19 luglio 2009
Influenza A, attenzione senza allarmismi
AA.VV.

 

 

Sale l'allerta per l'influenza A
fonte: http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_18/fazio_nuova_influenza_

inizio_scuole_rinvio_d948daac-73bc-11de-8b94-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano

 

Il viceministro Fazio lancia l'allarme: «A rischio l'apertura». Poi il governo: nessun rinvio

 

ROMA - «Non è escluso l'eventuale rinvio della riapertura delle scuole» se l'andamento dell'epidemia di nuova influenza lo renderà necessario. Lo ha detto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, precisando però che ad oggi non è stata presa alcuna decisione né ci sono indicazioni che una misura del genere sarà necessaria.


«Valuteremo anche in merito alla data di riapertura delle scuole. Nell'unità di crisi sulla nuova influenza attiva presso il ministero del Welfare - ha precisato Fazio - siedono infatti anche i rappresentanti del ministero dell'Istruzione. Non possiamo escludere un ritardo nella riapertura delle scuole». Il viceministro ha però precisato che «al momento non vi è alcuna decisione in merito, poiché in Italia l'epidemia di grandi dimensioni non è ancora arrivata ed è dunque prematura una decisione in merito». Tuttavia, ha aggiunto, «dobbiamo tenere tutte le ipotesi aperte».

 

GELMINI - Successivamente però il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha precisato che «Al momento non è previsto nessun rinvio dell'apertura delle scuole». Il ministero del'Istruzione ha la «massima attenzione sull'evolversi della situazione della nuova influenza e sta valutando con scrupolo di tutti scenari» ha spiegato la Gelmini, commentando l'evolversi della cosiddetta nuova influenza e l'ipotesi di un'eventuale chiusura delle scuole. «Per questo - ha aggiunto - faremo tutte le verifiche necessarie, anche se al momento la situazione non preoccupa. È giusto, comunque, che i ministeri dell'Istruzione e del Welfare valutino tutti gli scenari, non sottovalutando il problema». Il ministero dell'Istruzione, infatti, sta portando avanti un monitoraggio attento e continuo sulla vicenda, lavorando in stretta collaborazione con il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio e con l'unità di crisi attivata presso il ministero del Welfare, pronto a prendere tutte decisioni che si riterranno necessarie.

 

SETTEMBRE MOMENTO CRUCIALE - Il mese di settembre, con la prevista riapertura delle scuole, «sarà sicuramente un momento cruciale», e dal momento in cui l'epidemia di nuova influenza si presenterà in Italia il contagio sarà «molto rapido» ed i casi aumenteranno velocemente ha sottolineato però ancora Fazio. «L'epidemia di nuova influenza - ha affermato Fazio - arriverà anche in Italia e, quando arriverà, presenterà una capacità di raddoppio dei casi in media ogni 10 giorni». L'epidemia, ha precisato, «quando arriverà, si svilupperà cioè in modo progressivo ma veloce e la riapertura delle scuole è un momento cruciale». Ad oggi nessuna ipotesi o misura è esclusa e tutto dipenderà dunque, ha precisato il viceministro, dalla valutazione dell'andamento dell'epidemia nel nostro paese quando questa si verificherà. Pertanto, ha sottolineato Fazio, «non escludiamo neppure la vaccinazione dei bambini dai sei mesi in poi, se ciò si dovesse rendere necessario. Ma valuteremo - ha concluso - anche con gli altri paesi e ci confronteremo con l'Oms».

 

NUMERO VERDE - «L'influenza A potrebbe iniziare a diffondersi in agosto, con pochi casi, perchè cominciano a rientrare tutte le persone dall'Inghilterra, ma potrebbe anche non essere così e in ogni caso noi siamo pronti ad affrontarla. Così Fazio ha poi precisato la previsione da lui fatta sull'arrivo della pandemia anche in Italia il prossimo mese. «La gente non deve spaventarsi - dice Fazio - in quanto abbiamo un sistema di controllo e prevenzione che ci permette di fermare la diffusione del virus e di curare le persone, ma abbiamo due aspetti da tener presente: uno è che prima o poi deve arrivare e non possiamo attuare misure di contenimento totali all'infinito, comunque stiamo cercando di avere prima possibile i vaccini; il secondo è che attuare misure di contenimento vuol dire considerare anche che l'influenza potrebbe mutare e diventare più "cattiva". Da lunedì sarà in ogni caso attivo il numero verde 1500 per tutte le informazioni alla popolazione».

 

LA NOTA - Successivamente in una nota il Ministero della Salute ha precisato che nessuna misura è allo studio per il rinvio dell'apertura delle scuole. Nella nota si legge che «in merito alla notizia diffusa da organi di informazione relativa ad un eventuale rinvio dell'apertura delle scuole a causa dell'influenza AH1N1, si precisa che nessuna misura di questo tipo è attualmente presa in considerazione dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che comunque lavora in proposito in stretta collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione».

 

NUOVI CASI IN ITALIA - Intanto sono in aumento i casi di nuova influenza nel nostro Paese. Nove ragazzi rientrati a Pistoia dopo una vacanza studio in Inghilterra sono risultati positivi al virus. Lo ha reso noto la Asl di Pistoia, spiegando che «i casi positivi al virus Ah1n1 sono 9 su 14 sintomatici ai quali i sanitari nella giornata di ieri hanno effettuato i test previsti dal protocollo». I nove, si spiega ancora, «trattenuti in ospedale per poche ore» sono stati poi dimessi «con terapia sintomatica e la raccomandazione di una breve convalescenza presso il proprio domicilio come per una normalissima influenza».


Tre i casi sospetti in Molise. Un 30enne di Capracotta (Isernia) avrebbe contratto l'influenza dopo un viaggio in Spagna. Al più tardi lunedì si conosceranno i risultati. Il 30enne è stato comunque dimesso ed è tornato a casa. Sono ancora ricoverati al «Cardarelli» di Campobasso una 14enne di Termoli (Campobasso), da poco rientrata dagli Stati Uniti e un 67enne di Filignano (Isernia).


Lasceranno invece Londra domenica, come da programma, circa 50 ragazzi italiani che dal cinque luglio sono in viaggio-studio nella capitale inglese e tra i quali si sono verificati possibili casi di nuova influenza. «Stanno tutti bene» dice la professoressa Rita Vecchio, una delle due accompagnatrici responsabili per 25 studenti dei 50. I ragazzi sotto la sua supervisione hanno tra gli 11 e 13 anni, provengono dall'Istituto comprensivo F. De Andrè di Peschiera Borromeo (Milano), ed è il gruppo più colpito.

 

Dei 25 di Peschiera Borromeo, in tutto 19 hanno accusato i sintomi della nuova influenza e sono stati sottoposti alla terapia necessaria: i primi casi sono stati curati con la Tachipirina, per gli altri è stato attivato il protocollo previsto dalle autorità sanitarie britanniche con la somministrazione del Tamiflu.

 


18 luglio 2009(ultima modifica: 19 luglio 2009)

 

 

 


 

 

Il decalogo del ministero del Welfare:

evitati luoghi affollati, lavare bene le mani

fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=20110&sez=HOME_NELMONDO&npl=N&desc_sez=


ROMA (17 luglio) - L’influenza da virus A/H1N1 si trasmette in maniera diretta attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie veicolate con tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata, ma anche indirettamente attraverso la dispersione delle goccioline e delle secrezioni su oggetti e superfici. Per questa ragione è fortemente raccomandato seguire le precauzioni generali, quali:

-evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa
-lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone; in alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti
-evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca
-coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura
-areare regolarmente le stanze di soggiorno.

Una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è infatti essenziale nel limitare la diffusione dell’influenza.

Dall’andamento della diffusione di questa influenza è evidente che essa si diffonde più facilmente nelle collettività, quali quelle scolastiche, frequentate da ragazzi e giovani. In caso di manifestazione di sintomatologia influenzale (febbre superiore a 38° C; tosse, mal di gola, malessere) possono essere assunti i farmaci sintomatici (antipiretici, antinfiammatori, balsamici, già assunti di solito) e andrebbero rispettati il riposo e le misure di distanziamento nei confronti di soggetti sani.

In questi casi, gli accompagnatori/responsabili dei ragazzi avranno cura nel chiamare un medico che li visiterà e, se effettivamente necessario, prescriverà e assicurerà il trattamento con farmaci antivirali (in caso di necessità è possibile contattare l’Ambasciata o il Consolato).

A tale proposito si ribadisce che un uso non appropriato degli antivirali e non prescritto da un’attenta valutazione medica, può rendere inefficace la loro azione in caso di reale necessità di trattamento.

E’ possibile che in linea con principi di prudenza e buona prassi medica i soggetti malati siano trattenuti fino a completa guarigione per evitare che si mettano in viaggio ancora sintomatici sia per prevenire possibili complicazioni favorite dallo stress del viaggio che per evitare ulteriore diffusione dell’infezione.

 

 


 

Istituto Superiore di Sanità:

riapertura scuole farà da amplificatore al contagio

 

fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=20124&sez=HOME_NELMONDO&npl=N&desc_sez=

 

ROMA (18 luglio) - La preoccupazione è per l'avvio del nuovo anno scolastico. La riapertura delle scuole a settembre «farà da amplificatore dell'epidemia» di nuova influenza e, anche se il virus A/H1N1 non si è mostrato finora particolarmente virulento, è probabile che si verifichino «casi gravi di malattia» ed è dunque fondamentale ritardare il più possibile la diffusione rapida del virus.

La previsione è di Gianni Rezza, capo Dipartimento malattie infettive parassitarie e immunomediate dell'Istituto superiore di Sanità. In Italia, così come in altri paesi europei, afferma Rezza facendo il punto della situazione in un intervento pubblicato sul sito dell'Iss, l'infezione viene ancora principalmente riscontrata in persone che provengono da aree affette e, in misura ancora ridotta, in persone che hanno avuto contatti stretti con viaggiatori malati.

Il numero dei casi confermati, avverte, «è però in deciso aumento, e non sappiamo quanto tempo durerà l'attuale fase di contenimento».

 


 

fonte: Influenza A e scuole, Fazio- forse rinvio apertura. Smentita di Gelmini e Welfare

 

ROMA (18 luglio) - Il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio ha detto all'Ansa che «non è escluso l'eventuale rinvio della riapertura delle scuole» se l'andamento dell'epidemia di nuova influenza lo renderà necessario. Fazio precisa però che ad oggi non è stata presa alcuna decisione né ci sono indicazioni che una misura del genere sarà necessaria.

«Valuteremo anche in merito alla data di riapertura delle scuole. Nell'unità di crisi sulla nuova influenza attiva presso il ministero del Welfare - ha precisato Fazio - siedono infatti anche i rappresentanti del ministero dell'Istruzione. Non possiamo escludere un ritardo nella riapertura delle scuole». Il vicemistro ha precisato che «al momento non vi è alcuna decisione in merito, poiché in Italia l'epidemia di grandi dimensioni non è ancora arrivata ed è dunque prematura una decisione in merito». Tuttavia, ha aggiunto, «dobbiamo tenere tutte le ipotesi aperte».

Settembre mese cruciale. Il mese di settembre, con la riapertura delle scuole, «sarà sicuramente un momento cruciale», e dal momento in cui l'epidemia di nuova influenza si presenterà in Italia il contagio sarà «molto rapido. L'epidemia di nuova influenza - ha affermato Fazio - arriverà anche in Italia e, quando arriverà, presenterà una capacità di raddoppio dei casi in media ogni 10 giorni. Si svilupperà cioè in modo progressivo ma veloce e la riapertura delle scuole è un momento cruciale». Fazio ha aggiunto di non escludere neppure «la vaccinazione dei bambini dai sei mesi in poi, se ciò si dovesse rendere necessario. Ma valuteremo anche con gli altri paesi e ci confronteremo con l'Oms».

Gelmini: «Non c'è, al momento, nessuna ipotesi di rinvio per l'apertura delle scuole». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini. «Sono in perfetta sintonia con il viceministro Fazio - ha proseguito Gelmini - è ovvio che se l'epidemia dovesse assumere nel nostro paese un significato importante, si assumerebbero tutte le precauzioni necessarie, compresa quella di rinviare l'apertura delle scuole. Ma, ripeto, al momento questa è un'ipotesi che non esiste». Il ministero del'Istruzione ha la «massima attenzione sull'evolversi della situazione della nuova influenza e sta valutando con scrupolo di tutti scenari. Per questo faremo tutte le verifiche necessarie, anche se al momento la situazione non preoccupa. È giusto, comunque, che i ministeri dell'Istruzione e del Welfare valutino tutti gli scenari, non sottovalutando il problema».

«Nessuna misura allo studio per il rinvio della riapertura delle scuole», precisa il ministero del Welfare in una nota. «In merito alla notizia diffusa da organi di informazione relativa ad un eventuale rinvio dell'apertura delle scuole a causa dell'influenza AH1N1 - afferma il ministero - si precisa che nessuna misura di questo tipo è attualmente presa in considerazione dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che comunque lavora in proposito in stretta collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione».

Singolare come la nota del Welfare lasci intendere che esistano responsabilità di "organi di informazione" in una vicenda che ha visto esprimersi, tra virgolette, un viceministro del governo in carica.

Fioroni: nel governo si mettano d'accordo. «In meno di un'ora un ministro parla di rinviare l'apertura delle scuola per la minaccia di una epidemia influenzale e un altro dice il contrario. La scuola e la salute dei nostri figli sono cose serie che non meritano improvvisazione, superficialità, pressapochismo e tantomeno allarmismo», dice Giuseppe Fioroni, ex ministro dell'Istruzione e responsabile Educazione del Pd. Aggiungendo: «Sommessamente, mi permetto di suggerire al governo che prima di comunicare a mezzo stampa, sarebbe opportuno compiere una seria riflessione e arrivare ad una decisione comune per la tranquillità e il bene del Paese».

«Il governo è nel caos più totale. Dapprima Fazio dice che l'apertura delle scuole per effetto della nuova influenza potrebbe essere rimandata, e poco dopo la Gelmini nega. Si fa dell'inutile allarmismo che getta le famiglie nel panico - incalza il deputato del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei - Le famiglie hanno bisogno di certezze, non di paure e di smentite di esponenti del governo nei confronti di altri esponenti del governo».

«È probabile che si diffonda anche da noi una vera e propria epidemia - aveva dichiarato il viceministro alla Salute in un'intervista al Giornale - . È possibile che scoppi nei prossimi 20 giorni, un mese al massimo. E non c'è nulla da fare. Non siamo in una fase di contenimento, siamo nella fasepandemica, non possiamo far altro che curare gli ammalati e farli guarire il prima possibile».

I vaccini. Fazio osserva che «per ora i contagi sono fermi a 258», ma «in assenza di politiche di contenimento del virus, che il nostro Paese ha già attivato, i contagi potrebbero salire a 13 milioni». Lo Stato, aggiunge, sostenendo un costo che «si aggira intorno ad alcune centinaia di milioni di euro», ha già stipulato un contratto per la produzione dei vaccini. «Entro fine anno - annuncia - saranno vaccinati 8,6 milioni di italiani, cioè il 14% della popolazione». Adulti e professioni a rischio per primi. Ma non gli over 65, che «sembra siano immunizzati». Poi, forse, giovani e bambini, per arrivare a vaccinare circa il 40% della popolazione. In questo modo, «secondo le nostre proiezioni - sottolinea- si potrebbero ammalare circa 4 milioni di persone». Poi, «se le cose procedono secondo le nostre previsioni, prima dell'estate prossima l'epidemia è chiusa».

Gb, a rischio riaperture scuole. Rientreranno a casa domani una cinquantina degli studenti italiani nei college inglesi che hanno contratto la nuova influenza. Ma l'allarme in Gran Bretagna è ancora alto, nonostante le autorità sanitarie continuino a sottolineare come il rischio riguardi in particolare persone con patologie preesistenti al contagio del virus H1N1. In dubbio la riapertura delle scuole nel Regno. Convocata una riunione a Washington il 29 luglio per mettere a punto un piano di vaccinazione per il prossimo autunno.

Studenti italiani stanno bene. Saranno accolti con un rinfresco a base di panini e pizze i 25 ragazzini della scuola media De Andrè di Peschiera Borromeo che domani rientreranno dall' Inghilterra dopo avere trascorso una vacanza studio in cui hanno contratto la nuova influenza. Insieme a loro rientreranno anche i tre studenti di San Giuliano Milanese, che facevano parte dello stesso gruppo. «Stanno tutti bene» racconta la professoressa Rita Vecchio, una delle due accompagnatrici responsabili per 25 studenti dei 50. I ragazzi sotto la sua supervisione hanno tra gli 11 e 13 anni, provengono dall'Istituto comprensivo F. De Andrè di Peschiera Borromeo (Milano), ed è il gruppo più colpito. Dei 25 di Peschiera Borromeo, in tutto 19 hanno accusato i sintomi della nuova influenza e sono stati sottoposti alla terapia necessaria: i primi casi sono stati curati con la Tachipirina, per gli altri è stato attivato il protocollo previsto dalle autorità sanitarie britanniche con la somministrazione del Tamiflu. «I ragazzi sono tranquilli, nessuno di loro ha più la febbre e domani rientreremo in Italia», riferisce Rita Vecchio. Sei tra loro, inoltre, non hanno accusato alcun disturbo, ma cinque, insieme con le due insegnanti che li accompagnano, sono stati comunque sottoposti a profilassi come misura precauzionale.

Pistoia, ragazzi positivi rientrati da Gb. Nove ragazzi rientrati a Pistoia dopo una vacanza studio in Inghilterra sono risultati positivi al virus. Lo ha reso noto la Asl di Pistoia, spiegando che «i casi positivi al virus Ah1n1 sono 9 su 14 sintomatici ai quali i sanitari nella giornata di ieri hanno effettuato i test previsti dal protocollo». I nove, si spiega ancora, «trattenuti in ospedale per poche ore» sono stati poi dimessi «con terapia sintomatica e la raccomandazione di una breve convalescenza presso il proprio domicilio come per una normalissima influenza». L'unico consiglio impartito è stato quello di limitare i contatti con le altre persone ed in particolare con anziani o soggetti già debilitati da malattie croniche. I ragazzi facevano parte di un gruppo di 63 studenti di una scuola media di Pistoia andati in Inghilterra per una vacanza-studio.

Due casi in Molise. Una ragazza di 14 anni è stata trasferita al reparto di Malattie infettive dell'ospedale «Cardarelli» di Campobasso dopo essere stata visitata al Pronto soccorso del «San Timoteo» di Termoli (Campobasso) per un caso sospetto di nuova influenza. Da quanto si è appreso la ragazza ha contratto una forma inluenzale di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti. Un 67enne di Filignano (Isernia) è stato ricoverato invece all'ospedale Cardarelli di Campobasso. Era tornato da un viaggio a Glasgow (Scozia) e ha cominciato ad accusare sintomi analoghi a quelli provocati dal virus A(H1N1).
L'uomo è ricoverato in isolamento ed è stato sottoposto a tutti gli esami clinici.

Studenti inglesi in quarantena a Pechino. Un gruppo di 52 studenti inglesi di 14 anni provenienti da varie scuole britanniche ed i loro insegnanti sono stati messi in quarantena a Pechino dopo che a quattro di loro è stata diagnosticata l'influenza A. Ne riferisce la BBC: i quattro, precisa l'emittente, sono attualmente sottoposti alle cure previste in ospedale a Pechino e le loro condizioni sono state definite stabili. Il gruppo di giovanissimi aveva appena iniziato una visita nel paese quando è scattato l'allarme: già al loro arrivo tre dei quattro ragazzini poi ricoverati avevano infatti la febbre alta: dall'aeroporto sono dunque stati trasferiti direttamente in ospedale dove è stato poi confermato che avevano contratto il virus H1N1. Il quarto ha sviluppato i sintomi dell'influenza pochi giorni più tardi. Ai genitori degli studenti inglesi è stato comunicato che il periodo di quarantena, da trascorrere in un Hotel di Pechino a quattro stelle, dovrebbe durare una settimana.

Cile: 40 decessi. Sale il bilancio dei decessi legati alla pandemia di nuova influenza A in Cile. Secondo i ministro della Sanità cileno, infatti, nel Paese si sono registrati ieri 7 nuovi decessi, portando il totale a 40. Al momento, inoltre, i test hanno confermato 10.926 casi di contagio in Cile, con il 5,8% dei pazienti costretto al ricovero in ospedale. Il ministero ha acquistato 1,5 milioni di dosi di anti-virali.

In crisi in Chiapas. Gli ospedali e le cliniche dello stato messicano del Chiapas, sud del paese, lavorano in queste ore al limite del collasso a causa di un focolaio della nuova influenza identificato nell'area. Sebbene nel resto del paese la situazione sia tranquilla, il Chiapas continua a soffrire l'epidemia del virus A/H1N1: nei grandi ospedali sono stati sospesi gli interventi chirurgici programmati, hanno reso noto fonti locali, precisando che in alcuni casi sono state inoltre chiuse le aree di chemioterapia per isolare i pazienti gravi. Nel Messico, il virus ha provocato, secondo dati ufficiali, 125 morti su un totale di 13.646 pazienti infetti.

 

Oms: velocità di diffusione della nuova influenza senza precedenti

L'H1N1 ha fatto in sei settimane quello che altri virus fecero in sei mesi

ROMA - La pandemia di nuova influenza si sta propagando a una velocità 'senza precedenti, secondo una nota dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il virus H1N1, infatti, ha fatto in sei settimane quello che altri virus fecero in sei mesi, diffondendosi a una ritmo mai visto prima. Questa situazione - precisa l'Oms - rende impossibile per i Paesi coinvolti confermare con esami di laboratorio tutti i casi segnalati. Ed è per questo che la stessa Oms non fornirà più i consueti bollettini con tutti i casi registrati nei vari Paesi, ma si limiterà a dare informazioni sulle zone recentemente interessate dall'infezione. A questo punto un'ulteriore diffusione del virus è considerata inevitabile, fa notare l'organismo, sia all'interno di Paesi già colpiti che in nuovi Paesi.

 

FAZIO: USO IMPROPRIO DEGLI ANTIVIRALI E' PERICOLOSO - È «inutile» e «può creare problemi» la corsa ai farmaci anti-virali contro la nuova influenza A/H1N1 segnalata, in particolare, dalle farmacie romane. Parola del viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che tranquillizza gli italiani e sottolinea come «non sia necessario premunirsi acquistando questi medicinali prima della partenza per le vacanze. Abbiamo - dice il viceministro - priorizzato le scorte per il Governo», dunque i farmaci per trattare i pazienti contagiati in Italia ci sono. «E anche in Gran Bretagna», dove i contagi si moltiplicano rapidamente, «hanno questi medicinali. Si tratta di prodotti che non vanno usati in prevenzione, ma solo in presenza di malattia conclamata. L'uso improprio - ammonisce Fazio - può creare problemi e causare forme di resistenza». Insomma, gli antivirali non vanno acquistati senza indicazioni del medico e presi con leggerezza, alle prime linee di febbre. «In caso di sospetti è bene recarsi nella struttura sanitaria ed eseguire i controlli medici. Siamo oltre la fase di isolamento anche in Italia - ricorda il viceministro - quindi ci limitiamo a trattare le persone contagiate». Nessuna necessità, dunque, di isolare gli studenti che rientrano in questi giorni a casa da vacanze-studio in Gran Bretagna.

 

IN CORSO TEST VACCINI ANCHE SU BIMBI - «Le ditte produttrici del vaccino contro la nuova influenza ci hanno comunicato che sono in corso i test sui bimbi dai 6 mesi in su» ha precisato Fazio, aggiungendo che, «quando saranno pronti i risultati, penseremo se vaccinare anche i bambini dai 6 mesi in poi» contro il virus, come chiesto ieri dal presidente della Federazione italiana medici pediatri Giuseppe Mele. Mele aveva anche richiesto un incontro urgente al viceministro alla Salute. Incontro che, dice Fazio, «avverrà la settimana prossima». E sugli allarmi che rimbalzano dalla Gran Bretagna, dove ormai la situazione sembra fuori controllo, Fazio aggiunge: «Siamo nella fase 6 della pandemia» e, anche se la situazione in Italia non è paragonabile a quella britannica, «i contagi arriveranno anche da noi - conclude - ma siamo preparati».


17 luglio 2009

 

 

     

  Il Crogiuolo


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