Provincia di Benevento
Comunicato Stampa
n. 601 del 19 marzo 2009
Al fine di
illustrare la posizione della Provincia di
Benevento in merito all’ultimo provvedimento
delle Autorità centrali in materia di gestione
del ciclo dei rifiuti, l’assessore all’ambiente
Gianluca Aceto ha convocato d’urgenza una
CONFERENZA STAMPA
per oggi
pomeriggio, 19 marzo 2009, alle ore 16.30,
presso
la
Sala del Consiglio provinciale
alla Rocca dei Rettori in Benevento.
«La decisione
comunicataci stamani presso il Sottosegretariato
all’emergenza rifiuti è di una gravità inaudita
ed è profondamente lesiva delle autonomie
locali»: con queste parole l’assessore Aceto ha
voluto commentare le ultime decisioni
governative e motivare la convocazione “ad horas”
della Stampa.
Si invitano i
Colleghi giornalisti di partecipare ai lavori.
Comunicato Stampa
n. 604 del 19 marzo 2009
«Noi siamo in
grado di affrontare il problema del ciclo
integrato dei rifiuti sul nostro territorio e
chiediamo di poterlo fare in piena autonomia.
Abbiamo già dimostrato di saperlo fare. La
ragione dell’atto autoritario del Governo è che
esso vuole significare al Paese che solo esso
può risolvere l'emergenza rifiuti in Campania.
La Provincia di Benevento chiede
il ritiro immediato dell'Ordinanza prima ancora
che sia pubblicato perché irricevibile in quanto
non degna di rapporti istituzionali di un Paese
democratico, ingiusta, ingiustificata ed
ingiustificabile: essa impedisce ai territori di
programmare il proprio futuro. Chiediamo,
inoltre, immediatamente un Tavolo di confronto
con il Governo: l'assessore regionale Walter
Ganapini ci ha assicurato circa una mediazione
istituzionale».
Queste le
dichiarazioni dell'assessore provinciale
all'ambiente Gianluca Aceto nel corso di una
Conferenza Stampa indetta per protestare contro
l'ultima Ordinanza del presidente del Consiglio
dei Ministri sul tema dei rifiuti.
L'Assessore Aceto
ha anche annunciato che rimarrà negli Uffici
della Rocca dei Rettori fino a quando non sarà
accolta la richiesta di convocazione di un nuovo
tavolo e di ritiro dell'ordinanza stessa. Con
lui saranno anche i rappresentanti del Comitato
Civico contro la discarica di Sant’Arcangelo
Trimonte.
Aceto ha così
illustrato la questione.
La Presidenza
del Consiglio dei Ministri, su indicazione del
Commissario Bertolaso, nei giorni scorsi ha
adottato un’Ordinanza che smentisce – secondo
Aceto - il processo avviato e mette in
discussione il lavoro svolto dalle Province, in
collaborazione con la struttura del Governo e
la Regione Campania, in materia
di gestione del ciclo dei rifiuti. Il contenuto
dell’Ordinanza è stato reso noto stamani 19
marzo, presso l’Assessorato all’Ambiente della
Regione Campania, dagli uomini del
Sottosegretariato.
Questi, in
verità, dovevano fornire, secondo gli accordi
raggiunti nei giorni scorsi, il quadro economico
e patrimoniale dei Consorzi di bonifica,
elemento imprescindibile - secondo Aceto - per
definire il complesso delle attività e delle
passività che ciascuna Provincia dovrà
affrontare. In tal modo si sarebbe segnata
un’altra fondamentale tappa – a detta
dell’assessore - nel percorso di
provincializzazione. Viceversa la riunione si è
aperta con la non prevista né annunciata
comunicazione della Ordinanza.
Alla lettura del
testo dell’ordinanza, la delegazione di
Benevento, su decisione dell’Assessore
provinciale all’ambiente Gianluca Aceto, che la
guidava, ha abbandonato il tavolo, considerando
la scelta del Governo inaudita e ingiustificata.
Tra le altre
cose, il provvedimento prevede il
commissariamento ad acta per lo svolgimento
delle attività che
la Provincia e
la Regione stanno proficuamente
realizzando da tempo – secondo Aceto. Come se
non bastasse, viene annullata la volontà della
Provincia di chiudere il ciclo dei rifiuti senza
ricorrere ad inceneritori né a nuove discariche,
ispirandosi progressivamente alla cosiddetta
strategia “rifiuti zero”.
Dall’Ordinanza
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a
parere dell’assessore sannita, ne consegue che:
-
è stata
rigettata l’impostazione della Provincia di
Benevento che aveva programmato una società a
capitale interamente pubblico: l’ordinanza
dice che le società dovranno essere miste.
-
Nell’ordinanza
si parla solo di gestione dei siti di
discarica: tutto il resto (ciclo integrato,
tariffa, trasporti ecc.), è escluso.
-
Addirittura si
dovrà procedere alla nomina di un “Commissario
ad acta” che avrà il compito di predisporre
l’atto costitutivo e lo statuto della nuova
società, oltre ad avviare le procedure per
individuare il socio privato.
La denuncia più
grave da fare contro l’Ordinanza, secondo Aceto,
è quella che concerne il trasporti dei rifiuti.
E' un tema questo, ha detto l'assessore, che è
economicamente e socialmente rilevante: «la
camorra non è preoccupata o dispiaciuta per un
provvedimento come quello del Governo», ha
proseguito Aceto. Infatti, a suo dire, se ogni
comune continuerà nella gestione frammentata
attuale, secondo procedure e metodiche
parcellarizzate e proprie, in particolare in
materia di competenze sui trasporti rifiuti, è
chiaro, ha concluso sul punto Aceto, che si apre
la strada a tutta una serie di problemi di
gestione dell'ordine pubblico e della
trasparenza degli atti amministrativi.
Altra
pesantissima conseguenza dell'Ordinanza
concerne, secondo l’assessore provinciale,
l'assunzione di tutto il personale che
attualmente “opera” nel ciclo. Si tratta, ha
spiegato Aceto, di circa 24 mila persone, quando
ne servirebbero solo 8 mila: «dovremmo, dunque
come Province, assorbirle tutte, fedina penale
compresa – ha detto polemicamente Aceto.
Salterebbe però anche la sostenibilità economica
dell'intero ciclo».
D'altra parte,
proprio sulle società di gestione del ciclo
rifiuti è previsto espressamente nell'Ordinanza
il Commissariamento ad acta delle Province, per
fare poi le cose che le Province con i loro
organi democraticamente eletti stanno già
facendo.
Si ricorda, ha
detto Aceto, che
la Provincia di Benevento può
vantare di essere in avanzata fase rispetto ai
tempi per la costituzione del sistema
provinciale: infatti, ha quasi ultimato
l’elaborazione del nuovo piano provinciale,
dello statuto della società e lo schema del
piano tecnico e industriale. Si è pertanto nelle
condizioni di rispettare la scadenza di marzo
per l’apertura del confronto pubblico. Ma ora
tutto questo viene rigettato dal Governo
centrale.
«Tutto ciò è
assurdo – ha dichiarato l’assessore Aceto: il
Governo commissaria il lavoro svolto durante
questi mesi dalle Province. Viene messa in
discussione la scelta di qualità della Provincia
di Benevento che ha programmato il piano per
uscire dal disastro economico e ambientale di
questi anni. Veniamo commissariati - ha
proseguito l’assessore provinciale - nel momento
in cui stiamo dando l’esempio concreto di come,
anche in Campania, si può fare programmazione,
innovazione e sviluppo su uno dei problemi più
urgenti e critici di questa regione. Quello di
stamani è un atto politico che arriva a ridosso
delle scadenze elettorali, con il chiaro intento
di svuotare le istituzioni e voler dimostrare
che solo il Governo sarebbe in grado di
risolvere l’emergenza rifiuti. Per questo
la Provincia di Benevento ha
abbandonato il tavolo e, in accordo con
l’Assessore regionale Walter Ganapini, chiede al
Governo di ritirare l’ordinanza e ripartire dal
punto in cui eravamo rimasti prima di questa
scellerata decisione governativa».
A fronte di tutto
ciò ancora non ci sono i 520 milioni di euro del
Governo per onorare l'impegno di bonificare le
discariche, nonostante gli accordi intercorsi.
Tutti i finanziamenti per le bonifiche, le isole
ecologiche sono bloccati e viviamo con l'incubo
dell'infrazione dell'Unione Europea.
Il problema,
inoltre, è che ciascuna Provincia poteva
regolarsi secondo le esigenze del proprio
territorio: il quadro territoriale e sociale in
Campania non è affatto omogeneo; pertanto si
presentavano ipotesi di soluzioni diverse per il
ciclo dei rifiuti a seconda delle esigenze
diverse.
Benevento ed il
Sannio – sostiene Aceto - non possono pagare per
situazioni territoriali campane che non sono
affatto uguali alle proprie. Peraltro, sul piano
più generale – ha proseguito Aceto – ci dicono
che i numeri su cui si sta lavorando oggi ci
dicono che l'inceneritore di Acerra è più
bastevole alle esigenze del territorio campano,
soprattutto perché noi intendiamo ridurre
drasticamente la materia prima da bruciare.
Noi vogliamo – ha
detto Aceto - un ciclo integrato senza
parcellizzazione; un ciclo a freddo senza
inceneritori, nessuna nuova discarica per
sperimentare la biostabilizzazione al fine anche
di evitare quanto più possibili conflitti con il
territorio nella ricerca di nuovi siti di
discarica.
«Ci sono
gravissime emergenze ancora irrisolte – ha detto
ancora Aceto - come le discariche di Toppa
Infuocata a Fragneto Monforte e Serre Pastore a
San Bartolomeo in Galdo, e nturalmente quella di
Sant'Arcangelo Trimonte. Abbiamo chiesto ed
ottenuto nei mesi scorsi l'autonomia di gestione
e cioè la provincializzazione anche per evitare
infiltrazioni camorristiche. Noi abbiamo
lavorato con il Sottosegretariato dei rifiuti e
con
la Regione Campania per essere
puntuali all'appuntamento del 31 marzo ed
avviare la provincializzazione delle gestioni
del ciclo. In un altro mese noi saremmo stati in
grado, come da accordi e come previsto, dopo la
consultazione con i soggetti preposti a chiudere
la discussione in Consiglio provinciale. Noi
volevamo una società interamente pubblica pur
coinvolgendo i soggetti pubblici e privati che
già operano sul territorio».
Comunicato Stampa
n. 605 del 19 marzo 2009
L'assessore della
Provincia di Benevento all'ambiente, Gianluca
Aceto, ha informato alle 18.00 il Prefetto
dott.ssa De Miro circa la netta contrarietà
dell’ente rispetto al contenuto dell’ultima
Ordinanza del presidente del Consiglio dei
Ministri sul tema della gestione rifiuti in
Campania, comunicata stamani ai rappresentanti
della Regione e delle Province ed oggetto di una
Conferenza Stampa nel pomeriggio alla Rocca dei
Rettori, sede della Provincia sannita.
Intanto, nella
stessa Rocca continua il presidio dello stesso
assessore e del Comitato di Sant’Arcangelo
Trimonte in attesa delle conclusioni di una
mediazione con il Governo e il Sottosegretariato
ai rifiuti annunciata dall’assessore regionale
Ganapini.
Comunicato Stampa
n. 606 del 19 marzo 2009
Alle 18.35 di
oggi l’assessore regionale campano Walter
Ganapini ha comunicato all'assessore della
Provincia di Benevento, Gianluca Aceto, il
successo della sua mediazione con il Governo
centrale in merito al contenuto dell’ultima
Ordinanza del presidente del Consiglio dei
Ministri sul tema della gestione rifiuti in
Campania. La mediazione era stata richiesta
dalle Province campane, ed in particolare dallo
stesso Aceto, perché il provvedimento
governativo era ritenuto inaccettabile in quanto
esautorava le Province di ogni residua
competenza in materia di gestione rifiuti.
Secondo l’assessore Ganapini, il Governo avrebbe
acconsentito di rivedere il testo del documento
e comunque di non pubblicarlo sulla Gazzetta
Ufficiale. Il Governo, inoltre, sempre secondo
Ganapini, avrebbe fissato un incontro sulla
questione per martedì prossimo 24 marzo.
L’assessore Aceto, preso atto con soddisfazione
dell’accoglimento della propria richiesta, ha
deciso di sospendere il presidio della Rocca dei
Rettori iniziato per protesta contro la stessa
ordinanza.
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