2 giugno 2009
Autovelox clonati, sequestri in 70 comuni
segnalazione di Giuseppe Grimaldi

 

 

 

82mila i verbali irregolari

Al centro dell'inchiesta una ditta di Desenzano sul Garda

 

Ipotesi reato: associazione a delinquere finalizzata alla truffa

 

La guardia di finanza di Sala Consilina, nel salernitano, ha sequestrato, in oltre 70 comuni di diverse regioni italiane (qui l'elenco completo), apparati autovelox non conformi alle prescrizioni tecnico-amministrative. Il sequestro - secondo la Guardia di Finanza - prefigura l'annullamento di circa 82 mila verbali e l'accertamento di sanzioni irregolarmente contestate per circa 11 milioni di euro. L'operazione, battezzata Devius, è stata eseguita su ordine della procura di Sala Consilina, e ha portato alla scoperta di un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di automobilisti che venivano multati con autovelox clonati. Nel solo comune di Camini, in provincia di Reggio Calabria, con questi apparecchi erano state elevate 13mila multe nel 2008.

Oltre 50 gli autovelox sequestrati, su disposizione del procuratore Amato Barile, che ha ordinato anche alcune perquisizioni. Al momento non sono stati ancora resi eventuali provvedimenti giudiziari. Al centro dell'indagine la Garda Segnale srl, una ditta di Desenzano sul Garda (Brescia), con la quale erano convenzionati tutti i comuni coinvolti. Alla Garda Segnale i finanzieri di Sala Consilina hanno effettuato perquisizioni e sequestri di svariati Cpu per il funzionamento degli autovelox Velomatic 512 risultati clonati.

L'indagine ha rilevato come apparecchi contraddistinti da identici numeri di matricola venissero utilizzati in diversi comuni italiani, anche a distanza di centinaia di chilometri tra di loro, senza che per questi vi fosse autorizzazione, omologazione e la certezza di corretta funzionalità. Alcuni autovelox sequestrati, che presentavano lo stesso numero di matricola, nonostante fossero stati già sequestrati dalle fiamme gialle operavano attraverso loro cloni in svariate località italiane.

Risultavano ancora in funzione alcuni apparecchi, risultati rottamati. L'indagine interessa oltre 81 mila verbali riguardanti gli anni 2007, 2008 e 2009, con indebite richieste di sanzioni ammontanti ad oltre 11 milioni e 300 mila euro. A differenza dei comuni che, come nel caso di Sala Consilina (Salerno), danno in appalto a società private la gestione dell'attività degli autovelox, Polizia e Carabinieri curano con proprio personale il posizionamento degli strumenti, la gestione dei dati e le procedure per la contestazione delle violazioni. Inoltre gli autovelox utilizzati da Polizia e Carabinieri sono in dotazione alle forze dell'ordine e non di proprietà di società private cui i comuni appaltano il servizio.

Il Codacons ha chiesto la rimozione di tutti gli autovelox irregolari, nonché la restituzione dei punti della patente illecitamente ridotti e dei soldi delle multe. L'associazione chiede anche la modifica del codice della strada per stabilire una durata certa del giallo dei semafori e la destinazione di tutti i proventi delle multe al miglioramento della segnaletica e all'educazione stradale. Secondo il Codacons «l'ennesimo sequestro avvenuto sul territorio nazionale dimostra come i Comuni ormai utilizzino strumenti illeciti e violino il codice della strada pur di fare cassa».

Il sindaco di Camini, Anna Micelotta, ha dichiarato all'Ansa: «Non credo che la notizia, che ho appreso dalla stampa, riguardi il nostro Comune. Cado dalle nuvole. Al momento non c'è stata alcuna comunicazione ufficiale né a me, né al Comune. L'unico autovelox di cui disponiamo, con tanto di numero di matricola, è fisso ed è stato sostituito nel 2008. Inoltre, è stato collocato lungo la 106 dietro autorizzazioni di Prefetto e Anas perché si tratta di una strada particolarmente trafficata. Non ho idea di dove dovrebbe essere la truffa. Come Comune, di recente abbiamo avuto un incontro con il Tribunale ed in quella sede abbiamo esibito tutta la documentazione che era in nostro possesso, relativa alle autorizzazioni. Posso dire con certezza che siamo in perfetta sintonia con quanto prevede la normativa. Se c'è truffa certamente non può essere attribuita al Comune di Camini che, visti i frequenti incidenti, nell'ottobre 2007 è stato costretto ad installare l'autovelox per tenere sotto controllo i limiti di velocità e da allora non si sono registrati incidenti né mortali né lievi. Può darsi, comunque che le multe siano 13 mila, anche se ritengo che non siano state elevate solo nel 2008 ma si riferiscano ad un lasso di tempo compreso dall'installazione ad oggi».

 

     

  Il Crogiuolo


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