associazione per la città
sostenibile contro il malaffare
via Annunziata,
127 – Benevento
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Benevento, 13
maggio 2009
Al Procuratore
Distrettuale Antimafia,
dott.
Giovandomenico Lepore,
Procura della
Repubblica di Napoli
Illustre
Procuratore,
l’associazione
“Altrabenevento per la città sostenibile contro
il malaffare” che rappresento, segue con
attenzione le attività della Magistratura, delle
Forze dell’Ordine e delle Istituzioni locali,
dopo l’omicidio di camorra, avvenuto in pieno
giorno al rione Libertà lo scorso 27 aprile,
sperando che almeno questa volta siano
individuati gli autori, i mandanti e i motivi
veri del grave fatto di sangue che ha
profondamente turbato gli abitanti del popoloso
quartiere e tutti i cittadini onesti.
Invece, i più
autorevoli rappresentati politici locali non
hanno avuto il coraggio di fare alcuna seria
riflessione sull’accaduto per continuare,
colpevolmente, ad accreditare l’idea che
Benevento sia una “città tranquilla”. Infatti,
proprio questa imperturbabile volontà di
minimizzare il pericolo delle infiltrazioni
malavitose, ha contribuito a tenere bassa
l’attenzione sui fatti criminosi sempre più
frequenti in città e sul riciclaggio del denaro
sporco, nonostante gli inviti a non
sottovalutare il fenomeno venuto più volte
proprio dai magistrati dell’Antimafia.
Per questi motivi
abbiamo accolto con piacere la notizia dei due
incontri di lavoro tenuti recentemente da Lei e
dai magistrati del suo Ufficio con il Prefetto
ed il Procuratore Capo della Repubblica di
Benevento ed accettiamo la sollecitazione che
Lei ha fatto ai cittadini affinchè collaborino
denunciando il malaffare.
Noi come
associazione abbiamo più volte dimostrato che
non intendiamo sottrarci a questo dovere,
nonostante i rischi che le denunce comportano,
ma riteniamo sia legittimo attendersi che la
“obbligatorietà della azione penale” conseguente
agli esposti, sia svolta in tempi ragionevoli.
Ed invece, purtroppo, così non è, tranne poche
eccezioni e nonostante gli sforzi del
Procuratore della Repubblica, il dott. Giuseppe
Maddalena.
Le cito, ad
esempio, due indagini relative a due grandi
interventi pubblici che avrebbero dovuto
riqualificare proprio il rione Libertà e che
invece hanno creato altro degrado e sperpero di
denaro pubblico: la Spina Commerciale-sede ASL e
il Piano di Recupero di via Galanti.
Nel primo caso si
trattava di un progetto del Comune per
realizzare una struttura per servizi sanitari e
commerciali che godeva di circa 9 miliardi di
lire di finanziamento da parte della Regione
Campania. Dopo la distruzione di una ampia zona
di verde indispensabile per il quartiere,
l’opera non è stata realizzata per gravi
illegittimità, il contributo regionale è andato
perduto, alla ditta è stato addirittura
riconosciuto un risarcimento danni di 1 milione
e 800 mila euro, ma l’inchiesta seguita al
nostro dossier è stata incredibilmente
archiviata.
Il secondo caso,
ancora più clamoroso, riguarda: la mancata
costruzione di 24 alloggi per i quali sono stati
versati consistenti acconti, mai restituiti; la
mancata realizzazione e cessione al Comune di
opere di urbanizzazioni; gli aumenti illegittimi
del prezzo di vendita di 38 alloggi; la
edificazione di un piano abusivo su tre edifici;
la promessa vendita degli stessi alloggi a più
famiglie; i contributi regionali riconosciuti
sul fantasioso costo di costruzione superiore al
prezzo di vendita stabilito. L’indagine della
Procura della Repubblica, dopo 4 anni, però
ancora non si conclude e per ora gli unici
processi in corso sono quelli attivati contro di
me dal costruttore il quale si considera
diffamato per il contenuto dei dossier che,
nella qualità di presidente di Altrabenevento e
non certo per motivi personali, ho presentato
alla Procura della Repubblica.
Non siamo
sicuramente tra quelli che si scoraggiano, però
riteniamo, a fronte dei fatti citati, che la
Magistratura mentre chiede la collaborazione dei
cittadini, deve anche fornire qualche
spiegazione sui ritardi delle indagini e le
contraddizioni tra i provvedimenti dei giudici,
che molto spesso finiscono per alimentare la
sensazione, da parte di personaggi senza
scrupoli, che si possono commettere reati
rimanendo impuniti perchè i tempi necessari per
accertare i fatti, applicare le misure cautelari
e fare i processi, sono sempre più lunghi dei
termini di prescrizione.
La ringrazio per
l’attenzione e le auguro buon lavoro.
Il presidente –
Gabriele Corona
News - Sul sito di ALTRABENEVENTO è pubblicato
il
Dossier sul Depuratore di Benevento in versione
integrale.
http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?p=2876
Buon lavoro
Gabriele Corona
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