26 gennaio 2009
Aceto, superficialità e disinformazione in TV
Gianluca Aceto

 

 

Al Direttore responsabile di Media TV

 Contrada Cesenove, 10 - 82030 San Salvatore Telesino (BN)

 

e p.c. al Presidente della Provincia di Benevento

Rocca dei Rettori, Piazza castello – 82100 Benevento

 

Al Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

Via delle Muratte, 25 – 00187 Roma

 

al Presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti

Via Santa Maria Cappella Vecchia, 8 b - Napoli

 

Alla dott.ssa Jusy Iuliano

Contrada Cesenove, 10 - 82030 San Salvatore Telesino (BN)

 

 

Nella puntata di WAKE UP! intitolata “Attenti al fiume”, in onda su Media TV in quest’ultima settimana di febbraio, mi colpiscono tre elementi:

1.    L’apoditticità: l’autrice-conduttrice, dott.ssa Iuliano, non è sfiorata da alcun dubbio nell’esporre le sue argomentazioni, riducibili alla reiterata affermazione secondo cui sarebbe superfluo pensare al parco fluviale del Calore prima di occuparsi della qualità delle sue acque. La dottoressa Iuliano è talmente sicura delle sue posizioni che non ha sentito il bisogno di chiedere spiegazioni alla Provincia di Benevento, direttamente chiamata in causa nel corso della trasmissione, né di aggiornare la trasmissione, che era già andata in onda molti mesi orsono;

2.    La superficialità: l’unica legge citata dalla dottoressa Iuliano è piuttosto datata, essendo mancato ogni riferimento al quadro normativo più recente, che si compone di leggi dello Stato italiano e di direttive europee. Davvero poco, per un programma di approfondimento, in cui nemmeno si è accennato al tema del deflusso minimo vitale;

3.    La consequenziale disinformazione: la giornalista, con tutta evidenza, non è a conoscenza di quanto la Provincia di Benevento sta facendo non solo per l’istituzione dei parchi fluviali e per i contratti di fiume, ma anche sullo specifico tema della qualità complessiva dei corpi idrici provinciali, a partire dal Calore. Il mero elenco delle azioni concretamente messe in campo nei pochi mesi di amministrazione provinciale renderebbe eccessivamente lunga la presente missiva. Naturalmente, qualora Media Tv e la dottoressa Iuliano fossero veramente interessati, sono a disposizione per entrare nel dettaglio, a partire da quanto si sta facendo per il ciclo integrato delle acque.

 

Manifesto pacatamente ma dolorosamente il mio disappunto. I giornalisti hanno un potere straordinario, che dovrebbero gestire con scrupolo, saggezza e competenza. Non è stato il caso della citata trasmissione.

Che siano mancate le competenze e la doverosa apertura mentale lo dimostra la messa in contrapposizione del parco fluviale con la qualità delle acque: «Salvare il fiume Calore è un dovere che non va più rimandato, e che deve precedere qualsiasi costituzione di qualsiasi parco fluviale». Non capire che le due cose si tengono indissolubilmente insieme è un grave errore giornalistico. Ne deriva un messaggio sbagliato, che alimenta deliberatamente la confusione sul reale stato delle cose e nulla aggiunge al legittimo diritto di critica, che la nostra Costituzione garantisce a tutte e tutti.

È così che si fa inchiesta giornalistica? Alimentando il qualunquismo e affermando, erroneamente, che «nessuno fa nulla per le acque del fiume»?. Del fatto che per la prima volta nella storia la Provincia di Benevento abbia messo mano, affrontandolo di petto, ad un problema gigantesco, la giornalista non fa nemmeno menzione.

Mi chiedo come mai la dottoressa Iuliano, pur citando alcuni comunicati della Provincia, non abbia sentito l’esigenza di approfondirne il contenuto. Se solo avesse avuto tale curiosità, avrebbe sicuramente modificato il suo giudizio, evitando la grossolana contraddizione in cui alla fine è caduta; e avrebbe davvero reso un servizio utile alla cittadinanza, senza confondere le acque e mestare nel torbido.

 

Benevento, lì 25 febbraio 2009

 

L’Assessore

Dott. Gianluca Aceto

Gianluca Aceto

 


http://www.mediatvonline.com/films.asp?cat=1&id=wakeupattentialfiume.wmv


35 MB
 

Trasmissione andata in onda su Media TV

 






Provincia di Benevento

Comunicato Stampa n. 538 del 25 febbraio 2009

 

«L’impegno della Provincia di Benevento per il Parco fluviale del Calore va di pari passo con la battaglia per la garantire la qualità delle acque dell’affluente del Volturno che attraversa il Sannio per 60 chilometri». E’ quanto sostiene l’assessore all’ambiente della Provincia di Benevento,  Gianluca Aceto, in suo documento di forte polemica con un servizio giornalistico recentemente messo in onda da una nota Emittente televisiva sannita sulla proposta istitutiva del Parco del Calore. 

Nella nota inviata ai responsabili dell’Emittente medesima e ai Soggetti garanti della correttezza delle comunicazioni, l’assessore Aceto dichiara di dover «pacatamente ma dolorosamente» manifestare il proprio disappunto per il contenuto del servizio giornalistico che pecca: a) di «superficialità» e «qualunquismo» nelle analisi e ricostruzione dei fatti; e b) di «apoditticità» nelle conclusioni cui giunge, le quali, pertanto, costituiscono pura e semplice «disinformazione».

Al fondo della questione ci sono le gravissime condizioni di salute del fiume Calore: com'è noto, le sue acque sono depauperate sin dalle Sorgenti Alte di ben 5.000 litri d’acqua al secondo per alcune concessioni governative risalenti a 50 anni fa che “dirottano” il prezioso liquido verso la Puglia. Inoltre i molti prelievi e gli scarichi indiscriminati contribuiscono a creare una condizione di vera e propria crisi ambientale, drammaticamente palese nei mesi estivi allorché, a ragione anche della scarsità delle precipitazioni atmosferiche, il Calore va letteralmente in secca già in territorio irpino, prima ancora di varcare i confini amministrativi del Sannio. Si tratta di un problema che l’assessore Aceto definisce nella sua lettera «gigantesco».

Proprio per far fronte a condizioni e ad uno stato di fatto intollerabile per l’ecosistema, l’assessore ricorda di aver avviato, non appena insediato, una serie di iniziative per sanare la situazione: tra queste anche il progettato Parco del Calore che vede riuniti tutti i comuni rivieraschi con l’Autorità di bacino del fiume Volturno e l’Autorità d’ambito ottimale "Calore irpino", oltre alla stessa Provincia. Il Parco, che non istituisce nuovi vincoli per i comuni e per i privati, intende invece dare attuazione, così ha sostenuto Aceto, al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale con la realizzazione della rete ecologica provinciale, di cui il fiume Calore è elemento centrale, avviando la gestione funzionale ed ecosostenibile delle aree attraversate dal corso d’acqua.

Viceversa, secondo Aceto, il servizio giornalistico dell’Emittente privata locale, da lui contestato, attacca il progetto della Provincia senza peraltro recare a supporto – dice ancora l’assessore - adeguate «competenze» scientifiche e legislative e «la doverosa apertura mentale».

E’ assurdo sostenere, prosegue Aceto, la contrapposizione del Parco fluviale con la qualità delle acque: dunque, non solo l’assessore rilancia il tema a lui caro della salvaguardia dei corsi d'acqua del Sannio, ma ricorda anche l’impegno in tal senso profuso dall’Amministrazione presieduta da Cimitile e da lui stesso nel corso di questi mesi per intercettare le risorse finanziarie europee per il ciclo integrato delle acque e i corpi idrici superficiali.

Secondo l’assessore Aceto, il Parco fluviale del Calore e la battaglia per la qualità delle sue acque sono problemi connessi e male fa l'Emittente televisiva locale a distinguere falsamente le cose. «Non capire – scrive infatti Aceto - che le due cose si tengono indissolubilmente insieme è un grave errore giornalistico. Ne deriva un messaggio sbagliato, che alimenta deliberatamente la confusione sul reale stato delle cose e nulla aggiunge al legittimo diritto di critica, che la nostra Costituzione garantisce a tutte e tutti».

L’assessore conclude il suo documento con l’invito all’Emittente ad approfondire con lui stesso la questione al fine di ristabilire la verità dei fatti e dare a tutti i cittadini un quadro completo, esauriente e veritiero di quanto si sta facendo a tutela del fiume Calore.


 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it