24 gennaio 2009
Ex consorzio bonifica V.T., storia infinita
Ugo Maria Izzo

 

 

 

 

 

I FOGLI DI CONTROINFORMAZIONE

 

EX CONSORZIO DI BONIFICA DELLA VALLE TELESINA UNA STORIA INFINTA

 

I dipendenti fissi dell’ ex Consorzio di Bonifica della Valle Telesina in provincia di Benevento con varie forme di lotta continuano la battaglia per la stabilizzazione nei ruoli del personale della Regione Campania e per il pagamento delle retribuzioni arretrate poichè non percepiscono lo stipendio da 11 mesi.

 

La vicenda di questo Ente soppresso rappresenta un caso emblematico del funzionamento delle istituzioni a diversi livelli ed il fallimento della “ politica “ che dovrebbe tutelare i bisogni delle comunità e dei lavoratori che invece ha perso contatto con le realtà territoriali.

 

Il Consorzio di Bonifica della Valle Telesina, istituito con decreto del Presidente della Repubblica Il 17/12/1957, ha svolto importantissime funzioni attraverso gli organismi di rappresentanza democraticamente eletti dai consorziati ricadenti nel perimetro consortile. Funzioni finalizzate alla valorizzazione e tutela del territorio e principalmente dell’ agricoltura della Valle Telesina, attraverso la regimentazione dei corsi d’ acqua,l’ utilizzazione delle risorse idriche a scopo irriguo, l’ infrastrutturazione delle aree agricole del comprensorio di Bonifica.

 

Nell’ anno 1995 a seguito delle dimissioni rassegnate dagli organi amministrativi la Giunta della Regione Campana nominò un Commissario Straordinario che doveva procedere al riassetto economico e di ripianamento del bilancio del Consorzio; l’ ente quando si dimisero gli organi amministrativi presentava un disavanzo di gestione di circa 14 miliardi di lire (€ 7.230.000,00 circa). Successivamente alla nomina del primo Commissario Straordinario ne seguirono altre per cui tutte le gestioni dei commissari per il periodo 1995-2001 hanno eluso le finalità da perseguire e in particolare quella del risanamento dell’ Ente, anzi la situazione di crisi e di dissesto che si intendeva rimuovere hanno finito per aggravarsi rendendo ancora più precaria la situazione dei lavoratori (fissi e stagionali).

 

Nell’ anno 2002 la Giunta della Regione Campania prendendo atto che le gestioni dei Commissari Straordinari non avevano contribuito al superamento delle problematiche economiche dell’ Ente ed alla gestione dello stesso con deliberazione n° 62 del 18/01/2002 approvata dal Consiglio Regionale con deliberazione n° 94/6 del 3/04/2002, dispose la soppressione del Consorzio di Bonifica della Valle Telesina (primo caso in Italia di un Consorzio di Bonifica), l’ istituzione di una gestione liquidatoria, il trasferimento della gestione del territorio di bonifica della Valle Telesina al limitrofo Consorzio di Bonifica Sannio Alifano con sede a Piedimonte Matese (CE) ed al trasferimento alla Provincia di Benevento attraverso un accordo di programma –quadro tra l’ Assessorato Regionale ai Trasporti e la Provincia stessa del sistema viario realizzato e quello ancora da completare (Fondovalle Isclero e Vitulanese). In considerazione dell’ accordo per il trasferimento del sistema viario la Provincia di Benevento si dichiarava disponibile all’ assunzione di n° 7 unità lavorative. Inoltre nella deliberazione suindicata veniva dato mandato all’ Assessorato all’ Agricoltura della Regione Campania ad assumere tutte le iniziative più opportune per il trasferimento del personale presso gli enti a cui erano state trasferite le competenze.

 

La soppressione avvenne tra il silenzio e l’indifferenza dei Sindaci e politici della Valle Telesina ed il beneplacito di qualche politico beneventano che vedeva così realizzarsi la possibilità di far scomparire un Ente che si distingueva per una notevole progettualità finalizzata ad una visione di sviluppo del comprensorio di Bonifica.In merito nel 2002 nella Regione Campania esistevano Consorzi di Bonifica che avevano una esposizione debitoria più elevata rispetto al soppresso Ente, che sono stati tenuti in vita e che oggi continuano ad espletare la loro attività di competenza.

 

Con la delibera della Giunta della Regione Campania n°40 approvata dal Consiglio Regionale con deliberazione n°207/1 del 18/03/2003 veniva ampliato il perimetro del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano comprendente tutto il territorio del soppresso Consorzio della Valle Telesina, contestualmente all’ ampliamento del perimetro Consortile il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano si faceva carico di assumere 10 unita lavorative tra i dipendenti fissi dell’ ex Consorzio. Con la medesima deliberazione veniva istituito nel Bilancio Regionale un capitolato di spesa denominato “Oneri per il personale del soppresso Consorzio di Bonifica della Valle Telesina” su questo capitolo di spesa per il 2002 fu stanziata la somma di 400.000.000,00 € che negli anni successivi è diminuita per i tagli di spesa fino a 150.000,00 € per l’ anno 2008.

 

In considerazione della diminuzione delle risorse finanziarie si è determinato attraverso gli anni la precarietà nel percepire gli stipendi da parte del personale del disciolto ente. La conferenza di servizio conclusasi in data 3/07/2007 indetta dall’ Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania con delega all’ Agricoltura che doveva rappresentare l’ iter conclusivo per il trasferimento del personale fisso presso gli enti a cui erano state delegate le funzioni dell’ ex Consorzio della Valle Telesina (Consorzio di Bonifica SannioAlifano, Provincia di Benevento) si è conclusa con un fallimento, per le motivazioni dichiarate dal Dirigente del Settore Agricoltura nella Audizione della VIII Commissione consiliare Permanente della Regione Campania nella seduta del 10/10/2008 di seguito riportate; “i soggetti istituzionali erano gli stessi, ma nel frattempo i loro rappresentanti erano cambiati e hanno manifestato la volontà di non rispettare gli accordi, adducendo il pretesto che intanto erano cambiati gli scenari e non avevano più possibilità di assorbimento di personale”.

 

Nonostante le tante iniziative di lotta intraprese dai lavoratori in questi ultimi anni, iniziative portate avanti senza l’ apporto delle organizzazioni sindacali che hanno svenduto su questa situazione la loro immagine per non disturbare gli uomini di potere, nonostante gli incontri in Prefettura,la conferenza di servizio, la proposta di legge al Consiglio Regionale per il trasferimento dei lavoratori nel ruolo del personale della Giunta Regionale , proposta condivisa da numerosi consiglieri Regionali della maggioranza e dell’ opposizione all’ inizio del 2009 tra la precarietà economica l’ incertezza per il futuro, la stabilizzazione del personale ancora non è avvenuta.

 

Si è determinato, anzi, un peggioramento delle condizioni lavorative, per la mancanza dell’impianto di riscaldamento, la fatiscenza e non funzionalità delle toilettes, le infiltrazioni di acqua che durante le piogge determinano la non agibilità di parte degli uffici consortili con conseguente deterioramento delle strutture dell’ edifici e per la,mancata applicazione delle norme sulla sicurezza (Legge 626).

 

  • PERCHE’ I LAVORATORI CHE NON PERCEPISCONO LE RETRIBUZIONI DA 11 MESI DEVONO PAGARE PER QUESTA SITUAZIONE KAFKIANA?

  • DI CHI SONO LE RESPONSABILITA’?

Forse e’ giunto il momento di fare chiarezza perché si e’ sempre cercato di addebitare agli organi amministrativi democraticamente eletti dai consorziati e dimessisi nel 1994 tutto quello che si e’ determinato.

 

LE RESPONSABILITA’ INVECE VANNO RICERCATE PRINCIPALMENTE:

 

-nel mancato controllo da parte della Regione Campania dell’ attività dei Commissari Straordinari , funzionari Regionali ,tanto vero che nel periodo 1995-2001, la situazione debitoria è aumentata esponenzialmente;

 

-nella trascorsa Amministrazione della Provincia di Benevento, presieduta dall’ On Nardone a cui erano state trasferite le competenze con la relativa progettazione elaborata dal disciolto Ente per il completamento delle Fondovalli Isclero e Vitulanese,i finanziamenti conseguiti dalla Provincia di Benevento assommano ad oltre 80 milioni di euro ( completamento Fondovalle Isclero -4- 5 lotti € 61.788.000 legge 443/2001). La provincia di Benevento non ha mantenuto fede all’ impegno del assorbimento di n°7 unità lavorative,mentre personale provenienti da altri enti è stato trasferito negli anni precedenti nell’ organico provinciale;

 

-nel Consorzio di Bonifica Sannio Alifano (a cui fu trasferito nel 2002 il comprensorio di Bonifica (Ha 56.589) dell ex Consorzio della Valle Telesina) che ha sempre creato problemi per il trasferimento delle 10 unità lavorative,nonostante gli impegni assunti, venendo meno anche alla solidarietà esistente tra enti di Bonifica;

 

- la scarsa incisività dell’ Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania con delega all’ Agricoltura a far rispettare gli accordi per il trasferimento del Personale fisso al Consorzio di Bonifica Sannio Alifano che è gestito da un Commissario straordinario di nomina Regionale ed alla Provincia di Benevento;

 

-la volontà da parte della Regione Campania di non intraprendere nessun percorso finalizzato a rendere funzionale l’ attività dei Commissari liquidatori nominati dal 2002 ; per questo immobilismo il debito complessivo dell’ Ente in liquidazione è arrivato a settanta milioni di euro.

 

In una situazione così complessa l’ unica strada percorribile per chiudere questa vicenda è quella della stabilizzazione dei 18 dipendenti nei ruoli del personale della Regione Campania ed in merito si spera nella sensibilità e nell’ impegno del Presidente del Consiglio Regionale On.le Sandra Lonardo e nei Consiglieri On.le Ascierto Mario, On.le Luca Colasanto,On.le Ferdinando Errico,tutti rappresentanti del Sannio e di altri Consiglieri Regionali che al di la delle appartenenze politiche unitamente facciano confluire tutte le energie nella risoluzione di questo problema.

 

Oggi a pagare per questa situazione determinata certamente non per colpa loro sono i 18 dipendenti e le lore famiglie, che con la loro solitudine e dignità e nel silenzio dei rappresentanti dei Comuni della Valle Telesina, (li considerano forse dei fantasmi da esorcizzare perché rappresentano il loro disinteresse,la condivisone di scelte, che hanno portato alla scomparsa dell’unico Ente di Bonifica presente nella Provincia di Benevento) portano avanti attraverso forme democratiche di lotta la battaglia per il lavoro e per la salvaguardia occupazionale.

 

IZZO MARTINO UGO

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it