associazione per la città
sostenibile contro il malaffare
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Comunicato stampa del 29 ottobre 2009
Mai chiesta la scorta.
Ringrazio De Iapinis per la solidarietà e la
considerazione, ma tengo a precisare di non aver
mai chiesto la assegnazione di una scorta,
strumento assai abusato soprattutto da parte di
certi politici e che incide non poco sulla spesa
pubblica,
La
magistratura e le forze dell’ordine sono a
conoscenza delle attività dei soci di
Altrabenevento contro il malaffare e sono in
grado di valutare la necessità di eventuali
misure di vigilanza e protezione.
Gabriele Corona
Anche la solidarietà espressa dall’assessore
Castiello ad Altrabenevento per la annunciata
querela da parte della Luminosa, è diventata
occasione per una velenosa polemica da parte di
Nicola Boccalone, commissario cittadino del PdL,
il quale, come al solito, anche a proposito
della ipotizzata Centrale Elettrica da 400 mega
watt di potenza, fa oscuri riferimenti a
comportamenti ambigui del centrosinistra.
E’
questa la dimostrazione che nonostante l’ordine
del giorno approvato all’unanimità dal consiglio
comunale la scorsa settimana contro il progetto
della Luminosa, sono ancora tanti i misteri di
questa operazione che, come da noi già sostenuto
più volte, è nata nel 2002 per iniziativa di
imprenditori napoletani di Forza Italia e DS.
Proprio questo sostegno bipartisan al progetto
da 300 milioni di euro ha consentito alla
società Luminosa, oggi per il 94% in mano alla
svizzera BKW, di ottenere dal consorzio ASI, la
assegnazione di un lotto tra i fiumi Calore e
Tammaro in pieno corridoio ecologico, e di
ricevere anche i pareri favorevoli sulla
Valutazione di Impatto Ambientale da parte della
Regione Campania e del Ministero competente.
Ed
è significativo che solo Altrabenevento abbia
chiesto al Ministero dell’Ambiente, con formali
diffide a febbraio e a luglio scorsi, di
revocare in autotutela il parere favorevole dal
punto di vista ambientale, concesso alla
Luminosa a condizione che la Centrale prevista
fornisse calore alle aziende di Ponte Valentino,
senza accorgersi che nel progetto esaminato non
sono previsti gli impianti per la fornitura di
acqua calda che dovrebbero attraversare due
fiumi.
Altrabenevento ha sempre sostenuto che se i
ponti e i grandi tubi fossero stati previsti, la
Soprintendenza ai Beni Ambientali non avrebbe
dato il suo parere favorevole per il notevole
impatto sul paesaggio dell’alveo fluviale, ma
ora è proprio il Ministero dei Beni Culturali a
confermare che effettivamente il progetto
esaminato e valutato favorevolmente, non
prevedeva gli impianti per la fornitura del
calore.
Come ha fatto la Luminosa ad assicurare che
avrebbe fornito acqua calda alle aziende della
zona industriale se il progetto non prevedeva
gli impianti ?
La
Luminosa non ha accettato il nostro invito al
confronto e terrà domani una sua conferenza
stampa alla quale parteciperà anche il
progettista della Centrale elettrica, l’arch.
Giuseppe Iadicicco, ex assessore della giunta
Viespoli insieme a Nicola Boccalone, il quale
potrebbe approfittare per spiegare il mistero.
Oppure ci potrebbe illuminare il promotore di
questa iniziativa, l’imprenditore Marcello
Fasolino, già legato al centrosinistra che però
è stato a Benevento al recente comizio di
Berlusconi insieme al sindaco di Telese,
Giuseppe D’Occhio.
Il
presidente- Gabriele Corona
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