Comitati Civici di Guardia Sanframondi e San
Salvatore Telesino contro la costruzione di un
Termovalorizzatore/Inceneritore a San Salvatore
Telesino
FAbene: I
Comitati e il Forum dimezzato…
08
aprile 2009
Con la solita abbondanza di comunicati stampa,
da dicembre 2008, l’Assessore all’Ambiente della
Provincia, Aceto, ha comunicato la costituzione
di un Forum dedicato all’Ambiente anche a
Benevento, dopo quello nato a Napoli su
indicazioni di Ganapini.
Il
30 dicembre, con un concerto a Benevento, se ne
inaugurava la nascita.
Ad
esso si sono succedute due riunioni, a cui
abbiamo partecipato, in cui avremmo preferito
parlare di contenuti, vista la situazione ancora
disastrosa e dichiaratamente emergenziale, ma
l’Assessore ha preferito dedicare questo tempo
alla definizione di uno Statuto come Regolamento
del Forum.
Sono state fatte anche le presentazioni del
Forum in alcune scuole, tra cui Telese, ma la
domanda relativa a che cosa sia , di fatto, il
Forum resta sospesa.
Insieme alla rete di Associazioni ambientaliste
di Benevento abbiamo avuto modo di leggere
preventivamente e proporre di “ cambiare”
qualcosa nello Statuto-Regolamento, insistendo
ancora una volta sul fatto che non si può
regolamentare qualcosa di cui non si conosce il
contenuto.
Le
perplessità suscitate dalle modalità di
costituzione del Fabene sono state ulteriormente
confermate dalla falsa democrazia che ha
contraddistinto tutto il processo di
costituzione del Forum. Annunciato
dall’Assessore all’Ambiente come strumento di
partecipazione democratica delle realtà di base
impegnate sui temi dell’ambiente e della
sostenibilità, si è rivelato, come temuto sin
dall’inizio, un’operazione mediatica per
esaltare l’attività dell’Assessore più che un
tentativo reale di creare un organismo di
confronto realmente democratico e costruttivo.
La stessa vicenda dello Statuto, unica cosa di
cui si è discusso finora, a fronte delle tante
urgenti questioni da discutere e risolvere,
mostra la volontà di crearsi uno strumento
docile e funzionale utile solo per manovrare
indisturbato dando nel frattempo una parvenza di
agire illuminato.
In
questo regolamento l’Assessore ha deciso anche
che i Comitati Civici non rientrano tra gli
“attori” di questo strumento di partecipazione
democratica ma che “possono essere invitati”.
L’
esclusione dei comitati civici, che per noi sono
espressione dei bisogni e delle criticità di un
territorio e che lottano senza altri fini se non
la difesa di diritti, rivela intolleranza per
forme di organizzazione dal basso che non sono
strumentalizzabili. Impedire la partecipazione
dei comitati mostra anche una logica escludente
e autoritaria, e preclude anche a spontanee
aggregazioni di cittadini di esprimere nel
futuro le esigenze che potrebbero verificarsi in
un dato territorio.
In
questo modo l’Assessore Aceto legittima
l’esclusione dei comitati civici e prepara un
terreno anti-democratico anche a chi lo
sostituirà al primo rimpasto politico
provinciale, legittimando di fatto tale
esclusione nello Statuto di un organismo che
dovrebbe essere, proprio nel rispetto della
Convenzione di Aarhus, uno strumento agile e di
consultazione democratica di tutte le parti
coinvolte sui temi dell’ambiente, della gestione
dei rifiuti e delle criticità dei territori.
Fortunatamente, quando i cittadini si
organizzano per opporsi a scempi ambientali e
attacchi alla democrazia non hanno bisogno del
permesso di qualche organo semiufficiale per
esprimersi.
E’ su problemi reali e su azioni reali che i
cittadini vogliono confrontarsi, non su cose
vuote e fuorvianti.
Pertanto, i Comitati continuano, e
continueranno, ad essere impegnati sui temi
dell’ambiente nonostante gli ostacoli e la
strumentalizzazione di organismi di democrazia
partecipata, con modalità diverse e realmente
democratiche rifiutando anche solo di
partecipare, quando invitati, a questo tipo di
Forum. Non si può partecipare ad un organismo
del genere, nato dall’alto e senza nessuna
possibilità di confronto e che ipoteca anche la
futura partecipazione dei cittadini ed il loro
diritto ad esprimersi.
Di
seguito parte del Regolamento del Fabene.
REGOLAMENTO DEL
Forum Ambientale della Provincia di Benevento –
F.A. BENE.: BOZZA
ART. 1 – PREMESSE
Il presente
regolamento reca i principi e le modalità di
funzionamento del Forum Ambientale della
Provincia di Benevento di seguito FA BENE. Esso
si informa ai principi di snellezza operativa e
di massima semplicità formale, privilegiando la
formazione delle decisioni attraverso il
dialogo, la condivisione, la capacità di
mediazione e regolazione dei conflitti tra
interessi diversi.
Il FA BENE si riconosce nella
seguente definizione di
Agenda 21 Locale:
“L’Agenda 21 Locale è
essenzialmente un processo strategico per
incoraggiare e controllare lo sviluppo
sostenibile. L’allestimento, la gestione e
l’attuazione di questo processo necessitano di
tutte le capacità e gli strumenti di cui possono
disporre un’autorità locale e la sua
collettività”
(DG XI – Gruppo Esperti Europei);
e nelle seguenti
definizioni di Sviluppo Sostenibile:
“uno sviluppo
che soddisfa i bisogni del presente senza
compromettere la capacità delle generazioni
future di soddisfare i propri” (UNCED
“Commissione Brundtland”);
“uno sviluppo che offra servizi
ambientali, sociali ed economici di base a tutti
i membri di una comunità, senza minacciare
l’operatività dei sistemi naturale, edificato e
sociale da cui dipende la fornitura di tali
servizi”
(ICLEI).
Il FA.BENE si
riconosce nelle raccomandazioni contenute:
l
nel documento di
Agenda 21, sottoscritto da 178 governi di tutto
il mondo in occasione della Conferenza di Rio
de Janeiro del 1992 su Ambiente e Sviluppo;
l
nel Protocollo di
Kyoto, adottato dalla comunità internazionale
nel 1997, nel corso della Terza Sessione della
Conferenza delle Parti (COP) sul clima, con
l'obiettivo di rallentare il riscaldamento
globale;
l
nella Carta
sottoscritta ad Aalborg nel 1998, che ha dato
origine alla Campagna Europea delle Città
Sostenibili;
l
nella “ Convenzione sull'accesso
alle informazioni, la partecipazione dei
cittadini e l'accesso alla giustizia in materia
ambientale",
firmata nella cittadina danese di Aarhus nel
1998 è entrata in vigore nel 2001;
l
nella Carta di Ferrara, atto di
nascita del
Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.
Elemento caratterizzante del
processo di Agenda 21 è la condivisione, tra i
vari portatori di interessi presenti nella
collettività,
di
strategie ed obiettivi in campo ambientale,
nonché
la definizione di politiche ed azioni concrete
attraverso un confronto pubblico in seno alla
Comunità Locale.
ART. 2 – principi
e finalità del Forum ambientale
Il
Forum Ambientale:
1.
è un
organismo consultivo e di condivisione
dell’Amministrazione Provinciale, in particolare
dell’Assessorato all’Ambiente, in merito a temi
e problemi legati all’ambiente e allo sviluppo
sostenibile inerenti il territorio provinciale;
2.
la partecipazione è su base
volontaria;
le persone e le organizzazioni che aderiscono al
FA BENE si impegnano a partecipare in modo
costruttivo alla
discussione , in funzione del ruolo e
delle competenze che ricoprono;
3.
è
sede di discussione e di confronto nonchè di
approfondimento delle criticità ambientali;
4.
rappresenta l’interlocutore primario
dell’Amministrazione per le decisioni di
politica ambientale e sviluppo sostenibile del
territorio.
Il fine del FA
BENE è la crescita sociale e culturale della
Provincia di Benevento, la partecipazione
democratica alla gestione delle risorse e alla
pianificazione degli interventi e un maggiore
livello di protezione del territorio e
dell’ambiente.
Annualmente il FA BENE redige il
Piano d'Azione Locale contenente le
proposte emerse ed approvate all’interno
dell'organismo.
Il documento sarà trasferito all’Amministrazione
Provinciale, per le debite valutazioni e
provvedimenti conseguenti, che potrà accoglierlo
come base per i processi decisionali.
Art. 3 –
composizione del Forum Ambientale
Il FA BENE
riunisce tutti gli attori e le organizzazioni
istituzionali, sociali ed economiche del
territorio provinciale che svolgono azioni
rilevanti per la sostenibilità ambientale,
sociale ed economica dello sviluppo.
Gli attori e le
organizzazioni facenti parte del FA BENE sono
rappresentative dei seguenti interessi diffusi
che intervengono a scala provinciale:
·
le istituzioni,
enti e aziende a partecipazione pubblica,
comprese le università e gli istituti di
ricerca;
·
le rappresentanze
formative, comprese quelle studentesche;
·
le associazioni
riconosciute di protezione ambientale ed
animale;
·
le associazioni
che abbiano tra le finalità statutarie la tutela
dell’ambiente o che abbiano svolto comprovata e
continuata attività in campo ambientale;
·
le associazioni
dei consumatori;
·
le associazioni di
categoria;
·
i sindacati dei
lavoratori;
·
gli ordini
professionali.
La partecipazione
al FA BENE degli attori presuppone un'adesione
volontaria, formale, informata e gratuita,
tramite la sottoscrizione di un atto d'adesione
e l'esplicita accettazione del Regolamento del
FA BENE.
Art. 4 –
Organizzazione del Forum Ambientale
Il FA BENE lavora
attraverso riunioni plenarie o gruppi di lavoro.
L’assemblea plenaria elegge un/una portavoce,
che presiede i lavori.
Il/la portavoce,
l’Assessore all’Ambiente del Comune di Benevento
e il/la delegato/a della Giunta provinciale
costituiscono il gruppo di coordinamento del
Forum.
Ai lavori del FA
BENE possono essere invitati i comitati civici
territoriali.
Il FA BENE si
riunisce su invito dell'Assessore all'Ambiente
della Provincia di Benevento o del
coordinamento. La convocazione del FA BENE può
anche essere richiesta da almeno un terzo dei
componenti.
Il FA BENE si
avvale della collaborazione di una Segreteria
tecnico-operativa, individuata dalla Giunta
provinciale.
Art. 5 –
L’attività di comunicazione del Forum Ambientale
La documentazione
è fatta pervenire ai partecipanti al FA BENE. La
documentazione prodotta nel corso delle attività
del FA BENE. è disponibile per chiunque ne
faccia richiesta.
Le informazioni
relative ai componenti il FA BENE, alle date
degli incontri, agli ordini del giorno e ai
verbali saranno disponibili in rete sul sito
web della Provincia di Benevento e
dell’Assessorato all’Ambiente.
Art. 6 – Le risorse per l’attivazione e il
mantenimento del
Forum
Ambientale
Non è prevista
nessuna forma di remunerazione per i
partecipanti al FA BENE.
I costi
ammissibili sono esclusivamente quelli tecnici
per lo svolgimento delle attività di cui ai
precedenti punti 4 e 5.
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