associazione per la città
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Comunicato stampa del 2 settembre 2009
Dopo la presentazione del Dossier di
Altrabenevento sull’incendio del capannone
Barletta, l’ARPAC si è decisa ad effettuare
altri esami per stabilire il livello di
contaminazione dell’area di contrada Cesine di
San Giorgio del Sannio per procedere alla
successiva bonifica come stabilito dall’art. 242
del Codice dell’Ambiente.
Infatti, l’Agenzia Regionale di protezione
Ambientale che finora si è limitata a
comunicare, dopo tre mesi dal fatto, di aver
riscontrato livelli consistenti di benzene e
toluene, ieri l’altro, ha provveduto insieme ai
periti dell’INA Assitalia, con la quale la ditta
New Distribution dei fratelli Barletta aveva
sottoscritto la polizza assicurativa, a
prelevare campioni dei materiali inceneriti per
gli esami necessari a “caratterizzarli” in modo
da stabilire la loro natura e come devono essere
trattati e smaltiti.
Ma
queste operazioni avvengono molto tardivamente
sui residui dell’incendio esposti prima alle
piogge di giugno, poi al gran caldo di agosto ed
infine schiacciati e mischiati con vari mezzi
meccanici. Si tratta di materiali organici misti
a metalli, plastiche e cemento tuttora
accumulati sul piazzale del capannone
smantellato dove, sebbene siano cosparsi di
varie sostanze chimiche, continuano ad emettere
un odore nauseabondo.
Nonostante ciò, il sindaco di San Giorgio del
Sannio contrariamente a quanto annunciato poche
ore prima della conferenza stampa di
Altrabenevento dello scorso 22 agosto, non ha
confermato la ospitalità in albergo delle tre
signore della famiglia Carpentieri le quali non
sono state neppure sottoposte dalla ASL ad esami
e visite specialistiche per accertare i danni
subiti.
Considerato inoltre che finora non sono stati
effettuati neppure i prelievi per stabilire se
i terreni e l’acqua dei pozzi della stessa
famiglia sono inquinati da diossina o atre
sostanze tossiche, e che continua l’imbarazzato
silenzio dell’assessore provinciale
all’Ambiente, Gianluca Aceto, Altrabenevento ha
inviato alla Procura della Repubblica un
ulteriore esposto per accertare se si ravvisano
estremi di reato nel comportamento distratto ed
omissivo della varie Autorità preposte alla
tutela dell’ambiente e della salute.
Il
presidente- Gabriele Corona
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