20 luglio 2009
Un Grillo parlante alle primarie del PD
Lucio Garofalo

 

 

Nei giorni scorsi, esattamente il 12 luglio, sulle pagine del suo blog – www.beppegrillo.it  – il comico genovese ha annunciato la propria candidatura alla segreteria nazionale del Partito Democratico che sarà contesa attraverso il sistema delle elezioni primarie il prossimo 25 ottobre.

La notizia ha colto tutti di sorpresa, spiazzando i dirigenti storici (D’Alema, Bersani, Fassino, Franceschini, ecc.) che appartengono alla nomenclatura del partito e hanno già opposto un secco rifiuto sostenendo che Grillo “non condivide il progetto del PD” oppure perché “ha sempre attaccato il partito”. A giudicare dalla notevole irritazione con cui i suddetti dirigenti hanno reagito alla netta posizione di Grillo, sembra non ci sia alcun margine di mediazione, almeno per il momento.

Tuttavia, due dei quattro candidati alla segreteria, il senatore Ignazio Marino e Mario Adinolfi, sembrano d’accordo o, comunque, non hanno manifestato obiezioni alla candidatura del comico, che sta ricevendo ampi consensi in vari settori della base del partito e ancor più nel bacino d’utenza della Rete, frequentata da migliaia di internauti.

In modo particolare, il sostegno più convinto ed entusiastico proviene dai numerosi fan e visitatori del sito web di Beppe Grillo. Il quale non nasconde affatto le sue intenzioni che sono senza dubbio ambiziose, ossia generare e diffondere il “virus” del rinnovamento, non tanto e non solo all’interno del Partito Democratico, quanto all’interno del sistema politico e soprattutto della società italiana nel suo complesso.

Attualmente il punto più polemico e controverso dell’intera vicenda sembra essere l’iscrizione di Grillo al PD. Infatti, mentre i vertici nazionali del partito sono fermamente decisi a negare ogni possibilità di tesseramento, invocando i termini e le norme statutarie, un circolo territoriale dell’Irpinia, esattamente il circolo “Martin Luther King” di Paternopoli, ha già provveduto a tesserare il comico genovese, provocando reazioni di netta chiusura e contrarietà a livello dirigenziale: http://www.corriere.it/politica/09_luglio_17/grillo_tessera_avellino_58ca053a-72d2-11de-a0f6-00144f02aabc.shtml

Dunque, questa non sembra una delle solite esternazioni e provocazioni alla maniera di Beppe Grillo, ma una seria e decisa iniziativa tesa a sconvolgere gli equilibri interni al Partito Democratico e a trasferire i cavalli di battaglia storici del “grillismo” dentro il sistema politico istituzionale. In particolare, in una intervista resa al blog Reggionelweb – www.reggionelweb.it – Grillo annuncia quali saranno le proposte che metterà in campo: “acqua pubblica, rifiuti zero, energie rinnovabili ed efficienza energetica, Internet, cemento zero, due legislature e poi a casa, il voto di preferenza, la legge sul conflitto d'interessi e sulle concessioni televisive, contro la base militare a Vicenza”.

La ”mozione Grillo”, così come è stata simpaticamente definita la sfida lanciata dal celebre blogger, sembra possedere tutti i requisiti necessari per contendere la leadership nazionale ai big storici del Partito Democratico. Anzi, sembra avere proprio una marcia in più, derivante da un approccio molto chiaro, semplice e diretto, non di tipo retorico e politicista, rispetto alle questioni concrete che sono da affrontare e risolvere e che investono la vita quotidiana dei cittadini del nostro Paese.

Il panico e lo sgomento che la clamorosa uscita di Beppe Grillo ha seminato nel gruppo dirigente del Partito Democratico, tradiscono in qualche misura un segnale di insicurezza e debolezza di un partito che sembra precipitato in uno stato di profonda crisi interna che probabilmente solo un “matto” come il comico genovese potrebbe provare a risanare. Inoltre, non è neanche detto che i vasti consensi espressi oggi a favore dell’ingresso di Grillo nel PD e della sua candidatura alla segreteria nazionale, possano in seguito tradursi in una crescita di consensi e di voti a beneficio del partito stesso.

Lucio Garofalo

 


15 luglio 2009

La commissione di Garanzia del PD mi ha lanciato una fatwa: "Non e' possibile la registrazione di Beppe Grillo nell'anagrafe del Pd poiche' egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al PD. La delibera verra' resa nota sul sito nei prossimi giorni''.


In una sola frase hanno ammesso che:
1. esiste un movimento politico popolare
2. tale movimento è "ostile" al PD
3. se un cittadino può iscriversi o meno al PD (dove D sta per Democratico) lo decide una fantomatica commissione di Garanzia, non lo Statuto.


Il "Movimento Politico Ostile" è ostile forse perché il suo programma è alternativo a quello del PDL? Mentre quello del PD è invece uguale a quello del PDL?.


Il PD è ostile alle rinnovabili, ostile al ripristino della votazione diretta del candidato, ostile al Parlamento Pulito, ostile a rifiuti zero, ostile alla diffusione della Rete e al suo accesso gratuito, ostile all'acqua pubblica, ostile a un massimo di due legislature per deputati e senatori, ostile alle inchieste di De Magistris e della Forleo, ostile a tutti i temi trattati nella
Carta di Firenze.


Il PD è invece favorevole agli inceneritori, all'indulto di buona memoria, alle concessioni per tre televisioni nazionali regalate da D'Alema e da Violante allo psiconano, all'occupazione del partito da parte di un'oligarchia, all'acqua privatizzata, ai conflitti di interesse, alle centrali nucleari, alla militarizzazione di Vicenza con il raddoppio della base Del Molin, al Lodo Alfano, ai contributi all'editoria, all'occupazione della RAI da parte dei partiti.


Il "Movimento Politico Ostile" è l'esatto contrario del PD a livello di programma, se si può parlare di programma per il PD e non di scelte tattiche di un manipolo di persone in cerca di occupazione. Ricordo, ad esempio, che Fassino e sua moglie hanno accumulato 13 legislature. Quanti milioni di euro ci sono costati e con quali risultati per i cittadini?


Il "Movimento Politico Ostile" è ostile solo nei confronti di una ventina di persone, da Bersani alla Melandri, che si arrogano di rappresentare la volontà di milioni di italiani e disprezzano la società civile che ha partecipato ai Vday e che ha eletto quaranta consiglieri nei Comuni con le Liste a Cinque Stelle.


Il "Movimento Politico Ostile" non è ostile verso chi vota PD, non è ostile all'insegnamento di Berlinguer.


Il "Movimento Politico Ostile" è ostile a un gruppo ristretto di persone che come i maiali nella "Fattoria degli animali" sono animali più uguali degli altri e sfruttano la buona fede e la mancanza di alternative di milioni di cittadini per bene, è ostile a chi mette il ladro Bottino Craxi nel suo Pantheon privato.
 

Io non sono stato tesserato, non sono degno, non posso candidarmi con un programma a segretario. Lo ha deciso una commissione. Chi ha eletto questa commissione? Chi ne fa parte? Chiedetelo al segretario Giampietro Sestini, mail: giampietrosestini@yahoo.it.


Una domanda a Bersani: "Bassolino inquisito a Napoli come sta? E Carra condannato in via definitiva è un vostro deputato?".

Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

 

Beppe Grillo


 

17 luglio 2009

 

Chi garantisce il Comitato di Garanzia del PDmenoelle? Chi lo ha nominato? Chi suggerisce le sentenze ai Garanti? Chi sono questi Garanti della Rivoluzione degli Ayatollah della Poltrona? Ho cercato a lungo i loro nomi sui giornali senza trovarli. L'aspetto surreale e kafkiano di questi Comitati è che nessuno sa della loro esistenza e nessuno sa chi ne fa parte fino all'ultimo momento. Appaiono alla bisogna, all'improvviso per chiudere la porta in faccia, pacatamente, legalmente, brutalmente. Per difendere lo status quo. Senza nessuna autorità, se non quella che viene da loro stessi. Sono organi di potere autoreferenziali.


Quanti iscritti al PDmenoelle conoscono i componenti del Comitato di Garanzia? E in base a quali regole delibera? Nessuno a parte l'oligarchia lo sa. Un blogger mi ha mandato la lista dei Garanti con in allegato alcune
fonti. Ecco, in anteprima nazionale, l'elenco di chi non ha ritenuto (all'unanimità) che Beppe Grillo possa iscriversi al PD: "poiche' egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile..." :


1 - Virginio Rognoni
2 - Luigi Berlinguer (presidente)
3 - Giuseppe Busia
4 - Graziella Falconi
5 - BiancaLuciana Trillò
6 - Giampietro Sestini (segretario)


Invito il PD a comunicare le motivazioni della nomina dei membri di questa fantomatica Commissione e di chi li ha eletti.
Le sezioni, i circoli, gli iscritti che non sono d'accordo con la decisione del Comitato dovrebbero chiederne subito ragione al PD.


Qualcuno lo ha già fatto. Da oggi ho la tessera del PD.
Andrea Forgione, coordinatore del circolo PD "Martin Luther King" di Paternopoli, mi ha tesserato. E' il primo circolo a fare outing, non sarà l'ultimo.

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it