Sento il dovere di esprimere la mia solidarietà
ai cittadini di Sant’Arcangelo Trimonte e di
quanti vivono nelle vicinanze dei siti di
stoccaggio su cui si continuano ad accumulare
ecoballe provenienti dalla Valle Telesina
Le
ragioni sono da attribuire alla decisione del
governo regionale che ha dato un parere
sfavorevole alla costruzione di un inceneritore
in San Salvatore Telesino.
Il
mio senso di frustrazione deriva da due fattori
distinti. Il primo è di un cittadino della
provincia di Benevento a cui vengono prelevate
ingenti risorse fiscali, anche ai fini di un
regolare smaltimento dei rifiuti, i quali,
invece di essere trattati come avviene
normalmente in altre città italiane, europee ed
extracomunitarie, vengono semplicemente
depositati in aree di stoccaggio come nel vostro
comune.
La seconda ragione invece, deriva da un senso
di frustrazione per l’atteggiamento di gran
parte degli abitanti della mia zona,
festeggianti per aver vinto una battaglia locale
che, avendo impedito la realizzazione di un
impianto, forse tecnologicamente non
d’avanguardia ma senza indicare proposte
alternative, costringerà il vostro comune ed
altri ancora per molto tempo, ad essere la
nostra pattumiera.
Sarebbe ammirevole se amministratori e
cittadini, nel perseguire obiettivi comuni,
riuscissero a mantenere la dignità elementare di
non voler fare ad altri quello che non vogliono
si faccia a loro… ma non è il nostro caso. I
miei concittadini si sono gemellati con gli
amministratori per continuare a fare ad altri
quello che ritengono sia dannoso per loro.
Questo è, a mio avviso, non solo un terribile
segnale di diffusa povertà morale e
irresponsabilità civile ma nel contempo, la
dimostrazione palese che quel vitale senso di
criticità popolare, anziché essere uno stimolo
intellettuale alla classe politica, finisce con
l’essere il principale catalizzatore di quei
processi che omologano la Campania ed il sud
Italia quali arretrati ed inefficienti.
Sono convinto che, pur non avendo costituito
comitati civici efficaci come i nostri, a difesa
della vostra terra, abbiate una dignità e
compostezza umana che ci svergogna
miserevolmente.
Al
contempo però, come avviene in tutto ciò che ci
circonda, qualsiasi medaglia ha due facce e
quella ancora nascosta di questa vicenda è che
il trattamento dei rifiuti, se affrontato con
una mentalità moderna ed imprenditoriale, può
diventare una potenziale risorsa economica che
di questi tempi non va trascurata,
parallelamente ad un recupero degli ingenti
danni arrecati all’unica vera vittima:
l’ambiente, sia esso telesino o non.
Il
mio auspicio è che riusciate a far emergere quel
tipico senso imprenditoriale di molti italiani
che, riescono a coniugare armonicamente
profitto, rispetto umano ed ambientale.
Profitto non equivale ad approfittare ma credo
sia giusto che ci sia un cospicuo ritorno
economico per sobbarcarsi un impegno sociale che
altri non vogliono assolutamente caricarsi .
Per quanto mi
riguarda, sarà l’unico caso in cui riterrò
adeguato un aumento delle mie addizionali
comunali e regionali, come una forma di compenso
al vostro pur ‘ribaltabile’ disagio. Non so come
se la caveranno pensionati, disoccupati e
precari che sono i più indifesi ma sicuramente
per molti della mia zona, quando saranno
ulteriormente colpiti nel punto più vulnerabile
dell’uomo moderno che è la tasca, forse,
"s passan na man p’ la cuscienza"
( nel ‘vernacolo’ delle mie origini guardiesi si
usa questa frase per indicare chi, rendendosi
successivamente conto della gravità delle
proprie azioni, recupera la propria dignità con
un atteggiamento riparatorio).
Flaviano Di Santo
|