nord Ovest, chiede «una riduzione dell’Irap, l’accesso al credito, il rinvio di dodici mesi delle scadenze bancarie senza oneri e interessi, e un posticipo di un anno anche di quelle previdenziali».

Il popolo delle piccole imprese si è subito mobilitato per la manifestazione nazionale di Roma del 21 luglio. Anche dalla Campania sono giunte le prime adesioni delle “impresecheresistono” e invocano «l’abolizione dell’anticipo delle imposte, sperano in ammortizzatori sociali, e soprattutto nella certezza dei pagamenti, ispirandosi al modello francese che concede non più di 45 giorni di tempo per saldare i debiti dall’ultimo giorno del mese in cui è stata emessa fattura». Migliaia di piccole e medie imprese «stanno subendo sulla propria pelle gli effetti di una crisi che è un vero e proprio terremoto economico» «Il calo degli ordinativi e delle prospettive produttive - si legge nei vari blog nati a seguito dell’evento - sta producendo effetti devastanti».

Non è un semplice momento di difficoltà, è molto peggio. «Nonostante gli sforzi messi in campo dalle singole aziende, la prospettiva, per molti, è la cassa integrazione e la mancata conferma dei nuovi contratti». C’è chi è ferito ma resiste. E c’è chi rischia di soccombere entro fine anno. Sono questi i più disperati, ma la rivolta è comune. Per le piccole imprese l’Irap è un ladrocinio, gli ammortizzatori non ci sono. Le piccole imprese non chiedono carità, ma considerazione. Non favori, ma neanche torti. «Senza aiuti non sarà possibile resistere nei prossimi mesi».

Per adesioni ci sono vari blog, tra cui  www.impresecheresistono.blogspot.com oppure si può inviare mail al seguente indirizzo: impresecheresistonocampania@gmail.com

Limatola, 5 luglio 2009

Ing. Pietro Di Lorenzo - imprenditore  (che resiste)

 

 

 

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it