Abuso sui minori, formazione incompleta per gli
operatori del distretto di Telese Terme.
L’assessore alle Politiche sociali del Comune di
Amorosi: la qualità del servizio ne risente...
Un
progetto di formazione del personale operante
nel campo del maltrattamento e abuso sui minori
lasciato a metà. Inspiegabilmente.
Il
corso di aggiornamento è quello messo in piedi
dall’Ambito B3 di cui è capofila il Comune di
Cerreto Sannita, ed era diretto al personale
operante nel settore sia dell’Ambito B3, sia
dell’Asl. Tra gli obiettivi della formazione:
approfondimento del processo di intervento con
attenzione alle fasi di rilevazione e
protezione; integrazione tra operatori e
organizzazione nei processi di tutela;
Sono i dipendenti dell’Asl Bn 1 ad averlo
seguito solo nella prima parte. Il corso è nato
dalla stipula di un protocollo d’intesa
sottoscritto da Ambito B3 e dall’Istituto
“Giuseppe Toniolo” – ente fondatore
dell’università Cattolica del Sacro Cuore. La
finalità, per i fruitori, era quella di ricevere
maggiori elementi per meglio individuare i casi
di abuso sul territorio. Il progetto, ci informa
l’assessore alle Politiche sociali del Comune di
Amorosi, Antonio Broccoli, si articolava in due
fasi. Alla prima hanno partecipato gli operatori
(assistenti sociali e psicologi) dell’Asl del
distretto di Montesachio, Benevento, Telese.
Alla seconda fase, di ordine più pratico,
Montesarchio (che ha quatto comuni nell’Ambito)
ha autorizzato i propri dipendenti ad accedere
al corso, Telese che ha sedici Comuni
nell’Ambito, non ha sottoscritto l’adesione.
Risultato – commenta Antonio Broccoli -: gli
operatori del distretto di Telese Terme non si
formano, non si aggiornano nonostante i nostri
sforzi, compreso quello del presidente del
coordinamento di piano. Sforzi che sono stati
anche di tipo economico”.
Data la sicura valenza scientifica del progetto,
Broccoli non ha problemi a riconoscere una
derivante ricaduta, non certo positiva, sulla
qualità del servizio offerto. L’assessore alle
Politiche Sociali del Comune di Amorosi, non
comprende il perché di una scelta che
indubbiamente avrebbe portato benefici enormi su
di un’attività complessa e soggetta anche
all’introduzione di nuovi modello di approccio
alla questione. Naturalmente ci piacerebbe
conoscere le motivazioni che hanno indotto l’Asl
a soprassedere sul completamento del corso per i
propri operatori.
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