21 settembre 2009
Libertà di stampa, manifestazione a Roma
segnalazione di Enzo Di Frenna

 

 

(AGI) - Roma, 17 set. - Dopo l'attentato di oggi a Kabul e' stata rinviata la manifestazione di sabato a Roma per la liberta' di informazione. "Con profondo rispetto verso i caduti, nell'espressione di un'autentica, permanente volonta' di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile", la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d'intesa con le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare al 3 ottobre la manifestazione per la liberta' di stampa programmata a Roma

 

 

 


 

 

Il 3 ottobre a Roma in piazza del Popolo si manifesta

per la libertà di stampa.

 

 

14/09/2009

Il colpo di coda del regime

http://www.enzodifrennablog.it/dblog/

 

La situazione è gravissima. Il regime mediatico del Grande Ipnotizzatore inizia a sgretolarsi: prostitute, minorenni, inchieste sui rapporti con la mafia, la Consulta in agguato sul Lodo Alfano in ottobre, il delirio pubblico con Zapatero l'altro giorno, gli attacchi del Pais, di Murdoch e dei suoi media, il calo dei consensi, la guerra con la Chiesa e le dimissioni di Boffo.

 

La terra trema. Allora il Giullare Televisivo fa un tentativo disperato: indurre l'ennesimo incantesimo, modificare la percezione della realtà. Fra pochi giorni si consegnano una manciata di case ai terremotati d'Abruzzo e lui deve dimostrare che ha mantenuto le promesse, nascondendo la verità: le case per gli abbruzzesi non ci sono e migliaia sono ancora nelle tende e in casette di legno col freddo alle porte. Allora serve Bruno Vespa, uno speciale Porta a Porta sulle case pronte... Ma bisogna bloccare altre voci fuori dal coro. Bisogna spegnere i programmi fastidiosi. Tutti devono guardare alla tv la stessa cosa: il Giullare Sorridente.

 

Ed allora... Ballarò non va in onda. AnnoZero è bloccata. Matrix su Canale 5 è rinviata. Nessun rivale per Vespa, che obbedisce. Michele Santoro a Repubblica Tv (video sotto) dice apertamente che Berlusconi sta bloccando trasmissioni fastidiose. I giornali stranieri lanciano l'allarme democrazia in Italia. Il 3 ottobre a Roma in piazza del Popolo si manifesta per la libertà di stampa. Io ci sarò. E con la videocamera.

 

L'intervento di Michele Santoro a Repubblica TV del 14 Settembre 2009

 

 

Libertà di stampa, la Cgil in piazza "Il 19 settembre è decisivo esserci"

Parla il segretario confederale del sindacato Fulvio Fammoni: "E' un tema fondamentale per la democrazia.

Siamo ben oltre, ormai, il conflitto di interessi"

http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-26/cgil-manifestazione-liberta/cgil-manifestazione-liberta.html
 

ROMA - "Non solo ci saremo, ma faremo tutto il possibile perché sia una grande manifestazione". Fulvio Fammoni è segretario confederale della Cgil, e ha tra le sue deleghe anche quella delle politiche per l'informazione e la comunicazione. E assicura l'impegno del sindacato per la riuscita, il più "plurale e ampia possibile", dell'iniziativa per la libertà di informazione indetta dalla Federazione della Stampa in piazza del Popolo a Roma. L'appuntamento è per le 16 del 19 settembre, a Roma, in piazza del Popolo. "Ci aspettiamo tante persone, con tante bandiere diverse". Con la Cgil hanno aderito anche Arci, Acli, Libertà e Giustizia, Articolo 21, Libera informazione e i Comitati insegnanti precari. L'intervento principale, sul palco, sarà una "lezione" del professore Valerio Onida, già presidente della Consulta. 

L'adesione della Cgil è arrivata subito. Perché? 
"Perché siamo di fronte a un tema di libertà. Un tema decisivo. La libertà di informazione e di espressione è un concetto fondamentale per la democrazia di un Paese. Se è a rischio, diventano a rischio anche la democrazia e le sue conquiste". 

Eppure c'è chi sostiene che tale rischio non esiste, e che dire libertà di stampa a rischio è come dire una barzelletta. 
"Per avere una idea della situazione in cui siamo basta leggere l'ultima classifica di Freedom House, che declassa l'Italia a paese 'parzialmente libero' in materia di informazione. Siamo ben oltre, ormai, il conflitto di interessi. E attenzione: si diventa parziamente liberi orientando in maniera sistematica l'informazione ma anche con il semplice silenzio". 
 

 


A che si riferisce? 
"Si guardi il mondo del lavoro. Come sindacato non posso che constatare l'oscuramento intenzionale e pressoché totale delle tematiche del lavoro". 

E come lo spiega? 
"Se gran parte dell'informazione si muove, all'unisono, per mandare un messaggio forzoso di ottimismo, i problemi reali del mondo lavoro devono essere taciuti". 

Nel concreto, quale contributo darà la Cgil? 
"La nostra mobilitazione su questo tema è decisa e convinta. Ma noi siamo solo una parte, e l'augurio è che la manifestazione del 19 settembre sia il plurale e affollata possibile, con tanta gente e tante bandiere diverse. E soprattutto, che tutto non finisca lì". 

Come? 
"Il 19 settembre deve essere solo l'inizio. L'attenzione su questo tema deve restare alta. Sarebbe importante che l'appuntamento nazionale si ramificasse poi in tante iniziative locali". 

Sul tema delle regole e della libertà non è possibile ritrovare un primo terreno di unità con le altre confederazioni? 
"Il problema della libertà di informazione non può non essere un terreno comune". 

 

 

 

Floris a Repubblica TV: decisione inspiegabile sullo slittamento di ballarò

 

 

 

Enzo Di Frenna segnala l'articolo dell'avvocato Guido Scorza in cui si denuncia il nuovo disegno di legge presentato in Parlamento in questi giorni che farà molto peggio del DDL Alfano contro cui abbiamo combattuto.

 

http://www.guidoscorza.it/?p=1093

 

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Milena Gabanelli : il mio Report in pericolo

 

 

 

 

 

Il mio canale su Streamit.it - la nuova web tv in alta definizione
Enzo Di Frenna

La prima web tv in alta definizione è stata inventata da ragazzi italiani.Si battono per un nuovo concetto di televisione: libera, intelligente, condivisa. La vecchia tv italiana è invece controllata da una lobby politica-finanziaria, che ha l'obiettivo di gestire il consenso: veicola valori discutibili, infomazione manipolata, trascura i grandi temi sociali.La web tv non ha bisogno di concessioni televisive per trasmettere. Può dunque rappresentare l'alternativa e favorire la nascita di una Italia migliore. Sul eblog trovate le mie video-inchieste.
 

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«La tv intelligente è su Internet e trasmette in HD. Lo sapevi?»

 

 

 

     

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