Ieri l’incontro con la
stampa. Al tavolo De Girolamo,
Izzo, Colasanto per dare
delucidazioni agli elettori
Intesa PdL - Udeur: «Sì alla
candidatura di Mastella e
all’alleanza. Cimitile e il Pd
rappresentano il mastellismo»
di Teresa Lombardo
Antonio Barbieri è fuori.
Espulso dal PdL. In arrivo
potrebbero esserci altri
provvedimenti. Amarezza,
delusione e rabbia per “l’uomo
che coordinava la campagna
elettorale fino a pochi giorni
fa, l’uomo che aveva deciso di
fare querela in Procura, che
accusava il centrosinistra di
usare i soldi dei cittadini.
Ma la coerenza dov’è?
Che l’amicizia in politica non
esiste, lo sappiamo ma la
coerenza è necessaria”. Nunzia
De Girolamo redarguisce non
solo a parole ma con atti ed
azioni chi ha tradito, chi ha
voltato le spalle al partito
“non avendo rispetto per gli
elettori, per i non eletti che
si sono sacrificati e non per
avere in cambio poltrone”. Con
il commissario provinciale di
Forza Italia e deputato Nunzia
De Girolamo, il sen. Cosimo
Izzo, il deputato regionale di
Fi Luca Colasanto. Assente il
parlamentare Nicola
Formichella impegnato in
Libia.
Un incontro con la stampa
affollato per fare chiarezza,
per mettere i puntini sulle
‘i’ rispetto ad una vicenda
interna “che è insegnamento.
Non sempre gli eletti sono
espressione degli elettori.
Staremo più attenti”. “Ho
notificato – continua De
Girolamo - al coordinatore
regionale e nazionale, ai
sensi dell’art. 55 e 56 dello
Statuto di Forza Italia,
l’espulsione di Barbieri. Non
commento la scelta. Si
commenta da sé. Credo che
saranno presi analoghi
provvedimenti per chi avrà lo
stesso comportamento. Auspico
che Rubano e Bettini restino
all’opposizione e mi auguro
che abbiano rispetto per gli
elettori e per i non eletti.
Che prevalga il buon senso.
Per quanto riguarda la vicenda
Bettini che si è autosospeso –
e che ha almeno avuto dignità
– ho incontrato il vice
sindaco di Morcone Andrea De
Ciampis che sarà il nuovo
coordinatore locale di Fi. Ora
attendo di avere un confronto
anche con il coordinatore di
Cusano per fare il punto e
proseguire il percorso di
radicamento sul territorio”.
De Girolamo attacca: “Certi
personaggi facevano accordi
davanti ai caminetti, nei
salotti... quando però c’è la
chiarezza l’accordo non va
bene. Io contesto l’ipocrisia
politica”. Una vicenda sulla
quale si esprime, e non poteva
essere altrimenti, anche il
capogruppo alla Provincia
Cosimo Izzo ‘collega e amico’
di Barbieri suo stretto
collaboratore anche durante la
campagna elettorale. Poche
parole che si sintetizzano
così: “Delusione e amarezza.
C’è amarezza per la scelta di
Barbieri, Rubano, Bettini.
Rispetto la scelta di libertà
però i consiglieri sono
entrambi stati eletti col PdL
beneficiando del favor del
simbolo. Abbiamo combattuto
per mandare a casa questa
sommatoria del centrosinistra
e quando potevamo accelerare
sono venuti meno proprio
loro”.
“Poltronismo?”. Izzo non si
esprime. Più duro. Senza peli
sulla lingua il vice
presidente del Gruppo
regionale di Forza Italia Luca
Colasanto. Senza indorare la
pillola lancia la sferzata al
vetriolo. Ma nelle sue parole
anche un messaggio che
dovrebbe essere il leit motiv
dei rapporti interpersonali.
“E’ necessario tagliare i
rami. Fare pulizia. Non si
tradisce. Bisogna essere seri
e leali. E a pensare che sotto
sotto già stavano sabotando il
partito che rappresentavano”.
Colasanto esprime rabbia: “Non
posso pensare al sacrificio
soprattutto dei giovani che si
sono spesi in questa campagna
elettorale e poi c’è gente che
si è messa a remare contro.
Questa la considero una
parentesi. Tanto saranno gli
elettori a fare piazza
pulita”. E ancora: “Forza
Italia prima e il PdL adesso
ha un obiettivo: arrivare al
65% e questo lo si può fare
attirando persone che hanno
gli stessi valori. E qui ci
sono. Il PdL è un soggetto
politico serio, non è e non
deve essere un’accozzaglia di
affaristi che va in crisi
quando gli manca il potere. Ho
notizie che mesi fa già erano
in atto trattative. Si stava
cercando un posto per sé e gli
amici. Questa gente non ci
serve”. Chiari i messaggi.
Chiare le azioni. Chiara la
linea politica targata PdL –
Mastella: “Sì alla candidatura
di Mastella alle Europee. E sì
anche all’alleanza”.
Un messaggio in antitesi
rispetto alla linea
viespoliana. “Il PdL -
continua De Girolamo - nasce
guardando al Partito europeo.
Siamo verso il bipolarismo e
il bipartitismo. Si è parlato
di Mastella e del mastellismo:
sono la prima a dire di no al
mastellismo ma io rispetto
quell’elettorato di moderati.
Dare a tutti del mastellismo
sembra eccessivo. Grande
apertura a loro, grande
apertura al dialogo. E’
Cimitile e il Pd piuttosto che
hanno dimostrato di aver
ereditato il mastellismo. Lo
stimavo molto ma è un pessimo
esempio di politico. Abbiamo
assistito al ribaltone. Il
fatto che abbia deciso di
revocare gli assessori
anzitempo mi fa pensare che
c’erano già dei pregressi.
Oggi non ha la maggioranza che
il territorio ha scelto.
Pertanto se deciderà di
restare in sella faremo
un’opposizione durissima”.
Sulla stessa lunghezza d’onda
il capogruppo alla Provincia
Izzo: “L’obiettivo è di
abbattere questa maggioranza
che tale non è. Questa è una
crisi straordinaria nata
nell’arco del sabato e della
domenica. Prima ancora che
Mastella incontrasse gli
amministratori, Cimitile aveva
già revocato gli assessori.
C’è stato un atto di
scorrettezza. Ha ragione
Viespoli quando dice che è
vergognoso il tour di Cimitile.
Avrebbe dovuto rassegnare le
dimissioni e quanto meno
presentarsi in Consiglio dal
momento che ha perso almeno il
16% del consenso. Abbiamo
sempre sostenuto che era una
sommatoria e dopo otto mesi i
fatti ci hanno dato ragione.
La gente ha bisogno di avere
certezze. Oggi la Giunta 2 di
Cimitile non è espressione del
territorio. Faremo un’azione
congiunta per portare avanti
la nostra battaglia. Lunedì
chiederemo la convocazione del
Consiglio sul tema crisi alla
Provincia”.
Stilettate al presidente della
Rocca giungono anche dal
consigliere regionale Luca
Colasanto: “Ha dimostrato
anche lui di essere un
affarista volendo mantenere in
piedi a tutti i costi una
giunta che ha con sé un ex
deputato di Forza Italia. Ma
come si fa? Tutto questo è
vergognoso”. All’incontro con
la stampa non poteva mancare
il riferimento alla vicenda
Erminia Mazzoni che ha detto
addio all’Udc. Sull’argomento
Izzo risponde: “Avendo avuto
modo di sentirmi con Mazzoni
la sua scelta era già
nell’area. E’ nella direzione
di un convincimento che il PdL
sia più capace di interpretare
i bisogni della gente. Spero
che continui a fare il
consigliere provinciale”.
In soldoni De Girolamo, Izzo,
Colasanto, il PdL invocano
alla chiarezza, alla dignità,
alla serietà, all’impegno. Il
messaggio finale è: “Cara
Nunzia, braccia aperte ma
attenzione ad imbarcare i
voltagabbana perché se hanno
tradito prima, tradiranno
poi”. Così Luca Colasanto. |