7 maggio 2009

L’Alberghiero di Benevento reagisce alle accuse

da Il Quaderno.it

 

 

 

 

 

 

COME TU M'INSEGNI

di Stefania Rimini
del 19.04.09


A scuola bisogna far quadrare i conti e non è un’operazione semplice. Quest’anno la cifra che le scuole possono iscrivere in bilancio per il funzionamento, dalle fotocopie alla cancelleria, dalla bolletta del telefono alla carta igienica, è pari a zero euro, perché il Ministero non ha ancora comunicato gli importi. Per risparmiare 280 milioni di...

 

 

 

I docenti dell’Alberghiero di Benevento: reagiremo contro l’accusa della trasmissione Report in ogni sede

 

(Il Quaderno) - Il Collegio dei docenti dell’Istituto Alberghiero di Benevento reagisce compatto contro quanto trasmesso da Raitre, nel programma Report di Milena Gabbanelli, sulle modalità di gestione della scuola. In una nota appena diffusa, ma datata 24 aprile 2009, e inviata al Ministero dell’Istruzione, all’Ufficio Scolastico Regionale e a quello Provinciale, nonché alla stessa Gabbanelli, il Collegio dice che “tutti i docenti” dell’Alberghiero “respingono l’anonima accusa ed esprimono la propria disapprovazione e amarezza per quanto dichiarato nella trasmissione televisiva” I 59 docenti, sul totale di 187, che hanno sottoscritto la nota del Collegio, in più, si riservano tutte le azioni a tutela della propria immagine e di quella della scuola”.

 

Report, il 19 aprile scorso si è occupata della gestione delle “Streghe” all’interno di un’inchiesta sugli sprechi nella scuola italiana. Per Report l’istituto di Via S. Colomba riesce a ottenere 3-400.000 euro l’anno di finanziamenti per corsi di sostegno agli studenti svantaggiati che, in realtà, servirebbero soprattutto a pagare notevoli compensi a chi viene chiamato a insegnarvi.

 

La modalità sarebbe la seguente, come ha dichiarato alle telecamere un docente rimasto anonimo e cui è stata modificata anche la voce per evitare il riconoscimento. Due o tre studenti delle classi (i più svantaggiati) quarte verrebbero convinti a iscriversi a questi corsi, composti da dai 15 a 20 alunni, con la promessa d’ottenere in cambio la promozione a fine anno. Con questa dotazione poi si organizza un corso di sostegno finanziato anche per 110.000euro ognuno. A insegnarvi, Report ha anche detto che la dirigente chiamerebbe suoi stretti conoscenti.

 

La trasmissione di Reitre ha pure censurato la continua organizzazione da parte dell’Ipsar “Le Streghe” di cene, pranzi, banchetti nella scuola, anche facendo lavorare i ragazzi fino all’una di notte. Un’amica della dirigente, sempre secondo quando trasmesso da Raitre, avrebbe festeggiato nella scuola di Via S. Colomba anche le proprie nozze d’oro!

 

Secondo l’insegnante che ha denunciato, poi, l’Istituto non rilascerebbe scontrini per quanto speso al committente, ma solo delle ricevute. Un uso quasi da ristorante della scuola che verrebbe frequentata spesso in tal modo, anche da autorità locali, associazioni professionali e culturali.

 

Report è andata a chiederne conto anche alla dirigente della scuola Maria Pia Cavalluzzo e al dirigente regionale scolastico della Campania Alberto Bottino. La prima, dopo non aver accettato un’intervista richeista nei giorni precedenti dal giornalista, raggiunta dalle telecamere a scuola, ha glissato dicendo di non poter entrare nel merito delle questioni postegli da Report. Ha detto solo che “la calunnia è un venticello” e di essere “solo una povera dirigente”.

 

Bottino, a sua volta, ha minimizzato, ammettendo che, sì, forse si è un po’ ecceduto con quelle manifestazioni, ma nulla più, perché i dirigenti scolastici hanno tante preoccupazioni e responsabilità e possono commettere degli errori.

 

Quindi la riunione del Collegio del 24 aprile e la nota di pochi minuti fa in cui si legge che “I docenti dell’Ipsar da sempre si impegnano al massimo per migliorare la preparazione culturale e professionale degli alunni che partecipano alle manifestazioni in quanto parte integrante del percorso curricolare degli studi e che sono svolte prevalentemente in orario scolastico.

 

In altri sporadici casi, quando la loro partecipazione si renda tuttavia necessaria, essa è prestata, in ogni caso, a titolo volontario. Le attività che li coinvolgono in prima persona (cd. manifestazioni esterne) costituiscono per loro occasioni utili per mettere alla prova le proprie capacità e accrescerne le competenze professionali, e rappresentano momento di fattivo raccordo tra scuola e mondo del lavoro, in sintonia con l’indirizzo professionalizzante dell’Istituto e con le richieste delle aziende, che chiedono l’annullamento di ogni distanza tra scuola e mondo del lavoro.

 

Per questo motivo, e contrariamente a quanto accade a studenti di altre tipologie di istituti, essi riescono, al termine del loro percorso formativo, ad inserirsi molto presto, e proficuamente, nel mercato del lavoro. Il compenso ricevuto dalla scuola per le manifestazioni rappresenta una forma di autofinanziamento, consentito dalla normativa sull’autonomia scolastica. Esso è inserito nel bilancio della scuola, approvato dal Consiglio d’Istituto, e ritorna comunque agli studenti sotto forma di fondi destinati ad integrare le quote per i viaggi di istruzione e le attività di stage al di fuori della nostra provincia.

 

Del resto, i successi ottenuti dai nostri ragazzi e la loro alta professionalità sono certificati da borse di studio, vittorie in concorsi regionali e nazionali, e quotidiane manifestazioni di stima che pervengono non solo dal territorio, ma anche dal Parlamento Europeo. La scuola da sempre collabora con la Camera di Commercio, la Provincia, ed il Comune (di Benevento, NDR) nell’ambito di eventi volti alla divulgazione di tradizioni culinarie e prodotti tipici del nostro territorio.

 

Si ribadisce, infine, che mai si sono tenuti corsi cosiddetti Fantasma: l’Ofis (l’obbligo formativo, NDR), cui gli alunni hanno effettivamente partecipato si è concluso con il recupero alla frequenza scolastica di molti di loro. Pertanto, i sottoscritti docenti respingono fermamente le accuse e si riservano tutte le azioni a tutela della propria immagine e di quella della scuola”.

 

 

 

 


     

 Valle Telesina


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