17 gennaio 2008
Dopo il cuore, in fondo, trovi l'anima
Gino Di Vico

 

 

Ci sono alcuni drammi che perdono la loro dimensione personale si allargano e coinvolgono il mondo emotivo di ognuno di noi, si insinuano nella nostra mente e diventano parte della nostra coscienza stravolgendo le nostre sensibilità, rendendole ancora più fragili e soprattutto, proprio come un terremoto, ti trasformano in modo tale che nulla da quel momento in poi sarà come prima.

La mia sensibilità, in genere, porta a ritrarmi su alcune cose, ad assumere una dimensione intima, personale, difficile da condividere anche con le persone più care e così trovo più giusto il silenzio, eppure ho trovato uno scritto di una giovane autrice, a parer mio molto bello, che riprendo perché credo possa aiutare ad elaborare nel tempo il lutto collettivo, per le tante vite spezzate, che ci portiamo e resterà sempre, indelebile, dentro la nostra “anima”.

 Mastica e sputa

Sono Nina, ho ventidue anni...

Colleziono righe. L’ho già detto?

... Righe piccole, orizzontali...

Sono Nina Turner Scicolo. Sono stonata. Mamma lo sa e non ci piange più.

Mia nonna si chiama Ada e non ci sente.

Croque madame... Lei li mangia. Anche due alla volta.

Colleziono...

... Ho freddo.

Ho addosso una maglia a righe. Rosa e nera. Righe grandi. Manica lunga.

 

Mastica e sputa 

Sono Nina...

Mastico, ho qualcosa in bocca...

Il sapore è orrendo, allora sputo tutto fuori.

Mi sembra di masticare i miei denti.

Ho freddo, ho male alle gambe, ho male alla testa, ho male alle orecchie, ho male agli occhi, ho sonno, ho male alla faccia, ho male al collo. Ho freddo.

Ho freddo.

Non trovo le mie gambe. Chi ha preso le mie gambe? Non le sento più.

 

Mastica e sputa 

Sono Nina...

Colleziono maglie... a righe.

Righe grandi, righe Turner, righe Ada...

Devo parlare per non dormire, l’ho visto fare nei film, ma la voce non mi esce e allora penso.

Devo pensare per non dormire.

Colleziono maglie...

Non so da quanto tempo sono qui sotto.

È da quando le stelle fosforescenti attaccate al soffitto di camera mia mi sono cadute addosso, portandosi dietro il lampadario e tutti i muri.

Era notte.

Le stelle sono cadute.

Desiderio... se le stelle cadono, si esprime.

 

Mastica e sputa 

Nina...

Colleziono maglie a

Righe

Nina...

Stelle cadute

Esprimo un

Desiderio

Volare via

Volare

Volare

Ho visto Nina

Volare

Ho visto Nina

Volare!

Ho visto Nina!

Volare!

“Ho visto Nina!”

Nonna Ada è sorda, lei non parla, grida. Ora grida più forte che mai.

“Ho visto Nina!”, grida.

E scava.

Sono Nina,

ho ventidue anni,

colleziono maglie a righe.

Righe grandi, righe piccole...

 

 

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it