Nella puntata di Report su rai 3, domenica sera,
si parlerà di banche e aziende, con un
particolare servizio su Limatola ed il suo mondo
produttivo.
La
Banca del Mezzogiorno sarà davvero al servizio
delle piccole imprese?
è la scommessa del Governo, che potrebbe
finalmente avvicinare il mondo produttivo
meridionale ad un Istituto di Credito. I
ministri Tremonti e Scajola scommettono gran
parte della loro credibilità in questo
progetto, anche perché il Mezzogiorno è l’unica
parte d’Italia senza banche proprie.
E’ innegabile un certo scetticismo, ma forse è
il caso di provarci, tenendo però gli occhi
aperti: non sono tollerabili altre fregature!
Le banche che operano nel meridione sono
accusate di fare sostanzialmente raccolta di
denaro, senza favorire gli investimenti e
neppure il credito. È incessante il grido di
allarme lanciato da imprenditori, associazioni
di categoria e vertici istituzionali
“lungimiranti”.
In moltissimi
casi le banche non finanziano progetti o idee,
ma fanno credito soltanto a chi ha consistenti
beni patrimoniali da offrire a garanzia. Per non
parlare poi del travaglio che vive un giovane
che vuole iniziare un’attività e normalmente non
dispone di beni immobile da fornire a garanzia.
In genere poi bisogna impegnare con fidejussioni
immobili che valgono 100 per avere credito fino
a 50!
Da qui il passo è breve per individuare le
banche come principali responsabili del “gap”
economico tra il meridione e il centro nord.
L’Italia deve però dare una risposta alla crisi
e per questo ha bisogno che l’intero tessuto
economico reagisca. Non è più tollerabile quindi
una nazione a due velocità. Una risposta può
venire da un sistema bancario basato su criteri
diversi e comunque composto da istituti di
credito che non facciano "cartello". Sembra,
infatti, che i principali gruppi creditizi si
siano spartiti il territorio e poco importa se i
clienti sono insoddisfatti dei servizi offerti.
C’è poco da protestare! Le banche si chiudono a
“riccio” e non consentono a “chicchessia” la
benché minima critica, offrendo prodotti
sostanzialmente uguali.
La Banca del Mezzogiorno dovrebbe occuparsi,
invece, soltanto di piccolo e medio credito e
non trasformarsi in carrozzone. Parte infatti
con la rete formata dagli sportelli postali,
nonché dalle banche di credito cooperativo e
dalle casse rurali. Se sono rose fioriranno, per
adesso c’è soltanto molta aspettativa e tanta
paura di sbagliare.
Ing. Pietro Di Lorenzo
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