2 marzo 2009
Provincia BN, rifiuti: monitoraggio ed approfondimento
Antonio De Lucia

 

 

 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 547 del 27 febbraio 2009

L’assessore all’ambiente della Provincia di Benevento, Gianluca Aceto, dopo aver partecipato nei giorni scorsi alla visita, promossa dalla Regione Campania, ad alcuni impianti di trattamento rifiuti attivi in altre Regioni, ha tratto le conclusioni di questo lavoro di monitoraggio ed approfondimento.

Il tour, organizzato dall’assessore regionale Walter Ganapini in impianti dell’Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana, ha evidenziato, a giudizio dell’assessore Aceto, alcuni punti fermi e consentito di trarre le seguenti conclusioni e cioè:

1)    In Campania si producono troppi rifiuti: e questa non è una affermazione banale, ma l’amara constatazione dell’eccessivo ed ingiustificato peso soprattutto degli imballaggi, ma anche degli scarti dei prodotti - alimentari e non - che in quasi tutti i momenti della vita quotidiana capitano tra le mani dei cittadini.

2)    quindici anni di Commissariamento per la gestione dei rifiuti in Campania hanno creato un rapporto molto difficile tra Cittadini ed Istituzioni, soprattutto per la perdita di credibilità di queste ultime rispetto ai proclamati obiettivi prefissati e i deludenti, se non catastrofici, risultati concretamente raggiunti dalla filiera, a partire sia dai siti “temporanei” (sic) di stoccaggio fino a giungere alla funzione dei CDR.

3)      Il ritardo tecnologico ed industriale della Campania rispetto alle altre aree del Paese è enorme. In venti anni, tutti i processi tecnologici ed industriali delle altre Regioni sono stati aggiornati e migliorati, facendo tesoro di esperienze ed anche di errori comemssi. Questo processo in Campania è stato impedito nei fatti dal Commissariamento e non si potuto andare oltre il superato concetto di “immondezzaio”. Il livello del ritardo tecnologico-tecnico-industriale campano lo si misura dal fatto che anche in altre aree dal Paese (da chiunque governate) esistono, sì, le discariche, ma le stesse sono concepite e gestite in modo tale da fruttare in energia alternative il materiale depositato, consegnando vantaggi reali ed economici per tutti i cittadini. Ovviamente, tutte le tecnologie monitorate sono tutte utili a patto che, però, esse siano a valle di un processo di autentica di raccolta differenziata spinta dei rifiuti. Anche per quanto riguarda il tipo di impianti che vengono spesso proposti per il territorio sannita (per esempio l’impianto di biomasse di San Salvatore Telesino) per il recupero energetico dei rifiuti (CDR di qualità) sono di vecchia concezione: altrove si parla di trattamento alternativo all’incenerimento mediante forni a griglia.

4)      Occorre inoltre commisurare le tecnologie e le tipologie impiantistiche per il trattamento rifiuti alle vocazioni demografiche e territoriali: ogni tecnologia va modulata rispetto al territorio in cui si cala.

5)      Il difficile obiettivo che abbiamo di fronte quale comunità delle aree interne campane è quello di passare contestualmente dalla fase “perennemente” emergenziale a quella finalmente ordinaria avviando tuttavia anche la provincializzazione del ciclo. Cioè occorre portare a termine due strategie in un solo momento. Per far questo occorre capire quali siano le tecnologie e gli impianti più adatti alle aree interne e quindi procedere a tappe forzate, ovvero non c’è tempo per far esperienza di eventuali errori.

6)      Su questa linea occorre dare vita ad una struttura specifica in tema di rifiuti insieme alla Camera di Commercio di Benevento in sintonia con l’assessorato regionale all’ambiente. Gli obiettivi della Provincia di Benevento sono quelli indicati dalle direttive iniziali: produzione di raccolta differenziata a monte con il riciclo ed il recupero spinto. La media di smaltimento in discarica dell’UE è del 3-5% sul totale: ed è a questo obiettivo che anche la Provincia di Benevento intende puntare con tecnologie a freddo secondo la linea strategica formalizzata nello scorso luglio. Essa inoltre sarà la parte centrale del Piano Rifiuti della Provincia sannita. 

7)      Le aree interne devono essere capaci di avviare questo processo nel più breve tempo possibile e tentare un’altra scommessa: quella di non consumare altro spazio - se possibile - in discarica.

8)      Occorre ancora un tavolo con il Commissariato e la Regione per le discariche chiuse (Montesarchio, San Bartolomeo) e per quelle in coltivazione (Sant’Arcangelo Trimonte), nonché per la riduzione ed il trattamento delle cosiddette ecoballe di Casalduni e Fragneto Monforte

9)      Infine, tutto questo processo sarà fatto con il coinvolgimento degli attori pubblici e privati operanti sul territorio del Sannio.

 

 


 


Comunicato Stampa n. 549 del 28 febbraio 2009

Ingresso libero al Museo del Sannio di Benevento il giorno 8 marzo, Festa delle Donne. Lo ha stabilito l’Assessore provinciale alle Politiche per la Cultura, Carlo Falato, aderendo ad un consentaneo invito del Ministro per i beni culturali in relazione ai Grandi Eventi.


 

Comunicato Stampa n. 548 del 28 febbraio 2009

Si è tenuto stamani alla Rocca dei Rettori un incontro della Giunta provinciale con i tecnici per l’adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP) alla legge regionale 13/2008 di approvazione del Piano Territoriale Regionale (PTR).

Erano presenti: il Presidente della Provincia Aniello Cimitile, gli assessori provinciali all’urbanistica Giovanni Bozzi, alle infrastrutture, Antonio Barbieri, ed all’ambiente, Gianluca Aceto; il Prof. Alessandro Dal Piaz, referente scientifico per il PTCP; l’Arch. Vincenzo Argenio del Settore Pianificazione territoriale della Provincia; il Direttore della Società partecipata Sannio Europa, avv. Luigi Diego Perifano; e i redattori del PTCP: Arch. Vincenzo Argento, del Settore Pianificazione territoriale della Provincia, e arch. Giuseppe Iadarola e arch. Samantha Calandrelli dell’Agenzia Sannio Europa.

L’incontro è stato finalizzato a comunicare e a concretizzare gli indirizzi della Giunta provinciale in materia di pianificazione territoriale per le seguenti problematiche: 1) individuazione dei criteri per i carichi insediativi; 2) modifica delle norme di attuazione finalizzate al dimensionamento dei Piani comunali; 3) definizione del territorio rurale – aperto (come previsto dalla leggere regionale n. 13/2008); 4) verifica delle fasce fluviali; 5) fonti alternative energetiche; 6) rapporti del PTCP con gli altri Piani settoriali; 7) istituzione dell’Ufficio di Piano della Provincia e Sistema Informativo Territoriale.

Al termine dell’incontro, dopo un’ampia disamina, si è stabilito di convocare nel più breve tempo possibile un Tavolo Istituzionale con la deputazione parlamentare e regionale per aprire un confronto ad ampio raggio su tali problematiche; nonché una Assemblea dei 78 sindaci del Sannio.

Com’è noto la legge regionale n. 13 del 2008 ha dato nuovo impulso alle Province per la pianificazione di area vasta e, soprattutto, nel dettare norme per le pianificazioni di livello comunale.

L’incontro di stamani ha avuto un seguito con un confronto con l’assessore all’urbanistica del Comune capoluogo, Angelo Miceli.

L’assessore provinciale Giovanni Bozzi, nel commentare l’sito della riunione, si è dichiarato molto soddisfatto perché consentirà di dare corso alle direttive già approvate del Governo Cimitile. 

 

 


 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it