18 novembre 2009
Comitato civico per la difesa dell'acqua pubblica
segnalazione di Marilina Mucci

 

 

Il decreto che privatizza la gestione dell'acqua sta per essere definitivamente approvato dalla Camera dei deputati, nonostante le proteste e gli appelli del Forum dei movimenti dell'acqua.


Il Comitato civico per la difesa dell'acqua pubblica e Cittadini in movimento hanno inviato una lettera ai Sindaci e Consiglieri dei comuni della Valle telesina invitandoli a prendere delle iniziative in difesa della gestione pubblica dell'acqua. Solo dichiarando l'acqua un diritto universale inalienabile e il servizio idrico un servizio privo di rilevanza economica si può impedire la mercificazione di un  bene comune essenziale quale l'acqua.


Si prega di pubblicare la lettera inviata ai sindaci di seguito allegata.

 

Grazie

 

Marilina Mucci

 

  

 


 

 

Al Sindaco

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

 

All’Assessore all’Ambiente

 

del Comune di

                             

 

 

e pc agli organi di stampa

 

Con un decreto del 10 settembre scorso (D.L. 135/09, Art. 15) il Governo regala l’acqua ai privati: sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati. Nonostante gli appelli del Forum italiano dei movimenti per l’acqua e le proteste di diversi comuni, il Senato ha votato la conversione in legge del decreto. Il 18 novembre prossimo ci sarà il voto definitivo alla camera e il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.

Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vita e di diritto umano universale.

E’ un  provvedimento inaccettabile, preso nonostante le proteste e gli appelli dei movimenti, e nonostante vi sia in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da più di 400.000 persone.

    La gestione dell’acqua deve restare pubblica per garantire a tutti il diritto all’acqua ed impedire speculazioni ed ingiustizie. L’acqua è il bene comune per eccellenza: deve essere difesa come diritto inalienabile.

 

I comuni possono agire in difesa della gestione pubblica dell’acqua con l’inserimento  nello Statuto comunale del principio del servizio idrico come servizio privo di rilevanza economica.

E’ un’azione fondamentale per  impedire che l’acqua sia privatizzata.

La gestione privata non si è dimostrata più efficiente della gestione pubblica, né ha portato al miglioramento del servizio e delle infrastrutture. Ha portato solo profitti alle società, pagati dai cittadini con aumenti delle tariffe ed un peggioramento del servizio.

 

Gli enti locali non possono sottrarsi al dovere di salvaguardare un bene essenziale e non devono delegarne la gestione, ma assumerla in proprio, e difenderlo insieme ai loro cittadini.  

 

Chiediamo, pertanto, ai nostri Consigli comunali di

 

-         prendere posizione contro la privatizzazione dell'acqua, come molti comuni hanno già fatto

-         aderire all’appello del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che si allega.  

-         inserire nello statuto comunale il principio dell’acqua come diritto e servizio privo di rilevanza economica

-         organizzare incontri pubblici, possibilmente nella settimana in cui il parlamento discuterà la conversione in legge del decreto del 10 settembre, per informare e discutere con i cittadini le strategie e le azioni da intraprendere per contrastare i provvedimenti governativi.

 

La proposta di delibera  può essere promossa dal Consiglio comunale, ma, in mancanza di volontà in tal senso del Consiglio,  ci proponiamo di promuoverla come delibera di iniziativa popolare.

 

Il Comitato civico per la difesa dell’acqua pubblica della Valle Telesina

Cittadini in movimento

 

 

 

     

  Il Crogiuolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it