30 marzo 2009
Provincia BN, Aceto sulle dichiarazioni di Formichella
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 638 del 28 marzo 2009

In relazione alle affermazioni attribuite dalla Stampa all’on. Formichella e ad altri esponenti del PDL sulla questione rifiuti, in particolare per quanto concerne la contestata Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (OPCM) n. 3746, l’assessore all’ambiente della Provincia di Benevento, dott. Gianluca Aceto, ha inteso presentare le seguenti precisazioni - che si prega voler pubblicare.

1.     La linea portata avanti dalla Provincia, tesa a garantire l’autonomia territoriale del Sannio e la possibilità di decidere le nostre peculiari strategie, non è a tutela della Giunta o dell’assessore, ma delle istituzioni locali e del territorio. Il commissario ad acta, previsto dall’OPCM, scelto comunque dal presidente della Provincia, avrebbe reso superfluo ogni confronto sulle scelte concrete, quelle a cui con tanta enfasi ci richiamano gli apologeti dell’apparenza, che, al solito, guardano al dito e non alla luna;

2.     Dovrebbero essere innanzitutto i Consiglieri provinciali, allora, a capire la valenza della condotta dell’amministrazione Cimitile: l’opposizione del sottoscritto alla OPCM consentirà loro di potere partecipare alle scelte concrete e alla programmazione vera, su cui spesso insistono e della quale ancor più sovente non sanno nulla. Ma forse sia i consiglieri provinciali che i parlamentari del PDL sono ormai convinti che la sola scelta che vale è quella del capo, riducendo la democrazia, anche negli organismi sovrani, all’ubbidienza mansueta che è tipica delle pecore;

3.     Come già affermato e ripetuto, le Province campane sono quasi tutte pronte a fare la propria parte e la Provincia di Benevento è più avanti di tutte. Mi spiace per onorevoli e consiglieri del PDL, ma in Italia c’è ancora chi la pensa diversamente da loro e sa dimostrare di essere  più concreto e incisivo, senza per questo precludere la discussione e la partecipazione. Le inaugurazioni di facciata, gli slogan e le chiacchiere (per usare le parole degli esponenti PDL) sono monopolio di altri, non della Provincia di Benevento;

4.     Nonostante la nota ufficiale di Bertolaso, cha ha comunicato il “congelamento” dell’ordinanza, gli apologeti dell’apparenza non vogliono ammettere che si tratta di una sconfitta politica del Governo e del capo supremo, la cui firma è in calce all’ordinanza stessa. Hanno commesso un grave errore ed ora devono porre rimedio. Siccome però non ci fidiamo delle chiacchiere, abbiamo provveduto a rafforzare il ricorso già presentato nel 2008, che nel merito ci sta dando ragione ed attualmente è approdato in Corte costituzionale. Ricordo inoltre che un analogo dietrofront il Governo l’aveva dovuto fare a proposito della nomina degli esperti provinciali all’interno della commissione di Sant’Arcangelo. Forse è questo cha non va giù al PDL, che una piccolissima Provincia abbia per ben due volte sconfitto il governo sulla questione dei rifiuti, e che attualmente essa sia l’unico ente riconosciuto e credibile agli occhi della popolazione di Sant’Arcangelo;

5.     L’on. Formichella e tutti i cittadini possono leggere l’ordinanza n. 3746 e giudicare con onestà intellettuale: sapranno sicuramente valutare che si tratta di un’aberrazione giuridica, di un testo pasticciato e privo di ogni logica. Se gli apologeti dell’apparenza fossero davvero interessati ad andare nel merito, inoltre, potrebbero partire dalla linee guida provinciali per il nuovo piano rifiuti (luglio 2008), dalla convenzione con il CONAI per la redazione del nuovo piano provinciale (settembre 2008), prima e unica Provincia del centro sud; dalla partenza dell’Osservatorio provinciale in coordinamento con la piattaforma regionale (ottobre 2008); dall’accordo con il nucleo ambientale regionale della Guardia di Finanza (dicembre 2008), incentrato proprio sulla prevenzione e repressione degli illeciti legati al ciclo dei rifiuti;  dall’accordo con la camera di commercio (febbraio 2009), finalizzato alla riduzione degli imballaggi e alla promozione di prodotti sfusi e spillati (da questa collaborazione, caso sperimentale in regione Campania e non solo, è scaturita l’analisi congiunta e incrociata dei dati RSU e rifiuti speciali, che ci sta dando fondamentali indicazioni per il nuovo Piano provinciale e per lo schema di piano tecnico e industriale);

6.     Stupisce che l’on. Formichella, parlamentare della Repubblica, affermi testualmente che «La nostra amministrazione regionale ha gestito il settore dei rifiuti considerandola una situazione emergenziale per circa 15 anni eppure non è mai addivenuta alla risoluzione del problema». Credendo alla sua buona fede, è chiaro che si tratta di un errore di valutazione: la confusione tra il regime commissariale e i poteri ordinari, di cui la regione e gli altri enti sono stati in effetti deprivati, è probabilmente dovuta alla coincidenza fisica dei presidenti di regione e dei commissari (Rastrelli, Losco e infine Bassolino). L’errore tuttavia è serio, perché genera confusione sulle cause del disastro dei rifiuti, cause da ascrivere esattamente al regime commissariale e non alla Regione o agli altri enti. Basti pensare che fino a due mesi fa nella struttura amministrativa della Regione Campania non esisteva nemmeno l’area  rifiuti, di cui in effetti non si occupava nessuno. Forse un parlamentare dovrebbe essere più informato quando avanza certe valutazioni;

7.     Siamo ancora in attesa della proposta di modifica dell’ordinanza, così come il sottosegretario Bertolaso si era impegnato fare, insieme alla presentazione del quadro dei rapporti attivi e passivi dei consorzi di bacino, le cui attività, maestranze e beni passeranno in capo alla provincia. L’on. Formichella potrebbe aiutarci in questo, sollecitando il sottosegretariato a fornire finalmente i dati. Come mai gli uomini del governo ancora non ci danno questi elementi importanti, disattendendo il loro impegni e ostacolando la nostra programmazione? Quali sono i timori di tecnici, burocrati e politici filogovernativi? Hanno paura che le istituzioni democratiche campane possano venire fuori dall’emergenza anche camminando con le proprie gambe?;

8.     Nella prossima settimana dovremo modificare l’ordinanza, avere il quadro dei consorzi, presentare il cronoprogramma delle province. A patto che Bertolaso e suoi, almeno una volta, rispettino gli impegni. Su tutto questo sarà relazionato alla commissione consiliare. Se poi l’on. Formichella è realmente interessato, possiamo discuterne anche pubblicamente.

»

 
 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it