Mi ha colpito sapere, ad esempio, che in India ci sono 35 città con più di un milione di abitanti – ed in
Cina 45 - che vivono in maggioranza alle soglie della povertà e della fame. E’ facile prevedere perciò che in questi angoli sperduti del mondo, di cui non conosciamo neppure i nomi, ci sono milioni di persone pronte a
mettersi in movimento verso orizzonti migliori.
Partendo dal dato Caritas secondo cui sarebbero 191 milioni le persone che vagano in cerca di “un posto al sole”, bisogna pensare che è ancora ben poca cosa rispetto a quelli
che si metteranno in marcia quando la disperazione li farà scegliere tra mettersi in movimento o morire di fame a casa loro.
In Europa questa invasione è già iniziata da
tempo e su circa 500 milioni di abitanti quasi 50 milioni sono cittadini stranieri, provenienti in buona parte dalla Russia,Turchia, Paesi balcanici, Africa,Cina, India, Sudamerica.
L’ Italia, anche per la
sua posizione geografica, è uno dei Paesi europei con la più massiccia presenza di immigrati, benché nel 2006 abbia respinto alla frontiera o espulso circa diecimila irregolari di cui però solo 3 su 10 hanno lasciato il
Paese.
Il Sud Italia è meno coinvolto nel fenomeno rispetto ad altre regioni del Paese. Il Sole24 ore ha scritto che “l’irregolarità degli stranieri abita in tutta Italia ma fa più
paura al Nord che assorbe, con il Centro, la maggioranza dei 650.000 “irregolari”.
In questa poco ambita graduatoria le città campane si piazzano “onorevolmente”.
La presenza di
stranieri irregolari in Campania, a gennaio 2008, è così suddivisa *:
PROVINCIA |
POSIZIONE SU 103 PROVINCE |
PERCENTUALE DI IRREGOLARI SU 1000
ABITANTI |
NAPOLI |
64 |
7,2 |
SALERNO |
70 |
6,9 |
CASERTA |
72 |
6,7 |
BENEVENTO |
82 |
4,1 |
AVELLINO |
94 |
3,1 |
* : Sole24 ore
Tra le più alte invece la percentuale degli irregolari ogni 100 stranieri presenti *:
PROVINCE |
IRREGOLARI OGNI 100 STRANIERI PRESENTI |
STRANIERI REGOLARI E IRREGOLARI OGNI 100 ABITANTI |
NAPOLI |
31,7 |
2,3 |
SALERNO |
28,3 |
2,4 |
BENEVENTO |
28,0 |
1,4 |
CASERTA |
22,9 |
2,9 |
AVELLINO |
16,8 |
1,8 |
*: Sole24ore
Insieme alle province campane, sono quasi tutte del Sud
(Ragusa,Reggio Calabria,Crotone,Siracusa,Cosenza, Potenza) le altre province con la più alta percentuale di irregolari rispetto agli stranieri presenti anche se in queste stesse province la percentuale tra stranieri presenti
(regolari e irregolari) e numero di abitanti non è particolarmente significativa rispetto alle città del Nord e Nord est che toccano punte anche del 13% di stranieri ogni 100 abitanti.
Al 31.12.2006 – secondo
i dati dello Sportello Unico dell’Immigrazione della Prefettura di Benevento - gli stranieri residenti in questa provincia erano l’1% per un totale di 2.648, in maggioranza provenienti da Ucraina (594 di cui 416
donne),Marocco (423),Romania (283),Albania (250) e Polonia (193). Si parla però di residenti, quindi “regolari”, mentre il dato del Sole24 ore (1,4%) ingloba regolari ed irregolari.
Sugli irregolari, però,
va fatta qualche meditazione. Non sono pochi gli italiani che si devono sentire in colpa perché buona parte di queste persone rappresenta una fonte a buon prezzo di manodopera, in nero: il loro status di irregolare fa comodo
mentre loro anche se lo volessero non riescono ad uscire dalle tortuose vie della legge sull’immigrazione.
Diversa la posizione di quelli che scelgono
di delinquere terrorizzando le nostre città e inflazionando il nostro sistema penale dove per alcuni reati - sfruttamento della prostituzione, borseggio, rapina e furto in casa, rapina in strada, estorsione, violenze sessuali
- il rapporto tra irregolari e autori del crimine è in qualche caso anche di 4 su 5. Non per niente nelle carceri la presenza di stranieri va da una media del 35% fino a raggiungere in qualche istituto quella del 50%.
L’argomento è già stato elaborato in Crimine import-export
A giorni il Governo varerà nuovi provvedimenti per contrastare il fenomeno. Vedremo come vorranno concretamente realizzare il progetto e come ciò sarà compatibile con i
disastrosi carichi di lavoro dei tribunali e delle carceri, passaggi obbligati per dare esecuzione a qualunque provvedimento. Chissà se saranno presi in considerazione gli organici delle Questure e delle altre forze dell’ordine che
dovranno curare gli accertamenti ed eseguire gli accompagnamenti alla frontiera, a meno che non si vogliano fare decreti di espulsione “a porte girevoli”.
E’ una scommessa
difficile che deve contemperare una adeguata regolamentazione ed integrazione di queste persone con un fenomeno che non può essere arginato perché trova la sua origine nell’istinto di sopravvivenza di masse che esondano da
terre lontane come un immenso tsunami, travolgendo steccati e culture, per dirigersi in maniera inarrestabile lì dove pensano di poter trovare un futuro migliore. |