30 luglio 2009
Pietrelcina, la querelle De Girolamo
AA.VV.

 

 

Il Quaderno.it 25/07/2009

 

Fuoco amico colpisce la De Girolamo. Il Giornale: 'E' dilettante allo sbaraglio'

 

 

Bufera su Nunzia De Girolamo dopo alcune interviste rilasciate a quotidiani nazionali sulla visita a settembre di Silvio Berlusconi a Pietrelcina per chiudere la festa del Popolo della Libertà. La deputata beneventana è finita sotto le grinfie de “Il Giornale”, di proprietà della famiglia del presidente del Consiglio, che oggi in prima pagina pubblica un editoriale pungente di Filippo Facci che stronca senza appello le dichiarazioni rilasciate della De Girolamo.

 

Il giornalista, che è anche collaboratore di Mediaset, definisce la parlamentare una dilettante allo sbaraglio che avrebbe fatto meglio a tacere. L’intervista della De Girolamo, apparsa ieri su “Il Riformista”, viene addirittura apostrofata come “demenziale”. Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’articolo a firma di Facci.

 

 

 

“Ecco, sì, quando invocavo che i dilettanti allo sbaraglio evitassero il ridicolo intendevo esattamente questo. Intendevo che potesse saltarsene fuori una come la deputata azzurra Pdl Nunzia Di Girolamo, per esempio, a meritarsi un titolo di giornale come il seguente: ‘Berlusconi da Padre Pio, porterò il presidente dove ricevette le stigmate’. Complimenti, un tempismo eccezionale, un istinto tattico da Che Guevara.

 

Vedete, non mi stancherò mai di dirlo: mesi fa, prima che fosse sommerso e superato da coltri di sterco e di schiuma gossippara, ci fu un momento in cui fu discussa una questione autentica e che non aveva certo inventato l'Espresso, anzi, era nata a destra; riguardava la qualità delle liste e dei parlamentari, il diminuito status dei medesimi, l'accondiscendenza e la beltà come requisiti nel casting per le candidature: a destra come a sinistra: o quasi. Non è che l'abbia originato Patrizia D'Addario, il dibattito su questo: né finirà con lei.

 

La qualità di una candidatura, per capirci, significa anche credibilità mediatica, sensibilità politica, mancanza di compiacimento nel rilasciare interviste demenziali. Vede, signorina Di Girolamo: tra l'occuparsi di una battona pugliese e l'occuparsi di un santo di Pietrelcina, almeno secondo me, la normalità esiste, e nel mezzo, le dico la verità, l'obiettivo è poter tornare a occuparsi serenamente proprio di quelle come lei”.

 


 


 

 

 

 

On. Nicola Formichella  29-07-2009

 

Ho letto con poco stupore le dichiarazioni pre-vacanziere che molti si sono affannati a fare sull’idea dell’on. De Girolamo di invitare il Presidente del Consiglio alla festa del PDL di Pietrelcina. Allora per esercizio dialettico, per chiarezza e soprattutto per divertimento personale penso che sia utile ribadire 5 punti importanti:

 

1.     L’idea del Coordinatore provinciale del PDL è una grande idea in linea con il lavoro che tutta la classe dirigente del nostro partito porta avanti da un anno. La festa del PDL è un modo per ringraziare, coinvolgere, discutere, confrontarsi e passare momenti conviviali con tutti gli elettori sanniti che hanno dato la loro fiducia al Presidente Berlusconi alla scorse politiche (ricordo a memoria di molti che sono stati più del 50%).

 

2.     I detrattori, tranne Facci che non è sannita e non può saperlo, dovrebbero facilmente capire che nella provincia di Benevento ci sono solo tre luoghi attrezzati per ospitare molte persone: Telese Terme, Pietrelcina e Benevento città. Se escludiamo Telese Terme dove la Festa di partito vorrebbe ripeterla Mastella e Benevento città dove potrebbero presentarsi problemi logistici e di date visti gli altri eventi in programma non resta che Pietrelcina.

 

3.     I detrattori, Facci compreso, dovrebbero ancora facilmente capire che la presenza del Presidente del Consiglio e l’organizzazione di una Festa dove sono stati invitati anche esponenti dell’opposizione può creare una occasione per far conoscere la nostra terra ad un grande numero di persone. E’ elementare intuire quali ricadute positive potrebbe avere il nostro territorio.

 

4.     Il consigliere provinciale che si è divertito con argute argomentazioni tra la filosofia politica, i sistemi elettorali e il gossip potrebbe dedicarsi di più all’Ente in cui è stato eletto in modo da dare il suo contributo alla gestione amministrativa della nostra provincia. Tutti ancora aspettiamo che l’Ente provinciale inizi finalmente ad amministrare.

 

5.     L’on. Mario Pepe, persona di grande cultura e di grande esperienza potrebbe spiegare ai sui compagni di partito che si è eletti per lavorare nelle istituzioni e non per chiacchierare sempre. Poi se si occupa di Santi e di Chiesa ben venga. Da lui siamo disposti ad avere consigli e ad imparare. Se organizza una scuola di formazione per amministratori e dirigenti politici noi tutti saremo presenti quali diligenti discenti.

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


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