Comunicato Stampa n. 592 del 14 marzo 2009
Sui temi dell’acqua, dei
rifiuti e del rapporto tra maggioranza ed
opposizione in Consiglio provinciale di
Benevento, l’assessore all’ambiente, dott.
Gianluca Aceto, ha rilasciato la seguente
dichiarazione.
«Da alcuni rappresentanti
dell’opposizione (significativamente non da
tutta l’opposizione), si sente continuamente
ripetere la pseudo-argomentazione secondo cui
l’amministrazione in carica alla Provincia di
Benevento sarebbe impegnata nella gestione e
nelle nomine, trascurando la programmazione.
Vogliamo pertanto confutare la tesi con esempi
concreti.
Il 30
dicembre 2008 il Governo centrale, con decreto
n. 208, adottava dei provvedimenti tecnici sulle
autorità di bacino. Il decreto è stato
convertito in legge con approvazione della
Camera del 26 febbraio. Nei passaggi
parlamentari, il provvedimento si è arricchito
di ulteriori disposizioni, a carattere
ambientale, tra cui la promozione dei
naturizzatori di acqua. Si tratta di macchine
che migliorano la qualità dell’acqua pubblica e
ne incentivano l’uso, a scapito dell’acqua in
bottiglia di plastica. Ebbene,
la Provincia di Benevento aveva
già iniziato, proprio il 30 dicembre, il
percorso di acquisto dei naturizzatori, da
distribuire in tutte le scuole superiori e negli
edifici di proprietà provinciale tra il 2009 e
il 2010. Insomma, abbiamo anticipato norme
nazionali, adottate tra l’altro in sussistenza
di un maggioranza parlamentare avversa a quella
provinciale. Evidentemente l’analisi della
Provincia era ben fondata e addirittura sono
stati realizzati i primi stanziamenti economici
per raggiungere gli obiettivi prefissati.
QQualcosa di
analogo è avvenuto in relazione al tema dei
rifiuti. Con nota del 3 marzo, infatti, il
sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido
Bertolaso, ha invitato le amministrazioni
provinciali ad adottare ogni utile iniziativa
per implementare i controlli per impedire la
violazione delle norme nei territori di
competenza. Ebbene, il 30 dicembre scorso, la
giunta provinciale ha deliberato (DGP n. 674) la
stipula di una specifica convenzione con il
Comando regionale della Guardia di finanza,
Reparto aereonavale di Napoli, affinché
quest’ultimo metta disposizione i dati di
conoscenza in proprio possesso nonché mezzi e
strutture utili per lo svolgimento delle
attività di vigilanza, controllo e supporto in
materia ambientale ed in particolare per i siti
inquinati. Specifici riferimenti riguardano,
inoltre, la discarica di S. Arcangelo Trimonte e
Casalduni.
Anche
in questo caso
la Provincia
ha anticipato le disposizioni generali.
Accanto a tutto questo, vanno
ricordati gli importanti provvedimenti che
l’amministrazione ha adottato per assistere e
sostenere la cittadinanza di S. Arcangelo
Trminonte, con l’integrazione della commissione
di vigilanza ad opera del prof. Zuppetta e del
prof. Cicchella, dell’Università del Sannio.
Va infine sottolineato che la
provincia di Benevento sarà la prima a partire
con la provincializzazione del ciclo dei
rifiuti, istituendo la propria società, che sarà
informata ai principi dell’efficienza e della
sostenibilità finanziaria, puntando al passaggio
dalla tassa alla tariffa. Entro fine marzo
dovrebbero esserci le prime bozze di statuto
societario, piano rifiuti e schema di piano
tecnico e industriale. Su queste proposte
saranno avviate le più ampie consultazioni,
coinvolgendo anche gli attori, pubblici e
privati, che già operano sul territorio
provinciale. Attraverso tali iniziative, la
provincia ha acquisito notevole credibilità sul
piano regionale e si candida a rappresentare un
modello virtuoso nella difficilissima fase del
passaggio dall’emergenza alla ordinarietà.
Al di
là delle polemiche di rito, spesso infondate, va
riconosciuto all’amministrazione provinciale di
essersi guadagnata credibilità nei confronti
delle altre istituzioni e della popolazione
sannita, davanti alla quale sta mantenendo gli
impegni presi a partire dalla campagna
elettorale. La filosofia generale del piano
rifiuti, infatti, come anticipato nelle linee
guida del luglio 2008, sarà improntata all’uso
di tecnologie a freddo e all’esclusione
dell’incenerimento dei rifiuti, puntando alla
riduzione massima dei quantitativi da conferire
in discarica. In tal modo si cercherà di evitare
la necessità di individuare altre discariche in
provincia di Benevento».
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