2 settembre 2009
Castelvenere, conclusa la "Festa del vino"
Pasquale Carlo

 

 

PRO LOCO CASTELVENERE

Centro Xewkija – Via Scavi – 82037 CASTELVENERE

 

Calato il sipario sull’edizione 2009 della ‘Festa del vino’ organizzata dalla Pro Loco.

Dal convegno che ha animato la giornata conclusiva l’interessante proposta di un evento   

promozionale in sinergia tra Benevento ed Avellino con al centro il vitigno aglianico.

 

Calato il sipario sulla trentaduesima edizione della ‘Festa del Vino’ organizzata dalla Pro Loco Castelvenere e svoltasi dal 28 al 30 agosto. L’edizione 2009 della festa è stata contraddistinta da tante iniziative a contorno delle tre serate di degustazioni nella centralissima piazza San Barbato che ospitava  quattordici aziende del paese.

Particolarmente interessanti gli spunti emersi nel corso del convegno che si è svolto, come da tradizione, nella mattinata dell’ultima giornata di festa. Grazie ad un ricco parterre di relatori la discussione partendo dal tema centrale dell’incontro (‘La nuova veste dei vini sanniti: modifiche dei disciplinari di produzione’) è finita con l’affrontare le tante problematiche che attanagliano in questo particolare momento il mondo enologico e la promozione territoriale.

In apertura, dopo i brevi saluti dei rappresentanti degli enti ospitanti, sono seguiti gli interventi di Salvatore D’Andrea (Cna di Benevento) e Carlo Falato (assessore provinciale alla Cultura). Entrambi hanno focalizzato l’attenzione sull’importante progetto ‘Mani d’autore, viaggio nella creatività del bianco’, voluto dalla Provincia di Benevento e da Art Sannio Campania, in collaborazione con la Cna di Benevento. Questa programmazione, che ha a Castelvenere ha toccato la sua seconda tappa poprio in occasione della Festa del vino, nasce dall’intento – hanno spiegato - di elevare sempre più la promozione turistica nel suo complesso attraverso la spinta sinergica degli svariati attrattori culturali presenti sul nostro territorio.

Nel corso dell’incontro si sono susseguite relazioni di notevole interesse. Al tavolo, moderato dalla giornalista Federica De Vizia, erano seduti: Gennarino Masiello (presidente Camera di Commercio di Benevento), Gaetano Pascale (presidente Slow Food Campania), Luciano Pignataro (giornalista enogastronomico de ‘Il Mattino’) e  Domizio Pigna (presidente consorzio tutela vini ‘Samnium’).

A quest’ultimo, in apertura, è toccato illustrare le novità previste dal lavoro di “ridisegno” della produzione enologica sannita. Un lavoro che non è stato facile ma che supera le logiche di campanilismo – ha dichiarato Pigna – da cui nel corso degli anni trascorsi non è rimasto immune nemmeno il settore vitivinicolo.

E’ seguito poi l’intervento di Gaetano Pascale che, ampliando l’analisi del momento difficile che vive il settore, ha focalizzato l’attenzione in particolare su due problematiche. In merito al mondo della produzione enologica ha sottolineato che se una volta l’obiettivo da raggiungere era quello di un “prezzo etico” del vino per i consumatori finali, ora l’attenzione deve essere spostata verso un “prezzo etico” di vendita delle uve, un dato che in questi ultimi anni  è diventato particolarmente preoccupante per le economie degli agricoltori. Altra tematica affrontata è stata quella della promozione. La discussione ha preso spunto dagli interventi in apertura degli irpini Nicola Di Iorio (già presidente della comunità montana Terminio-Cervialto) e Giacomo Pastore (produttore) che hanno parlato del “caso Taurasi”, ovvero dell’annullamento di uno degli eventi di promozione enologica più importanti del Sud Italia. Proprio l’episodio avellinese ha dato l’input ad una approfondita analisi sulle difficoltà di coniugare vino, turismo e risorse territoriali. Sul tavolo sono state sviscerate le difficoltà che si incontrano, con Pascale che ha invitato soprattutto a fare distinzione tra eventi di “promozione” ed eventi di “animazione territoriale”, individuando la soluzione nel favorire un turismo sostenibile, in cui il vino, le produzioni tipiche, la cultura e gli eventi devono assumere un ruolo centrale.

I diversi argomenti sollevati da Pascale sono poi stati tutti sviscerati dal successivo approfondimento del presidente della Camera di Commercio. Anche Masiello è partito dallo stato di crisi che investe l’agricoltura, illustrando che se è vero che il comparto alimentare ha risentito meno degli altri della crisi è anche vero, purtroppo, che in questi anni a fronte di un aumento dei prezzi al banco si registra un continuo calo del prezzo conferito a chi produce che, in aggiunta, si trova a fare i conti con lievitati costi di produzione. Stesso discorso sull’argomento promozione, dove i problemi che si registrano in terra sannita risultano essere gli stessi di quella irpina (un parallelismo emerso in diversi momenti della discussione). Da qui la necessità di un’azione “comune”, in cui, però, i rapporti – ha dichiarato Masiello – devono essere ben definiti e soprattutto rispettati.

In conclusione l’intervento di Luciano Pignataro che, partendo dagli errori commessi dalla politica (senza distinzione fra destra e sinistra), ha vivamente stimolato una sinergia tra le due province (Benevento ed Avellino) che rappresentano oltre l’80% della produzione enologica campana, con l’obiettivo di   . L’idea portata sul tavolo, affidata soprattutto al presidente della Camera di Commercio Masiello ed all’assessore provinciale Falato, è stata quella di lavorare da subito ad un grande evento di promozione per superare definitivamente lo scoglio. Un evento – ha spiegato – che dovrà essere itinerante e che potrà veicolare lontano questi territori dell’entroterra campano mettendo al centro il vitigno aglianico, l’eccellenza enologica che unisce le due province.

 

 

     

Turismo, Enogastronomia, Arte, Spettacolo


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