Al
Direttore responsabile di Media TV
Contrada
Cesenove, 10 - 82030 San Salvatore Telesino (BN)
e p.c.
al Presidente della Provincia di Benevento
Rocca dei
Rettori, Piazza castello – 82100 Benevento
Al
Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni
Via delle
Muratte, 25 – 00187 Roma
al
Presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti
Via Santa Maria
Cappella Vecchia, 8 b - Napoli
Alla
dott.ssa Jusy Iuliano
Contrada
Cesenove, 10 - 82030 San Salvatore Telesino (BN)
Nella puntata di WAKE UP!
intitolata “Attenti al fiume”, in onda su Media
TV in quest’ultima settimana di febbraio, mi
colpiscono tre elementi:
1.
L’apoditticità:
l’autrice-conduttrice, dott.ssa Iuliano, non è
sfiorata da alcun dubbio nell’esporre le sue
argomentazioni, riducibili alla reiterata
affermazione secondo cui sarebbe superfluo
pensare al parco fluviale del Calore prima di
occuparsi della qualità delle sue acque. La
dottoressa Iuliano è talmente sicura delle sue
posizioni che non ha sentito il bisogno di
chiedere spiegazioni alla Provincia di
Benevento, direttamente chiamata in causa nel
corso della trasmissione, né di aggiornare la
trasmissione, che era già andata in onda molti
mesi orsono;
2.
La
superficialità: l’unica legge citata dalla
dottoressa Iuliano è piuttosto datata, essendo
mancato ogni riferimento al quadro normativo più
recente, che si compone di leggi dello Stato
italiano e di direttive europee. Davvero poco,
per un programma di approfondimento, in cui
nemmeno si è accennato al tema del deflusso
minimo vitale;
3.
La consequenziale
disinformazione: la giornalista, con tutta
evidenza, non è a conoscenza di quanto la Provincia di Benevento
sta facendo non solo per l’istituzione dei
parchi fluviali e per i contratti di fiume, ma
anche sullo specifico tema della qualità
complessiva dei corpi idrici provinciali, a
partire dal Calore. Il mero elenco delle azioni
concretamente messe in campo nei pochi mesi di
amministrazione provinciale renderebbe
eccessivamente lunga la presente missiva.
Naturalmente, qualora Media Tv e la dottoressa
Iuliano fossero veramente interessati, sono a
disposizione per entrare nel dettaglio, a
partire da quanto si sta facendo per il ciclo
integrato delle acque.
Manifesto pacatamente ma
dolorosamente il mio disappunto. I giornalisti
hanno un potere straordinario, che dovrebbero
gestire con scrupolo, saggezza e competenza. Non
è stato il caso della citata trasmissione.
Che
siano mancate le competenze e la doverosa
apertura mentale lo dimostra la messa in
contrapposizione del parco fluviale con la
qualità delle acque: «Salvare
il fiume Calore è un dovere che non va più
rimandato, e che deve precedere qualsiasi
costituzione di qualsiasi parco fluviale».
Non capire che le due cose si tengono
indissolubilmente insieme è un grave errore
giornalistico. Ne deriva un messaggio sbagliato,
che alimenta deliberatamente la confusione sul
reale stato delle cose e nulla aggiunge al
legittimo diritto di critica, che la nostra
Costituzione garantisce a tutte e tutti.
È così
che si fa inchiesta giornalistica? Alimentando
il qualunquismo e affermando, erroneamente, che
«nessuno
fa nulla per le acque del fiume»?. Del fatto
che per la prima volta nella storia
la Provincia
di Benevento abbia messo mano, affrontandolo di
petto, ad un problema gigantesco, la giornalista
non fa nemmeno menzione.
Mi chiedo come mai la
dottoressa Iuliano, pur citando alcuni
comunicati della Provincia, non abbia sentito
l’esigenza di approfondirne il contenuto. Se
solo avesse avuto tale curiosità, avrebbe
sicuramente modificato il suo giudizio, evitando
la grossolana contraddizione in cui alla fine è
caduta; e avrebbe davvero reso un servizio utile
alla cittadinanza, senza confondere le acque e
mestare nel torbido.
Benevento, lì 25 febbraio 2009
L’Assessore
Dott. Gianluca Aceto
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