I FOGLI DI CONTROINFORMAZIONE
EX CONSORZIO DI BONIFICA DELLA
VALLE TELESINA UNA STORIA
INFINTA
I dipendenti fissi dell’ ex
Consorzio di Bonifica della
Valle Telesina in provincia di
Benevento con varie forme di
lotta continuano la battaglia
per la stabilizzazione nei
ruoli del personale della
Regione Campania e per il
pagamento delle retribuzioni
arretrate poichè non
percepiscono lo stipendio da
11 mesi.
La vicenda di questo Ente
soppresso rappresenta un caso
emblematico del funzionamento
delle istituzioni a diversi
livelli ed il fallimento della
“ politica “ che dovrebbe
tutelare i bisogni delle
comunità e dei lavoratori che
invece ha perso contatto con
le realtà territoriali.
Il Consorzio di Bonifica della
Valle Telesina, istituito con
decreto del Presidente della
Repubblica Il 17/12/1957, ha
svolto importantissime
funzioni attraverso gli
organismi di rappresentanza
democraticamente eletti dai
consorziati ricadenti nel
perimetro consortile. Funzioni
finalizzate alla
valorizzazione e tutela del
territorio e principalmente
dell’ agricoltura della Valle
Telesina, attraverso la
regimentazione dei corsi d’
acqua,l’ utilizzazione delle
risorse idriche a scopo
irriguo, l’
infrastrutturazione delle aree
agricole del comprensorio di
Bonifica.
Nell’ anno 1995 a seguito
delle dimissioni rassegnate
dagli organi amministrativi la
Giunta della Regione Campana
nominò un Commissario
Straordinario che doveva
procedere al riassetto
economico e di ripianamento
del bilancio del Consorzio; l’
ente quando si dimisero gli
organi amministrativi
presentava un disavanzo di
gestione di circa 14 miliardi
di lire (€ 7.230.000,00
circa). Successivamente alla
nomina del primo Commissario
Straordinario ne seguirono
altre per cui tutte le
gestioni dei commissari per il
periodo 1995-2001 hanno eluso
le finalità da perseguire e in
particolare quella del
risanamento dell’ Ente, anzi
la situazione di crisi e di
dissesto che si intendeva
rimuovere hanno finito per
aggravarsi rendendo ancora più
precaria la situazione dei
lavoratori (fissi e
stagionali).
Nell’ anno 2002 la Giunta
della Regione Campania
prendendo atto che le gestioni
dei Commissari Straordinari
non avevano contribuito al
superamento delle
problematiche economiche dell’
Ente ed alla gestione dello
stesso con deliberazione n° 62
del 18/01/2002 approvata dal
Consiglio Regionale con
deliberazione n° 94/6 del
3/04/2002, dispose la
soppressione del Consorzio di
Bonifica della Valle Telesina
(primo caso in Italia di un
Consorzio di Bonifica), l’
istituzione di una gestione
liquidatoria, il trasferimento
della gestione del territorio
di bonifica della Valle
Telesina al limitrofo
Consorzio di Bonifica Sannio
Alifano con sede a Piedimonte
Matese (CE) ed al
trasferimento alla Provincia
di Benevento attraverso un
accordo di programma –quadro
tra l’ Assessorato Regionale
ai Trasporti e la Provincia
stessa del sistema viario
realizzato e quello ancora da
completare (Fondovalle Isclero
e Vitulanese). In
considerazione dell’ accordo
per il trasferimento del
sistema viario la Provincia di
Benevento si dichiarava
disponibile all’ assunzione di
n° 7 unità lavorative. Inoltre
nella deliberazione suindicata
veniva dato mandato all’
Assessorato all’ Agricoltura
della Regione Campania ad
assumere tutte le iniziative
più opportune per il
trasferimento del personale
presso gli enti a cui erano
state trasferite le
competenze.
La soppressione avvenne tra il
silenzio e l’indifferenza dei
Sindaci e politici della Valle
Telesina ed il beneplacito di
qualche politico beneventano
che vedeva così realizzarsi la
possibilità di far scomparire
un Ente che si distingueva per
una notevole progettualità
finalizzata ad una visione di
sviluppo del comprensorio di
Bonifica.In merito nel 2002
nella Regione Campania
esistevano Consorzi di
Bonifica che avevano una
esposizione debitoria più
elevata rispetto al soppresso
Ente, che sono stati tenuti in
vita e che oggi continuano ad
espletare la loro attività di
competenza.
Con la delibera della Giunta
della Regione Campania n°40
approvata dal Consiglio
Regionale con deliberazione
n°207/1 del 18/03/2003 veniva
ampliato il perimetro del
Consorzio di Bonifica Sannio
Alifano comprendente tutto il
territorio del soppresso
Consorzio della Valle
Telesina, contestualmente all’
ampliamento del perimetro
Consortile il Consorzio di
Bonifica del Sannio Alifano si
faceva carico di assumere 10
unita lavorative tra i
dipendenti fissi dell’ ex
Consorzio. Con la medesima
deliberazione veniva istituito
nel Bilancio Regionale un
capitolato di spesa denominato
“Oneri per il personale del
soppresso Consorzio di
Bonifica della Valle Telesina”
su questo capitolo di spesa
per il 2002 fu stanziata la
somma di 400.000.000,00 € che
negli anni successivi è
diminuita per i tagli di spesa
fino a 150.000,00 € per l’
anno 2008.
In considerazione della
diminuzione delle risorse
finanziarie si è determinato
attraverso gli anni la
precarietà nel percepire gli
stipendi da parte del
personale del disciolto ente.
La conferenza di servizio
conclusasi in data 3/07/2007
indetta dall’ Assessorato alle
Attività Produttive della
Regione Campania con delega
all’ Agricoltura che doveva
rappresentare l’ iter
conclusivo per il
trasferimento del personale
fisso presso gli enti a cui
erano state delegate le
funzioni dell’ ex Consorzio
della Valle Telesina
(Consorzio di Bonifica
SannioAlifano, Provincia di
Benevento) si è conclusa con
un fallimento, per le
motivazioni dichiarate dal
Dirigente del Settore
Agricoltura nella Audizione
della VIII Commissione
consiliare Permanente della
Regione Campania nella seduta
del 10/10/2008 di seguito
riportate; “i soggetti
istituzionali erano gli
stessi, ma nel frattempo i
loro rappresentanti erano
cambiati e hanno manifestato
la volontà di non rispettare
gli accordi, adducendo il
pretesto che intanto erano
cambiati gli scenari e non
avevano più possibilità di
assorbimento di personale”.
Nonostante le tante iniziative
di lotta intraprese dai
lavoratori in questi ultimi
anni, iniziative portate
avanti senza l’ apporto delle
organizzazioni sindacali che
hanno svenduto su questa
situazione la loro immagine
per non disturbare gli uomini
di potere, nonostante gli
incontri in Prefettura,la
conferenza di servizio, la
proposta di legge al Consiglio
Regionale per il trasferimento
dei lavoratori nel ruolo del
personale della Giunta
Regionale , proposta condivisa
da numerosi consiglieri
Regionali della maggioranza e
dell’ opposizione all’ inizio
del 2009 tra la precarietà
economica l’ incertezza per il
futuro, la stabilizzazione del
personale ancora non è
avvenuta.
Si è determinato, anzi, un
peggioramento delle condizioni
lavorative, per la mancanza
dell’impianto di
riscaldamento, la fatiscenza e
non funzionalità delle
toilettes, le infiltrazioni di
acqua che durante le piogge
determinano la non agibilità
di parte degli uffici
consortili con conseguente
deterioramento delle strutture
dell’ edifici e per la,mancata
applicazione delle norme sulla
sicurezza (Legge 626).
Forse e’ giunto il momento di
fare chiarezza perché si e’ sempre cercato di
addebitare agli organi amministrativi
democraticamente eletti dai consorziati e
dimessisi nel 1994 tutto quello che si e’
determinato.
LE RESPONSABILITA’ INVECE
VANNO RICERCATE
PRINCIPALMENTE:
-nel mancato controllo da
parte della Regione Campania
dell’ attività dei Commissari
Straordinari , funzionari
Regionali ,tanto vero che nel
periodo 1995-2001, la
situazione debitoria è
aumentata esponenzialmente;
-nella trascorsa
Amministrazione della
Provincia di Benevento,
presieduta dall’ On Nardone a
cui erano state trasferite le
competenze con la relativa
progettazione elaborata dal
disciolto Ente per il
completamento delle Fondovalli
Isclero e Vitulanese,i
finanziamenti conseguiti dalla
Provincia di Benevento
assommano ad oltre 80 milioni
di euro ( completamento
Fondovalle Isclero -4- 5 lotti
€ 61.788.000 legge 443/2001).
La provincia di Benevento non
ha mantenuto fede all’ impegno
del assorbimento di n°7 unità
lavorative,mentre personale
provenienti da altri enti è
stato trasferito negli anni
precedenti nell’ organico
provinciale;
-nel Consorzio di Bonifica
Sannio Alifano (a cui fu
trasferito nel 2002 il
comprensorio di Bonifica (Ha
56.589) dell ex Consorzio
della Valle Telesina) che ha
sempre creato problemi per il
trasferimento delle 10 unità
lavorative,nonostante gli
impegni assunti, venendo meno
anche alla solidarietà
esistente tra enti di
Bonifica;
- la scarsa incisività dell’
Assessorato alle Attività
Produttive della Regione
Campania con delega all’
Agricoltura a far rispettare
gli accordi per il
trasferimento del Personale
fisso al Consorzio di Bonifica
Sannio Alifano che è gestito
da un Commissario
straordinario di nomina
Regionale ed alla Provincia di
Benevento;
-la volontà da parte della
Regione Campania di non
intraprendere nessun percorso
finalizzato a rendere
funzionale l’ attività dei
Commissari liquidatori
nominati dal 2002 ; per questo
immobilismo il debito
complessivo dell’ Ente in
liquidazione è arrivato a
settanta milioni di euro.
In una situazione così
complessa l’ unica strada
percorribile per chiudere
questa vicenda è quella della
stabilizzazione dei 18
dipendenti nei ruoli del
personale della Regione
Campania ed in merito si spera
nella sensibilità e nell’
impegno del Presidente del
Consiglio Regionale On.le
Sandra Lonardo e nei
Consiglieri On.le Ascierto
Mario, On.le Luca Colasanto,On.le
Ferdinando Errico,tutti
rappresentanti del Sannio e di
altri Consiglieri Regionali
che al di la delle
appartenenze politiche
unitamente facciano confluire
tutte le energie nella
risoluzione di questo
problema.
Oggi a pagare per questa
situazione determinata
certamente non per colpa loro
sono i 18 dipendenti e le lore
famiglie, che con la loro
solitudine e dignità e nel
silenzio dei rappresentanti
dei Comuni della Valle
Telesina, (li considerano
forse dei fantasmi da
esorcizzare perché
rappresentano il loro
disinteresse,la condivisone di
scelte, che hanno portato alla
scomparsa dell’unico Ente di
Bonifica presente nella
Provincia di Benevento)
portano avanti attraverso
forme democratiche di lotta la
battaglia per il lavoro e per
la salvaguardia occupazionale.
IZZO MARTINO UGO |