Provincia di Benevento
Comunicato Stampa
n. 638 del 28 marzo 2009
In relazione alle affermazioni attribuite dalla
Stampa all’on. Formichella e ad altri esponenti
del PDL sulla questione rifiuti, in particolare
per quanto concerne la contestata Ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri (OPCM) n.
3746, l’assessore all’ambiente della Provincia
di Benevento, dott. Gianluca Aceto, ha inteso
presentare le seguenti precisazioni - che si
prega voler pubblicare.
1.
La linea portata avanti dalla Provincia, tesa a
garantire l’autonomia territoriale del Sannio e
la possibilità di decidere le nostre peculiari
strategie, non è a tutela della Giunta o
dell’assessore, ma delle istituzioni locali e
del territorio. Il commissario ad acta, previsto
dall’OPCM, scelto comunque dal presidente della
Provincia, avrebbe reso superfluo ogni confronto
sulle scelte concrete, quelle a cui con tanta
enfasi ci richiamano gli apologeti
dell’apparenza, che, al solito, guardano al dito
e non alla luna;
2.
Dovrebbero essere innanzitutto i Consiglieri
provinciali, allora, a capire la valenza della
condotta dell’amministrazione Cimitile:
l’opposizione del sottoscritto alla OPCM
consentirà loro di potere partecipare alle
scelte concrete e alla programmazione vera, su
cui spesso insistono e della quale ancor più
sovente non sanno nulla. Ma forse sia i
consiglieri provinciali che i parlamentari del
PDL sono ormai convinti che la sola scelta che
vale è quella del capo, riducendo la democrazia,
anche negli organismi sovrani, all’ubbidienza
mansueta che è tipica delle pecore;
3.
Come già affermato e ripetuto, le Province
campane sono quasi tutte pronte a fare la
propria parte e
la Provincia di Benevento è più
avanti di tutte. Mi spiace per onorevoli e
consiglieri del PDL, ma in Italia c’è ancora chi
la pensa diversamente da loro e sa dimostrare di
essere più concreto e incisivo, senza per
questo precludere la discussione e la
partecipazione. Le inaugurazioni di facciata,
gli slogan e le chiacchiere (per usare le parole
degli esponenti PDL) sono monopolio di altri,
non della Provincia di Benevento;
4.
Nonostante la nota ufficiale di Bertolaso, cha
ha comunicato il “congelamento” dell’ordinanza,
gli apologeti dell’apparenza non vogliono
ammettere che si tratta di una sconfitta
politica del Governo e del capo supremo, la cui
firma è in calce all’ordinanza stessa. Hanno
commesso un grave errore ed ora devono porre
rimedio. Siccome però non ci fidiamo delle
chiacchiere, abbiamo provveduto a rafforzare il
ricorso già presentato nel 2008, che nel merito
ci sta dando ragione ed attualmente è approdato
in Corte costituzionale. Ricordo inoltre che un
analogo dietrofront il Governo l’aveva dovuto
fare a proposito della nomina degli esperti
provinciali all’interno della commissione di
Sant’Arcangelo. Forse è questo cha non va giù al
PDL, che una piccolissima Provincia abbia per
ben due volte sconfitto il governo sulla
questione dei rifiuti, e che attualmente essa
sia l’unico ente riconosciuto e credibile agli
occhi della popolazione di Sant’Arcangelo;
5.
L’on. Formichella e tutti i cittadini possono
leggere l’ordinanza n. 3746 e giudicare con
onestà intellettuale: sapranno sicuramente
valutare che si tratta di un’aberrazione
giuridica, di un testo pasticciato e privo di
ogni logica. Se gli apologeti dell’apparenza
fossero davvero interessati ad andare nel
merito, inoltre, potrebbero partire dalla linee
guida provinciali per il nuovo piano rifiuti
(luglio 2008), dalla convenzione con il CONAI
per la redazione del nuovo piano provinciale
(settembre 2008), prima e unica Provincia del
centro sud; dalla partenza dell’Osservatorio
provinciale in coordinamento con la piattaforma
regionale (ottobre 2008); dall’accordo con il
nucleo ambientale regionale della Guardia di
Finanza (dicembre 2008), incentrato proprio
sulla prevenzione e repressione degli illeciti
legati al ciclo dei rifiuti; dall’accordo con
la camera di commercio (febbraio 2009),
finalizzato alla riduzione degli imballaggi e
alla promozione di prodotti sfusi e spillati (da
questa collaborazione, caso sperimentale in
regione Campania e non solo, è scaturita
l’analisi congiunta e incrociata dei dati RSU e
rifiuti speciali, che ci sta dando fondamentali
indicazioni per il nuovo Piano provinciale e per
lo schema di piano tecnico e industriale);
6.
Stupisce che l’on. Formichella, parlamentare
della Repubblica, affermi testualmente che «La
nostra amministrazione regionale ha gestito il
settore dei rifiuti considerandola una
situazione emergenziale per circa 15 anni eppure
non è mai addivenuta alla risoluzione del
problema». Credendo alla sua buona fede, è
chiaro che si tratta di un errore di
valutazione: la confusione tra il regime
commissariale e i poteri ordinari, di cui la
regione e gli altri enti sono stati in effetti
deprivati, è probabilmente dovuta alla
coincidenza fisica dei presidenti di regione e
dei commissari (Rastrelli, Losco e infine
Bassolino). L’errore tuttavia è serio, perché
genera confusione sulle cause del disastro dei
rifiuti, cause da ascrivere esattamente al
regime commissariale e non alla Regione o agli
altri enti. Basti pensare che fino a due mesi fa
nella struttura amministrativa della Regione
Campania non esisteva nemmeno l’area rifiuti,
di cui in effetti non si occupava nessuno. Forse
un parlamentare dovrebbe essere più informato
quando avanza certe valutazioni;
7.
Siamo ancora in attesa della proposta di
modifica dell’ordinanza, così come il
sottosegretario Bertolaso si era impegnato fare,
insieme alla presentazione del quadro dei
rapporti attivi e passivi dei consorzi di
bacino, le cui attività, maestranze e beni
passeranno in capo alla provincia. L’on.
Formichella potrebbe aiutarci in questo,
sollecitando il sottosegretariato a fornire
finalmente i dati. Come mai gli uomini del
governo ancora non ci danno questi elementi
importanti, disattendendo il loro impegni e
ostacolando la nostra programmazione? Quali sono
i timori di tecnici, burocrati e politici
filogovernativi? Hanno paura che le istituzioni
democratiche campane possano venire fuori
dall’emergenza anche camminando con le proprie
gambe?;
8.
Nella prossima settimana dovremo modificare
l’ordinanza, avere il quadro dei consorzi,
presentare il cronoprogramma delle province. A
patto che Bertolaso e suoi, almeno una volta,
rispettino gli impegni. Su tutto questo sarà
relazionato alla commissione consiliare. Se poi
l’on. Formichella è realmente interessato,
possiamo discuterne anche pubblicamente.
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