20 giugno 2008
Telefoni fissi: più facile cambiare operatore
segnalazione di Gianni Festa

 

 

Scattano le nuove norme decise dall'Authority delle Comunicazioni
Risolta una lacuna che il mercato italiano si portava dietro da dieci anni
Telefoni fissi e banda larga: più facile cambiare operatore.
 
Cambiare operatore telefonico fisso, per le chiamate o per l'Adsl, da questa settimana è più facile, veloce ed economico. È stata risolta infatti una lacuna che il mercato italiano si portava dietro da tempo: da quando, dieci anni fa, le telecomunicazioni sono state liberalizzate.
 
Le novità sono in sostanza due, volute da una delibera dell'Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni) e ora finalmente applicate dagli operatori, dopo mesi di trattative.
La prima è che diventa possibile passare da un operatore alternativo a un altro, direttamente. La seconda è che viene sveltito e reso indolore, per l'utente, qualsiasi cambio di operatore fisso (voce o Adsl).
 
Che cosa succedeva, invece, in precedenza? Un utente Fastweb non poteva passare a Wind (o viceversa, per esempio). Se non apprezzava più i servizi del proprio operatore alternativo, poteva solo tornare da Telecom. Solo in seguito poteva richiedere a Telecom di cambiare di nuovo operatore. Nella trafila però perdeva tempo, soldi (per l'attivazione della linea e i mesi di canone della linea base) e il numero di telefono. Telecom ne assegnava infatti uno nuovo agli utenti che rientravano.
 
Un altro problema riguardava gli utenti Adsl. Per cambiarla, dovevano prima ottenere la disdetta dal vecchio operatore e poi richiederne una nuova. Nel passaggio, restavano anche settimane senza Adsl.

Il tutto poteva capitare appunto perché mancavano norme che regolassero i cambi. "Alcuni operatori, per semplificarli, avevano accordi bilaterali non regolati da noi. Ma erano limitati e comunque spesso non funzionavano", dicono da Agcom. "Proprio per questo motivo abbiamo imposto, per la prima volta, norme valide per tutti, a garanzia dell'utente", aggiunge. Ed è una garanzia anche per la concorrenza: se cambiare diventa indolore, la guerra tra operatori, sui prezzi e la qualità del servizio, può ora esplodere senza più barriere.
 
Ecco infatti come cambia, in meglio, la vita dell'utente insoddisfatto: qualunque sia il suo operatore (per la voce, per l'Adsl o per entrambe), può in ogni momento inviare una richiesta a quello a cui vuole passare. Vi acclude la disdetta della linea. Il nuovo operatore è obbligato a fornire un modulo d'ordine all'utente, che dovrà restituirlo firmato. Serve a evitare un pericolo: che si subisca il cambio operatore senza averlo richiesto. A questo punto è il nuovo operatore che contatta il vecchio; i due si mettono d'accordo per un giorno, che comunicano all'utente, per il passaggio di consegne. Sarà quindi indolore (al più, poche ore senza telefono o Adsl).
 
La procedura deve durare al massimo 30 giorni dalla richiesta dell'utente (che comunque resta con la linea fino al momento del passaggio e poi conserva il numero telefonico). I principali operatori venerdì hanno firmato tra loro un accordo quadro, per facilitare l'adozione delle nuove procedure. Eccetto Fastweb, che firmerà a giorni. Già comunque ottempera alla delibera. A breve firmerà anche Vodafone, perché dal primo ottobre offrirà la propria prima Adsl e quindi sarà a tutti gli effetti anche un operatore fisso.
 
Fonte:
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/economia/operatori-telefonia/operatori-telefonia/operatori-telefonia.html

 

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