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Il Consorzio ASI ha usato argomentazioni
ridicole per avviare la procedura di revoca del
lotto assegnato per la costruzione della
Centrale Elettrica e questo favorisce la
Luminosa.
Il
Consorzio ASI, dopo le ripetute diffide e
proteste ha avviato la procedura per revocare la
assegnazione del lotto a ponte Valentino,
concesso già nel 2002 per la costruzione di una
mega centrale elettrica, ma ha utilizzato
argomentazioni ridicole e quindi facilmente
contestabili dalla Luminosa, anziché evidenziare
la inedificabilità dell’area inserita nel
corridoio ecologico del fiume Calore.
Infatti, il commissario del Consorzio, il dott.
Filippo Diasco, funzionario Regionale del
Settore Sviluppo Economico, ha innanzitutto
invocato l’art. 5 dello Statuto dell’ASI per
contestare alla ditta la mancata costruzione
dell’impianto nei due anni dalla assegnazione
definitiva che risale al 2006. Ma questa
motivazione, inserita pure dai tecnici del PdL
nel documento votato all’unanimità dal Consiglio
Comunale, è completamente sbagliata perché
quella norma dello Statuto prevede due anni di
tempo per completare i lavori a decorrere dalla
presa di possesso del suolo e non dalla
assegnazione.
E
neppure si può pensare che il Consorzio ASI sia
incorso in errore perché all’art. 4 della
Convenzione per la assegnazione del lotto
firmata il 18 dicembre 2006 si precisa che
“l’assegnazione della sub-area non comporta
l’immissione in possesso della stessa…. e
pertanto i termini connessi con l’avvio dei
lavori cominceranno a decorrere solo a seguito
di formale atto di immissione in possesso della
ditta nella sub-area”
E’
stato facile, quindi, per la Luminosa dimostrare
di non avere ancora la disponibilità dei suoli e
di conseguenza respingere facilmente la
contestazione ricevuta. Come hanno fatto il
commissario e lo staff direttivo dell’ASI a
commettere un errore tanto grossolano che
favorisce certamente la Luminosa?
E
non è la prima stranezza di quel Consorzio che
continua ad autorizzare l’insediamento di
aziende che puntano su attività inquinanti con
gravi danni per la popolazione e il territorio.
Nel 2002, quando fu assegnato temporaneamente il
lotto alla Luminosa, l’ASI inserì nel contratto
l’obbligo per la ditta di utilizzare anche la
Centrale Elettrica a gas metano già esistente a
Ponte Valentino per dare calore alle aziende
locali. Nel 2006, però, lo stesso Consorzio ASI,
fittava la centrale esistente alla ABM società
interamente pubblica della Provincia di Bergamo,
per lo stesso obiettivo.
Dal 1° febbraio 2008, ancora il Consorzio ASI,
ha fittato la vecchia Centrale alla soc. Antares
Energy di Napoli che ha addirittura chiesto alla
Regione la autorizzazione per trasformare
l’impianto in modo da bruciare biomasse, cioè
materiali difficilmente controllabili,
dichiarando, per l’ennesima volta, che
l’obiettivo è la fornitura di calore alle
aziende del posto. Ma gli stabilimenti di Ponte
Valentino, cominciando dal pastificio Rummo,
hanno già categoricamente affermato che non
vogliono la fornitura di energia termica né
dalla Luminosa né dalla Antares Energy. Quindi a
cosa serve quella centrale ? Che cosa deve
veramente bruciare ?
E’
ora che Comune di Benevento, Provincia e Camera
di Commercio, unici soci del Consorzio ASI
pongano veramente alla Regione Campania la
necessità di smetterla con il commissariamento e
di eleggere finalmente i componenti della
assemblea e del Comitato direttivo che siano
capaci di fare gli interessi dei cittadini e
difendere questo territorio.
Il
presidente – Gabriele Corona
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