martedì 30 ottobre 2007 -
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2102739
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Roma - Era sfuggita fino a
questo momento agli occhi di Punto Informatico
una pagina del sito ACER Italia di estremo
interesse, una pagina che sembra risolvere in
modo definitivo l'eterna querelle sul rimborso
del sistema operativo Windows acquistato
pre-installato sui computer in vendita. ACER ha
infatti messo a punto una procedura veloce di
rimborso.
Come si può leggere sul sito dell'azienda,
segnalato sui newsgroup, l'azienda accetta
quanto espresso dalla licenza Windows, quella
con cui Microsoft invita gli utenti non
interessati al suo sistema operativo a non
procedere con l'attivazione di Windows ma,
appunto, a rivolgersi ai produttori dei computer
per ottenere il rimborso. Si tratta di un passo
avanti di fondamentale importanza, basti pensare
che di recente un altro produttore, HP Italia,
aveva sostenuto di non poter essere ritenuta
obbligata al rimborso solo perché questo è
previsto dalla licenza di Windows.
Per ACER, forse con la complicità di una
sfavorevole recente sentenza francese, sembra
dunque venuto il momento di prendersi cura di
tutti gli aspetti dei propri computer in
vendita, software compreso. L'azienda spiega che
l'utente che voglia ottenere il rimborso dovrà
anzitutto contattare il call center di ACER,
telefonata con cui verrà anche dichiarata
l'entità del rimborso, evidentemente variabile a
seconda della tipologia di Windows
pre-installato sul computer.
In secondo luogo il cliente dovrà spedire alla
sede ACER un modulo, disponibile qui in PDF, in
cui deve confermare la propria richiesta. Al
modulo dev'essere poi allegato il CD del sistema
operativo laddove fornito (ma ad esclusione
degli altri software venduti assieme al PC), e
una copia del documento d'acquisto del prodotto.
Tutto questo dovrà essere fatto in fretta: ACER
specifica che "la richiesta di rimborso non può
essere accettata se la stessa avverrà dopo che
siano trascorsi 30gg dalla data d'acquisto". "Il
rimborso - promette l'azienda - sarà effettuato
entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione del
materiale di cui sopra presso il nostro Centro
Assistenza".
Tra le clausole dell'operazione c'è la decadenza
della garanzia sul software e il costo della
spedizione a carico dell'acquirente. Ma quel che
conta è che si tratta della prima volta che in
Italia un costruttore decide di prendere per le
corna una questione annosa, che molto ha fatto
discutere, e di offrire una soluzione che sulla
carta appare percorribile per quegli utenti che
apprezzano le sue macchine ma preferiscono
installarvi sistemi operativi alternativi a
quello mainstream.
MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO
Associazione Nazionale di Consumatori e Utenti
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