23 luglio 2009

Imprese che resistono a Roma, resoconto del 21/07

segnalazione di Pietro Di Lorenzo

 

 

da www.impresecheresistono.org  il resoconto ufficiale della manifestazione delle ICR (impresecheresistono) tenuta a Roma ieri 21 luglio.

 

"Innanzitutto un ringraziamento a tutti i partecipanti, che hanno dedicato tempo e fatica a rappresentare gli interessi e i problemi delle PMI italiane. Un grazie soprattutto al gruppo piemontese che con la sua costanza e la sua dedizione ha consentito la realizzazione di questo risultato.

Dopo il raduno in Piazza della Repubblica, il corteo ha mosso verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze sito in Via XX Settembre. Qui una delegazione é stata ricevuta dal vice capo di gabinetto dott. Delle Femmine che ha visionato le richieste di "Impresecheresistono". Tali richieste sono state ritenute condivibili ed é stato preso l'impegno formale di sottoporle al vaglio tecnico degli uffici e successivamente alla valutazione politica del Ministro Tremonti per l'eventuale inserimento degli stessi nel decreto anti-crisi in discussione alla Camera.

Successivamente la delegazione é stata ricevuta alla Camera dei Deputati dagli onorevoli Colaninno, Fromer e dal presidente della Commissione Attività produttive On. Andrea Gibelli.

Un ringraziamento ai mezzi comunicazione che hanno seguito la manifestazione.

Il bilancio dell'iniziativa "romana" può dirsi assolutamente positivo, cerchiamo quindi di riassumere per punti ciò che sta accadendo:

ICR gruppo spontaneo di PMI ha iniziato a interloquire con le istituzioni (Regione, Ministero, Camera dei Deputati) con il preciso scopo di portare le istanze
ritenute più utili al momento per le piccole e medie imprese; questa azione di megafono o di terza voce (complementare/aggiuntiva e non sostitutiva rispetto alla politica e alle associazioni istituzionali di categoria) sta suscitando l'interesse (prima era solo curiosità) dei mezzi di informazione sia locali che nazionali;

le proposte di ICR vengono da tutti (politici, gionalisti, burocrati ministeriali) ritenute condivisibili e soprattutto ragionevoli proprio perchè pensate con un limite temporale ben definito utile per superare la gravissima crisi;

dato per assodato il consenso unanime alle proposte presentate, i problemi si presentano quando si passa all'attuazione delle stesse. Chi governa e sta in maggioranza dice che condivide ma che non ci sono le risorse di bilancio, chi sta all'opposizione dice di essere d'accordo e pronto a votare le proposte, ma si capisce immediatamente che se fossero al governo direbbero lo stesso che non ci sono i soldi;

da sottolineare come il problema delle risorse, tutti ovviamente conosciamo lo stato pessimo del bilancio italiano, rischia talvolta di diventare un alibi. Faccciamo l'esempio dello spostamento della data del referendum di 2 mesi fa, é costato circa 200 milioni di euro a causa dei veti incrociati (destra e sinistra senza distinzione) dei partiti, con questi 200 mil. qualcosa si poteva fare in più per le PMI in difficoltà vero? Moltiplicando questo caso per 10 o per 20 si capisce subito come il problema delle risorse possa essere visto sotto una luce diversa;

l'alibi della mancanza di soldi spinge inoltre a non prendere in considerazione proposte che non costano nulla come la legge sul modello francese per la certezza dei termini di pagamento, oppure che costano poco come l'Iva per cassa oltre i 200.000 euro di fatturato; inoltre occorre tenere presente che anche le altre proposte che abbiamo fatto costano oggi ma fanno risparmiare domani, perchè se nell'autunno molte PMi chiuderanno o licenzieranno i costi sociali ed economici si scaricheranno sul bilancio dello stato;

é da sottolineare inoltre un certo stupore che leggiamo sulle facce dei politici e dei funzionari ministeriali incontrati, la domanda che si legge sulle loro facce é di questo tipo " Comprendiamo che c'é un po' di crisi, ma perchè voi che non avete mai chiesto nulla, oggi venite a fare delle richieste a noi? perchè non continuate a cavarvela da soli come avete sempre fatto"; il fatto che al Ministero nessun livello politico (ministro, viceministro, sottosegretari vari) ci abbia ricevuto se non un volenteroso quanto gentile vice capo di gabinetto, la dice lunga sulla sottovalutazione del problema;

per adesso alcuni piccoli risultati sono stati raggiunti: la Tremonti Ter ,i cui effetti tuttavia saranno tutti da misurare, e l'annunciata moratoria sulle scadenze di mutui e leasing (anche se pare che i tempi di attuazione siano previsti in 120 gg!!), vedremo se nel decreto anticrisi ci sarà qualche positiva novità;

il vero problema di fondo con cui ci dobbiamo confrontare é la mancanza di rappresentanza del mondo delle PMI, l'abbiamo già detto in tutte le salse, un gigante che si comporta da nano! Per adesso questa é la situazione.   ICR con  la limitatezza delle sue risorse é un nano che vuole comportarsi da gigante!"

 

 

Ing. Pietro Di Lorenzo - imprenditore  (che resiste)

 

 

 

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


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