5 maggio 2009
Provincia BN, consiglio e attività varie
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 743 del 04 maggio 2009

 

Decisione di alto profilo sociale e politico-programmatico quella assunta oggi dal Consiglio provinciale, riunito sotto la presidenza di Giuseppe Maria Maturo, al termine di un dibattito intenso ed elevato. E’ stata approvata a voti unanimi, infatti, la mozione presentata dalla consigliera Erminia Mazzoni finalizzata a dare priorità agli interventi della Provincia sulla viabilità nel comprensorio montano del Fortore.

Il documento, illustrato in Aula dalla stessa Mazzoni, che trasformava una sua precedente interrogazione, ha preso spunto dai numerosi movimenti franosi che si sono innescati negli ultimi mesi nella zona di nord-est del sannio, al confine con Puglia e Molise e che hanno reso davvero precaria, se non addirittura compromessa, almeno in qualche caso, la rete stradale locale.

La consigliera ha reclamato il carattere di priorità agli interventi della Provincia nell’area in considerazione di: 1) un finanziamento nazionale, stanziato con legge n. 376/2003,  destinato agli interventi sulle strade statali n. 212 e n. 369 per 6,5 milioni di Euro attribuiti in tre diverse annualità; 2) criticità complessiva delle arterie ricadenti nell’area; 3) centralità dell’area fortorina, così come riconosciuta nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia, tra il Tirreno e l’Adriatico. La consigliera Mazzoni, nel suo intervento, ha chiesto alla Provincia di rivedere le proprie politiche nel Fortore prefigurandole in un disegno unitario e d’assieme capace di rivitalizzare, salvaguardare e riqualificare la viabilità locale. Non è vero, ha spiegato la Mazzoni, che nel Fortore siano mancati gli investimenti pubblici; è mancata invece una vera e propria visione politica di sviluppo e di sostegno complessivo per quest’area. La Mazzoni ha individuato proprio nel Fortore il punto più alto delle difficoltà che si incontrano nel governo dello sviluppo del territorio amministrato dalla Provincia, ma ha invocato una maggiore attenzione istituzionale proprio da parte dell’Amministrazione Cimitile che non ormai può più limitarsi, ha detto, ad effettuare sola la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade invocando a giustificazione la ristrettezza delle risorse finanziarie disponibili.    

Il consigliere Michele Maddalena, intervenendo nella discussione, si è associato alla denuncia dei malesseri che agitano la popolazione del Fortore a causa dei pessimi collegamenti viari, della carenza di infrastrutture immateriali e di servizi superiori ed ha annunciato il voto favorevole alla mozione.

Spartico Capocefalo ha invocato una razionalizzazione delle risorse disponibili, nonché ad utilizzare al meglio i fondi stanziati per la realizzazione della strada “Fortorina”, che, a suo giudizio, dovrebbe partire dalla costruzione di un tunnel al Casone Cocca, anziché replicare il tracciato della vecchia strada “Beneventana”.

Cosimo Izzo ha dal canto suo invocato una diversa destinazione delle risorse di Bilancio dell’ente perché, a suo giudizio, spesso la Provincia investe per ragioni di politica clientelare in iniziative che non sono destinate a favorire lo sviluppo, ma solo ad ottenere qualche vantaggio di carattere elettorale privo di sbocchi.

Ha chiuso la discussione il presidente della Provincia Aniello Cimitile. Egli ha definito le aree montane del Fortore e dell’Alto Tammaro come in forte ritardo di sviluppo: “il Fortore e l’Alto Tammaro – ha scandito Cimitile - sono le aree interne delle aree interne. Non si può risolvere il problema dello sviluppo del Sannio se non si affronta quello specifico del ritardo di quei comprensori”. Cimitile ha denunciato che gravi sono i problemi in tema di attività produttive, infrastrutture materiali ed immateriali e servizi superiori, a partire da quelli scolastici, che si registrano nella zona. Occorre, dunque, secondo Cimitile  un quadro strategico di ampio respiro e a lungo termine, cioè superiore anche alla scadenza di due o più consiliature, supportandolo con un progetto politicamente bipartizan: solo l’unità di intenti potrà garantire – ha spiegato Cimitile - un nuovo futuro al Fortore. Sul problema della strada “Fortorina”, Cimitile ha evidenziato la difficoltà di attuazione sul piano economico e ambientale, ma ha anche comunicato la conclusione del lavoro tecnico svolto negli ultimi mesi, su sua iniziativa, con l’ANAS e la Regione Campania. Tale lavoro, ha proseguito Cimitile, sarà portato a breve all’attenzione del dibattito politico per individuare le progettazione e le fattibilità. Stiamo lavorando, ha detto Cimitile, ad un grande asse di collegamento che da Napoli passi per il Fortore e quindi sbocchi nelle Regioni Puglia e Molise; ma, ha precisato il presidente, occorre intervenire anche per la banda larga, per le attività produttivi e per i settori formativi, ed anche per tutti questi a breve vi saranno delle novità. Il presidente Cimitile ha quindi ipotizzato un futuro per il Fortore nella produzione di energia da fonti alternative ed ecocompatibili con particolare riguardo a quelle alimentate dalle acque della diga di Campolattaro. Infine, Cimitile ha assicurato la massima attenzione per un progetto di rilancio turistico per i borghi dell’area Fortore.  

Alla fine della discussione la mozione della consigliera Mazzoni è stata approvata all’unanimità.

Questa votazione sul Fortore è venuta dopo due ore di dibattito più squisitamente politico sulle comunicazioni del presidente circa la nomina dell’assessore Nunzio Pacifico dopo la revoca di Nicola Augusto Simeone per scelte del Partito di appartenenza. Le dichiarazioni di Cimitile sono state contestate dall’opposizione, ferma nel chiedere lo scioglimento della Consiliatura. Il Consigliere Capocefalo ha detto infatti che serve un atto di umiltà perché non è dignitoso che una Amministrazione si regga su due uomini che erano schierati dall’altra parte; Di Somma ha parlato di una maggioranza incoerente e rissosa; Ricciardi di una coalizione opaca; Nino Lombardi ha prefigurato la possibilità di un governo istituzionale e, in mancanza, di questo di nuove elezioni; il consigliere Izzo ha affermato che la maggioranza si è sfiduciata da sola quando l’UDEUR è uscita; il consigliere Rubano ha invece rimarcato che la stessa minoranza non ha alcuna volontà di tornare alle urne; il consigliere Lamparelli ha richiamato la minoranza ad una presa di consapevolezza circa le tenzioni interne che la agitano dopo l’ingresso dell’UDEUR. Ha chiuso la lunga discussione il presidente Cimitile il quale ha chiesto alla minoranza di assumersi la responsabilità di parlare di problemi reali di sviluppo e non di soffermarsi sui tatticismi.

Il Consiglio ha quindi licenziato il provvedimento relativo alla Commissione per la pari opportunità tra uomo e donna ed ha discusso l’interrogazione del consigliere Ricciardi relativa ai criteri ispiratori per la formazione di un elenco di soggetti per incarichi a tempo determinato o a progetto dell’Agenzia Sannio Europa. L’assessore provinciale Giovanni Bozzi, rispondendo al consigliere, ha illustrato i criteri adottati che confermano a suo giudizio la trasparenza degli atti. Insoddisfatto si è infine dichiarato Ricciardi.

 


 

Comunicato Stampa n. 747 del 05 maggio 2009

Il presidente del Consiglio provinciale di Benevento, Giuseppe Maria Maturo, ha convocato l’Assemblea per il prossimo 11 maggio alle ore 11, per la trattazione dei seguenti punti all’ordine del giorno:

1)    Programma triennale dei lavori pubblici 2009/2011. Approvazione;

2)    Bilancio di previsione 2009 e suoi allegati. Relazione revisionale e programmatica e Bilancio pluriennale 2009/2011. Approvazione.

 

 


Comunicato Stampa n. 742 del 04 maggio 2009

 

La Provincia di Benevento ha avviato formalmente la fase istitutiva del “Parco Fluviale Calore-Sabato”. Dopo una intensa concertazione con i comuni rivieraschi sanniti, l’assessore all’ambiente della provincia Gianluca Aceto ha provveduto ad inviare ai comuni aderenti il documento formale di istituzione e di adesione per il Parco. I Comuni interessati sono 23: Amorosi, Apice, Benevento, Calvi, Castelpoto, Castelvenere, Ceppaloni, Foglianise, Guardia Sanframondi, Melizzano, Paduli, Paupisi, Ponte, Sant'Angelo a Cupolo, Sant'Arcangelo Trimonte, San Giorgio del Sannio,  San Leucio del Sannio, San Lorenzo Maggiore,  San Nicola Manfredi, Solopaca, Telese, Torrecuso, Vitulano. Aderiscono al protocollo, oltre ovviamente alla Provincia, anche l'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Calore Irpino e l’Autorità di bacino Liri- Garigliano-Volturno, l'Arpac, il Consorzio di bonifica Sannio Alifano e il Consorzio di bonifica UFITA. 

Il “Parco Fluviale Calore-Sabato” rientra nella rete ecologica regionale e provinciale e costituisce un contributo a riqualificare i bacini dei fiumi Calore e Sabato in linea con gli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di Parchi e Riserve Naturali. Infine, il nuovo Parco fluviale vuole migliorare l'utilizzo del territorio tutelando l'identità, il patrimonio storico-culturale, le risorse paesistico-ambientali. L’iniziativa della Provincia prende spunto dalla Legge regionale n. 13 del 1993, che ha istituito il Sistema di Parchi e Riserve Naturali, definendo quale patrimonio naturale le formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale, avendo quali elementi costitutivi, tra le altre, le aree fluviali e lacuali di valore naturalistico, che costituiscono un sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni delle popolazioni locali. Secondo l’assessore Aceto l’istituzione del Parco fluviale Calore-Sabato rappresenta, nel contesto della costituzione di una “rete ecologica provinciale” una grande opportunità per attuare una visione sistemica del territorio per la salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali e naturalistiche.

 


 

Comunicato Stampa n. 741 del 02 maggio 2009

 

La Provincia di Benevento, in collaborazione con  l’ASL - Servizio Veterinario di Sanità Animale, intende presentare un progetto che per contrastare il fenomeno del randagismo dei cani. E’ quanto ha comunicato a tutti i sindaci del Sannio l’assessore all’ambiente della Provincia Gianluca Aceto.

In una lettera che viene appunto recapitata in queste ore, l’assessore ha chiesto a tutti i Comuni la disponibilità a partecipare all’iniziativa della Rocca dei Rettori.

 

Aceto ha rilevato che, come purtroppo la cronaca di questi ultimi tempi tristemente e dolorosamente insegna, i cani randagi, presenti in numero imprecisato sul territorio provinciale, possono costituire un gravissimo pericolo per la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini. Le istituzioni, dunque, mobilitate anche dal Prefetto, prosegue Aceto, debbono arginare il problema con una un programmazione mirata al controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione non solo dei cani randagi, ma anche dei gatti liberi, nonché, precisa l’assessore, anche dei cani padronali, essendo anche questi ultimi causa di incremento del fenomeno complessivo.

 

In questa ottica, ha spiegato Aceto, la Provincia ha avviato una collaborazione con l'ASL, finalizzata a promuovere campagne di sensibilizzazione e a sostenere le attività necessarie per contrastare il fenomeno. In tale direzione, ha proseguito l’assessore, va il progetto di Parco naturalistico Uomo-Animali-Ambiente approvato dal Consiglio provinciale il 19 dicembre 2008.

 

Aceto ha sollecitato i sindaci a rifarsi alla normativa di riferimento e, soprattutto, alla possibilità di avere accesso ai contributi stabiliti da una delibera della Giunta regionale della Campania in esecuzione della legge regionale n. 16 del 2001 che interviene per la “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”. Massima attenzione, dunque, ha chiesto Aceto nel tener presente che i Comuni hanno come termine ultimo per la presentazione dell’istanza alla regione il 31 maggio prossimo: pertanto, l’assessore ha dichiarato la piena disponibilità della Provincia ad un’azione di coordinamento e di corresponsabilizzazione. Considerata la ristrettezza dei tempi, ha concluso Aceto nella sua lettera ai sindaci, si attende una risposta positiva da parte dei Comuni entro i prossimi 7 giorni, così da poter approntare un piano organico e razionale su scala provinciale.

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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