14 luglio 2009
Centrali a turbogas, inchiesta e avvisi di garanzia
AA.VV,

 

 

13-07-2009 -

Turbogas Crotone: inchiesta Procura riguarda due centrali

fonte: telereggio.it

 

Sono due le centrali elettriche al centro dell'inchiesta condotta dalla Procura di Crotone su presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici. Infatti, oltre che sulla centrale a turbogas di Scandale (Crotone), la Procura sta indagando anche sulla costruzione di quella di Rizziconi (Reggio Calabria). Per quanto riguarda la centrale di Scandale, gli inquirenti ipotizzano che l'ex sottosegretario alle Attività produttive Giuseppe Galati e l'ex presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, d'intesa con Roberto Mercuri e Annunziato Scordo, amministratori della società Pianimpianti, tutti considerati soci occulti delle società anonime di diritto lussemburghese Finindint e Fecoffee, e Aldo Bonaldi, ritenuto l'amministratore di fatto della Eurosviluppo Elettrica e della sua controllante Societe Financiere Cremonese di diritto lussemburghese e amministratore di fatto del Consorzio Eurosviluppo Scarl, avrebbero favorito l'ottenimento, nel maggio 2004, dell'autorizzazione unica alla realizzazione ed all'esercizio della centrale a turbogas di Scandale nei confronti della società Eurosviluppo Elettrica. Gli indagati, secondo l'accusa, avrebbero lucrato "indebitamente 28,6 milioni di euro quale anticipazione sul prezzo totale di 38,6 mln, dalla vendita della Eurosviluppo Elettrica, prezzo oggetto di attività di spartizione tra gli associati attraverso la cessione alla S.F.C. di Bonaldi, di pacchetti azionari della Eurosviluppo Elettrica posseduti dalla Finindint e dalla Fecoffee". In merito alla centrale di Rizziconi, secondo l'accusa, sarebbe stato stravolto un parere espresso il 15 dicembre 2004 dal Nucleo valutazione impatto ambientale regionale a favore del progetto di costruzione di centrale presentato da Calabria Energia in favore del progetto presentato da Rizziconi Energia, che aveva avuto una valutazione di non compatibilità con l'ambiente e il territorio.


 

 


 

 

Turbogas/ 16 avvisi di garanzia, c'e' anche Pecoraro Scanio

Lunedi, 13 Luglio 2009 - 10:41

 

I carabinieri della compagnia di Crotone in collaborazione con i militari della Guardia diFinanza stanno notificando da questa mattina 16 avvisi digaranzia tra Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria e Romanell'ambito di un'indagine condotta dal sostituto procuratoredella Repubblica Pierpaolo Bruni sui finanziamenti pubblici chesono stati erogati per la realizzazione di una centrale per laproduzione di energia elettrica a turbogas nel comune diScandale, nel crotonese. Tra i destinatari degli avvisi digaranzia figurano l'ex ministro all'Ambiente Alfonso PecoraroScanio, il parlamentare Pino Galati, ex sottosegretario alleattivita' produttive; l'ex presidente della Regione CalabriaGiuseppe Chiaravalloti, l'ex assessore regionale all'AmbienteDiego Tommasi, funzionari dello stesso ente e variimprenditori. Tra gli indagati anche un magistrato in servizoal Tribunale amministrativo della Calabria. Le accuseipotizzate a vario titolo sono quelle di associazione perdelinquere finalizzata alla concussione, al falso, alriciclaggio di denaro e all'abuso d'ufficio.

Fonte affaritaliani.it

 

 


 

Crotone: scoppia l'inchiesta turbogas

Ambiente ed ecomafia

di Angelo Pagliaro

14/07/2009

 

Non si è ancora spenta l'eco dell'inchiesta sui siti contaminati dai veleni della Pertusola Sud che il PM Pierpaolo Bruni, uno dei magistrati super minacciati dalle cosche calabresi, ha emesso ben 16 avvisi di garanzia per un'altra indagine, quella sui finanziamenti pubblici erogati per la costruzione di una centrale per la produzione di energia elettrica a turbogas nel comune di Scandale, paese vicino Crotone. La nuova inchiesta vede tra i destinatari degli avvisi di garanzia l'ex ministro dell'ambiente del governo Prodi, Alfonso Pecoraro Scanio, l'ex sottosegretario alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, del centrodestra, l'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, del centrodestra, e l'ex assessore all'Ambiente della Regione Calabria, Diego Tommasi, dei Verdi. Tra gli indagati figurano anche vari imprenditori e le accuse ipotizzate, a vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere, concussione, falso, truffa, ricettazione, e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. Naturalmente le reazioni degli indagati non si sono fatte attendere. Sia Pecoraro Scanio, che Tommasi che Chiaravalloti si dichiarano estranei ai fatti.

Ma ritorniamo all'inchiesta. A quanto par di capire dalle indiscrezioni i fondi CIPE, destinati allo sviluppo di Crotone ed alla riconversione industriale di un'area tra le più degradate d'Europa, potrebbero essere finiti in parte nelle banche del Lussemburgo e in parte utilizzati per pagare tangenti a esponenti politici di vario livello. Tra le carte del magistrato le prove delle solite operazioni alle quali la cronaca quotidiana ci ha abituati: costituzioni si società per azioni (Eurosviluppo industriale) che ottengono finanziamenti sia statali che regionali finalizzati alla reindustrializzazione e al rilancio dell'ex Pertusola sud di Crotone, con la promessa di creare circa 300 nuovi posti di lavoro grazie all'insediamento di nuove iniziative imprenditoriali. In realtà, secondo l'accusa, viene subito fatta nascere una nuova società denominata Eurosviluppo Elettrica, che presenta un progetto per la costruzione di una centrale a turbogas nel comune di Scandale che, una volta realizzata, dovrà cedere l'energia ad una serie di imprese locali. Nel frattempo, ai confini con la Svizzera, precisamente a Thonon les Bains viene fermato dalla polizia francese, nel mese di aprile, un manager con una valigetta al cui interno vi sono titoli per 21 milioni di euro. Come nei migliori film di Maigret si scopre che l'uomo è socio dell'imprenditore a capo del consorzio che firma gli accordi di programma con il ministero delle Attività produttive. Tra una serie di scatole cinesi, società fittizie, banche ed il coinvolgimento del tristemente noto e collaudato intreccio "massonpoliticogiudiziario" il crotonese muore e con esso il turismo e l'industria che erano le uniche attività produttive che garantivano, ad una terra dominata dalle mafie, un minimo di speranza.

Fonte: rivistaonline.it

 

 


 

Turbogas Crotone, Inchiesta su centrale. Pecoraro: Estraneo ai fatti

--IL VELINO AZIENDE--

 

 

Roma, 13 lug (Velino) - Ci sono altri 16 indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dal sostituto Procuratore Pierpaolo Bruni sui fondi pubblici per il piano di sviluppo di Crotone. Nei primi mesi dell’anno vennero contestati a quattro indagati reati di bancarotta fraudolenta, truffa e falso. Oggi un’ulteriore infornata di avvisi di garanzia indirizzati tra gli altri all’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio e all’ex assessore all’ambiente della regione Calabria Diego Tommasi (entrambe dei Verdi), oltre che all'ex sottosegretario alle Attività produttive, Giuseppe Galati. Gli inquirenti, che nell’ambito dell’inchiesta ipotizzano presunte irregolarità nei finanziamenti pubblici erogati per la costruzione di una centrale per la produzione di energia elettrica a turbogas nel comune di Scandale, nel crotonese, contestano in questo caso i reati di associazione a delinquere, concussione, falso, truffa, ricettazione, e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.

Al centro dell’inchiesta i finanziamenti pubblici erogati a seguito dell’approvazione da parte Cipe del contratto di Programma per il rilancio dell’area di Crotone attraverso la filiera energetica: 133 milioni di euro (ma solo in parte effettivamente erogati) finanziati dal ministero delle Attività Produttive che aveva dato la propria autorizzazione alla centrale turbogas di Scandale nel 2004 alla stessa società che due anni prima era riuscita ad ottenere altri finanziamenti dalla regione Calabria e che per conto di un consorzio aveva chiesto e ottenuto la realizzazione della centrale turbogas. Un progetto poi ceduto alla società Ergosud (50% Eon e 50% A2A) che in quest’inchiesta si è costituita parte civile. La centrale in fase di realizzazione (l’ultimazione è prevista entro l’anno) - per la quale è stata richiesta a gennaio di quest’anno l’Autorizzazione integrata ambientale al ministero dell’Ambiente - prevede l’adozione di soluzioni tecniche, tra cui il Sistema ‘zero discharge’ che consente di ridurre l’apporto di acqua dall’esterno al reintegro delle sole perdite legate al processo. L’11 marzo scorso sono state eseguite quattro perquisizioni, dalla Guardia di Finanza, nelle sedi di società da Milano della società Pianimpianti, nelle due sedi di Crotone della società Eurosviluppo industriale e Consorzio Eurosviluppo.

Sulla questione l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, in una nota ha informato di aver “dato mandato al suo avvocato Paola Balducci di presentare querela per calunnia contro chiunque abbia cercato di accostare il suo nome a fatti rispetto ai quali è totalmente estraneo. E’ infatti notorio che il ministro Pecoraro Scanio non si è mai occupato di finanziamenti e meno che meno di centrali a turbogas”. Secondo quanto sottolinea la nota l’ex ministro “è a disposizione della procura di Crotone per qualunque chiarimento sui fatti in questione rispetto ai quali - si ribadisce - l’ex ministro è completamente estraneo”. Giuseppe Galati (Pdl), invece ha chiesto, attraverso i suoi difensori, “di essere immediatamente sottoposto a interrogatorio formale, per poter in quella sede fugare qualunque dubbio circa l’inesistenza di qualsivoglia coinvolgimento nei fatti ipotizzati”.

 

(redazione) 13 lug 2009 12:41

Fonte: ilvelino.it

 

     

  Il Crogiuolo


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