29 luglio 2009
Vittime di un concorso pubblico truccato
Antonio Giangrande

 

 

LA GENTE DEVE SAPERE.

 

Vittime di un concorso pubblico truccato: in Italia non c’è tutela giudiziaria, se si è poveri !!

 

I giovani disoccupati senza “padrini” si devono rassegnare. Con questo sistema devono subire e devono tacere. Per vincere presso i Tar è indispensabile affidarsi ad un barone del foro, per farsi difendere e farsi spennare”.

 

Nel processo amministrativo si rigettano le istanze di ammissione al gratuito patrocinio per il ricorso al Tar per mancanza di “fumus”: la commissione formata ai sensi della finanziaria 2007 (Governo Prodi) da 2 magistrati del Tar e da un avvocato, entra nel merito, adottando una sentenza preventiva senza contraddittorio, riservandosi termini che rasentano la decadenza per il ricorso al Tar.

 

“Dopo essere stato bocciato allo scritto dell’esame forense per ben 11 volte, che ha causato la mia indigenza – testimonia un candidato – ho provato a visionare i compiti, per sapere quanto fossi inetto. Con mia meraviglia ho scoperto che il marcio non era in me.

 

La commissione esaminatrice di Reggio Calabria era nulla, in quanto mancante di una componente necessaria. Erano 4 avvocati e un magistrato. Mancava la figura del professore universitario. Inoltre i 3 temi, perfetti in ortografia, sintassi e grammatica, risultavano visionati e corretti in soli 5 minuti, compresi i periodi di apertura di 6 buste e il tempo della consultazione, valutazione ed estensione del giudizio. Tempo ritenuto insufficiente da molti Tar.

 

Per questi motivi, senza entrare nelle tante eccezioni da contestare nel giudizio, compresa la comparazione di compiti identici, valutati in modo difforme, si appalesava la nullità assoluta della decisione della commissione, già acclarata da precedenti giurisprudenziali.

 

Per farmi patrocinare, ho provato a rivolgermi ad un principe del foro amministrativo di Lecce. Dal noto esponente politico non ho meritato risposta. Si è di sinistra solo se si deve avere, mai se si deve dare.”

 

L’istanza di accesso al gratuito patrocinio presentata personalmente, dopo settimane, viene rigettata.

 

Per la Commissione di Lecce c’è indigenza, ma non c’è motivo per il ricorso !!!


 


 

L'ITALIA DEL TRUCCO, L'ITALIA CHE SIAMO - "Il libro bianco delle illegalità sottaciute", pedagogico ed informativo, riporta il sunto coordinato delle tematiche approfondite da libri ed inchieste giornalistiche, dati e documenti ufficiali.

 

Tematiche attuali ed universali di pubblico interesse nazionale, sezionate per argomento e per territorio, contenute sul portale associativo, www.controtuttelemafie.it .

Nel libro si svelano gli abusi e le omissioni del sistema di potere e le collusioni e le omertà di una società civile codarda o indifferente.

 

Dietro la normalità propinata, si nasconde un'evidenza innegabile: un'Italia, da Nord a Sud, fondata sul trucco e sull'inganno.

 

Gli argomenti trattati sono le anomalie pertinenti: Politica e Pubblica Amministrazione; Mafia e Giustizia; Welfare; Economia; Informazione; Istruzione; Ambiente e Sport.

Verità oggettive che nessun editore ha voluto pubblicare e nessun organo mediatico ha voluto pubblicizzare.

 

Verità nascoste o dimenticate che rappresentano un'Italia tenuta al guinzaglio da un sistema di potere composto da caste, lobby, mafie e massonerie: un'Italia che deve subire e tacere.

 

 “Un uomo deve chiedersi cosa può fare per lo Stato e non chiedersi cosa lo Stato può fare per lui. Un uomo fa il suo dovere, a dispetto delle conseguenze personali, nonostante gli ostacoli, i pericoli e le pressioni, e questo è il fondamento della moralità umana; in qualsiasi sfera dell'esistenza un uomo può essere costretto al coraggio, quali che siano i sacrifici che affronta seguendo la proprio coscienza: la perdita dei suoi amici, della sua posizione, delle sue fortune e persino la perdita della stima delle persone che gli sono care. Ogni uomo deve decidere da sé stesso qual è la via giusta da seguire; le storie che si raccontano sul coraggio degli altri ci insegnano molte cose, possono offrirci una speranza, possono farci da modello, ma non possono sostituire il nostro coraggio... per quello ogni uomo deve guardare nella propria anima". John Fitzgerald Kennedy (citazione, spesso, ripresa da Giovanni Falcone).

 

A chi gli chiede perché ha scritto il libro, Antonio Giangrande risponde: «“L’Italia del trucco, l’Italia che siamo” l’ha letto Agostino Cordova, che ha indagato sulla massoneria, divenendone vittima di ritorsioni. Il libro l’ha letto Ferdinando Imposimato, che ha indagato sul terrorismo, divenendone vittima di ritorsioni. Il libro sarebbe stato letto anche da Falcone e Borsellino, morti per mafia. Ognuno pensa che le disgrazie colpiscano solo gli altri, senza tener conto che gli altri siamo anche noi. Io sono il virus della verità che infetta le coscienze. Verità nascoste o dimenticate che rappresentano un'Italia tenuta al guinzaglio da un sistema di potere composto da caste, lobby, mafie e massonerie: un'Italia che deve subire e deve tacere. La “Politica” deve essere legislazione o amministrazione nell’eterogenea rappresentanza d’interessi, invece è meretricio o mendicio, mentre le “Istituzioni” devono meritarlo il rispetto, non pretenderlo.

 

Il rapporto tra cittadini e il rapporto tra cittadini e Stato è regolato dalla forza della legge. Quando non vi è cogenza di legge, vige la legge del più forte e il debole soccombe. Allora uno “Stato di Diritto” degrada in anarchia. In questo caso è palese la responsabilità politica ed istituzionale per incapacità o per collusione. Così come è palese la responsabilità dei media per omertà e dei cittadini per codardia o emulazione. Chi si ribella come me ad uno stato di cose, in cui il vincente è destinato ad esserlo ancora di più ed il perdente è condannato ad esserlo ancora di più, è emarginato, condannato, affamato o ucciso. Non è sbagliato quello che dico, ma è sbagliato il posto in cui lo dico. Purtroppo qualcuno lo deve fare, perché il male vince dove il bene rinuncia a combattere. Solo i combattenti le battaglie giuste in una esistenza utile prestata ad aiutare gli altri, diventano eroi. Se soccombono sono Martiri. In una moltitudine di esistenze omologate, colluse o codarde, fotocopia di un modello comune imposto dal potere mediatico genuflesso a quello politico ed economico, il martirio rende immortali e indimenticati ».

 

Il libro di 320 pagine con foto a colori costa 20 euro di solidarietà a favore dell’Associazione Contro Tutte Le Mafie, che servono a coprire le spese di pubblicazione.

Il libro è autopubblicato e la distribuzione è esclusiva.

Le scuole lo leggono in gruppi di studio o di lettura.

Gli amministratori lo leggono per rappresentare meglio i loro cittadini.

I modi per averlo sono indicati su www.controtuttelemafie.it o www.malagiustizia.eu .

Aprendo l'index (Home) c'è il link chiedi il libro. Cliccando su chiedi il libro ci sono i modi per averlo a casa o leggerlo presso gli enti in elenco. Sulla prima pagina c'è anche lo spot.

Gli Enti e le biblioteche sono inserite nell’elenco ed hanno un tornaconto pubblicitario gratuito.

 

Il libro si compra:

  1. presso la sede legale o le edicole o librerie convenzionate: 1 libro 20,00 euro.

  2. con pagamento anticipato (a ricezione del versamento o accredito, si invia il plico/pacco raccomandato): 1 libro 30,00 euro; 5 libri 110,00 euro; 10 libri 200,00 euro; 20 libri 400,00 euro.

  3. in contrassegno (pagamento alla consegna del plico/pacco raccomandato): 1 libro 35,00 euro; 5 libri 120,00 euro; 10 libri 220,00 euro; 20 libri 420,00 euro.

la somma, con causale acquisto libro, va versata con:

·vaglia postale o assegno bancario/postale non trasferibile indirizzato e intestato a: Antonio Giangrande, via Manzoni, 51, 74020 Avetrana Ta.

·accredito/bonifico al conto bancoposta intestato a: Antonio Giangrande, via Manzoni, 51, 74020 Avetrana Ta. IBAN: it15a0760115800000092096221 (cin it15a - abi 07601 - cab 15800 - c/c n. 000092096221).

·versamento in bollettino postale sul c.c. n. 92096221. intestato a: Antonio Giangrande, via Manzoni, 51, 74020 Avetrana Ta.

 

Gli enti pubblici o privati possono invitare l'autore in manifestazioni pubbliche per presentare l'opera e discuterne i contenuti, rimborsandogli solo 500 euro di spese forfettarie di viaggio. Durante la kermesse ogni libro costerà  20,00 euro fino a esaurimento scorte.

Gli assessorati competenti possono organizzare l'evento culturale, anche con l'ausilio di artisti musicali dell'associazione e con un incontro di calcio tra la squadra dell'associazione e la rappresentativa del consiglio comunale. rimborso spese da stabilire.

Grazie dell’attenzione.

 

Presidente Dr Antonio Giangrande – ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it