La quarta giornata di ritorno
del girone B della terza categoria vede la GSD
San Salvatore Telesino imporsi per 4 a 2 sulla
Pol.Faicchio. Un punteggio ampio ma non segno di
una partita semplice. Il primo tempo si chiude
con la Pol. Faicchio in vantaggio. Una
rete bella quanto strana. Un tiro forse
deviato,finisce nell’angolo alto al ‘23. Al ’48
la GSD pareggia: angolo di Volpe e gran colpo di
testa di Rabuano. Al ’53 la Pol.Faicchio tornava
in vantaggio con la partecipazione di un
sfortunato Gallo. Ma la GSD al ’56 guadagnava
una punizione al limite dell’area. Una
magistrale punizione di Volpe sanciva il 2 a 2.
Al ’63 arrivava il vantaggio della GSD: bomber
Ferrara, nonostante le medicazioni al naso
infortunato, rispondeva presente a un buon cross
dalla sinistra. Al ’43 il risultato veniva
chiuso da Maturo bravo a sfruttare una
verticalizzazione e a battere il portiere
ospite. Un successo sofferto e pertanto più
importante. Un incontro reso difficile dalla
buona organizzazione di gioco della Pol.Faicchio
e dalla incapacità di entrare in gara della GSD
nel primo tempo. Gli innesti degli influenzati
Cutillo, Vianello e Vaccarella danno più
convinzione ad una squadra apparsa in sofferenza
nella prima frazione nella quale è mancato il
gioco della GSD: palla a terra,
verticalizzazioni,possesso e ripartenze. La
ripresa ha visto in campo una GSD convinta e
motivata. Si è vista una squadra affamata e
desiderosa di ricevere gli applausi del suo
pubblico. Spiccano alcune prestazioni nel
successo contro la Pol.Faicchio. Volpe dirige un
centrocampo meno pimpante del solito e realizza
una rete di bellezza sopraffina. Rabuano guida
una difesa che soffre nei primi trenta minuti
per poi prendere le misure ai giovani attaccanti
avversari,ma è anche sul corner di Volpe a far
valere la sua stazza. Ferrara e Maturo si
sacrificano,corrono, si scambiano, fanno reparto
e segnano. Oltre agli influenzati scesi in campo
nonostante le poche forze,un plauso speciale va
a Ciarlo. Insieme a Volpe, altro “vecchietto”
terribile, è esempio di serietà,professionalità
e attaccamento. A 34 anni, in campo dà più di
quanto ci si potrebbe aspettare. Mai una parola
fuori posto o gesti antisportivi,ma soprattutto
un incitamento continuo nel corso della partita
e una parola di supporto al compagno in
difficoltà. Un vero modello umano e sportivo.
Così
come l’altro portiere Riccio, sceso in campo a
Pontelandolfo nonostante il dolore nel cuore per
la dipartita dell’amato nonno.
Appuntamento a sabato 21 marzo
ore 15,00 per l’incontro
Pol.Aries Castelvenere-GSD San
Salavatore Telesino.
Addetto stampa
Francesco Meglio
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