26 luglio 2009
BN Rete Sociale: richiesta di chiarimenti
segnalazione di Serena Romano

 

 

 

ASSOCIAZIONE DI FAMILIARI E AMICI DEI SOFFERENTI  PSICHICI

“La rete sociale”

  

I vertici della Asl e del Dipartimento di Salute Mentale di Benevento incontreranno martedì prossimo 28 luglio l’Associazione di familiari e amici dei sofferenti psichici “La Rete Sociale” per dare seguito alla richiesta di chiarimento fatta dalla stessa Associazione in merito alla sconvolgente notizia riportata dalla stampa un paio di settimane fa: e cioè, che  il reparto psichiatrico di diagnosi e cura situato nell’ospedale Rummo di Benevento, sarebbe diventato sede di estorsioni per un gruppo criminale.

 

Come si legge, infatti, in una nota del procuratore aggiunto della DDA di Napoli, l’ “estorsione, aggravata dal metodo mafioso” sarebbe avvenuta con un sistema “emblematico” per “agganciare le vittime”: cioè nel reparto psichiatrico del Rummo dove Saverio Sparandeo “elemento apicale dell’omonimo clan” è stato ricoverato per oltre 2 mesi.

 

La gravità di questa notizia, dunque, è tale che l’Associazione – a tutela degli ammalati psichici cui è destinato il reparto di emergenza del Rummo - ha chiesto un chiarimento ai vertici sanitari sollevando pubblicamente 5 interrogativi:

 

1) Chi e perché ha consentito l’accoglimento di Saverio Sparandeo nel SPDC?

2) Chi gli ha consentito di rimanere per oltre 2 mesi in un reparto dove normalmente il ricovero non supera qualche settimana?

3) E’ vero che, pur scarseggiando i posti letto, gli sarebbe stata concessa una camera singola?

4) Quali effetti sulle cure ai degenti ha avuto il clima di intimidazione inevitabilmente creatosi?

5) E soprattutto, visto che il vero pericolo sono i criminali e non i malati, perché non aprire le porte di ferro - che ingiustamente isolano dal mondo i sofferenti del reparto psichiatrico - agli unici veri interessati: cioè agli ammalati, ai loro amici e familiari?

 

A seguito di questa richiesta di chiarimento, dunque, il direttore generale della Asl Bruno De Stefano incontrerà martedì alle 11,30, alla presenza del responsabile del Dipartimento di Salute Mentale Lucio Luciano, i responsabili della “Rete Sociale”. Nell’incontro, ovviamente, sarà anche affrontato il problema delle procedure amministrative da adottare per sventare lo spostamento del reparto psichiatrico dal Rummo a Sant’Agata dei Goti:  argomento rispetto al quale De Stefano – pur dichiarandosi concorde con la posizione assunta dall’Associazione – ha espresso perplessità sugli aspetti formali.

 

Perplessità in parte già allo studio di alcuni membri del nuovo consiglio direttivo dell’Associazione, eletto dall’assemblea dei soci tenutasi pochi giorni fa. Proprio per affrontare meglio le problematiche che investono il delicato settore della salute mentale, infatti, gli iscritti alla “Rete Sociale” – il cui numero è aumentato di 10 volte negli ultimi 2 mesi – hanno deciso di allargare anche il numero di componenti del Consiglio direttivo che oggi risulta composto, oltre che dall’ex presidente per oltre un decennio Liano Boffa, dal manager Nicola La Peccerella, dalla giornalista Serena Romano, dall’avvocato Maria Teresa Vallefuoco presidente provinciale dei “Giuristi democratici”, dall’avvocato Luca Coletta esperto di Diritto Amministrativo, dall’ingegnere Renzo Vittur ex amministratore delegato Ge.se.sa e dall’architetto Giuseppe Polvere.            

 

 


     

 Valle Telesina


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