19  febbraio 2009
Mastella nel PDL, c’è chi dice no: gli elettori
fonte: giornalettismo.com

 

 

 

15:30 del 18 febbraio 2009

fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/18930/il-popolo-delle-liberta-che-non-vuole-mastella/

Critiche all’accordo raggiunto con il leader dei Popolari Udeur giungono dai liberali del Popolo delle Libertà, dalla destra di An, dagli alleati della Lega.

 

Solo i democristiani sono soddisfatti. Intanto sul guestbook del sito di Forza Italia non si vedono più messaggi polemici.

 

AMORE E ODIO

 

Sembra passata un eternità, ma sono trascorsi “solo” poco più di dieci anni. Clemente Mastella aveva appena fondato con Cossiga l’Udr e  di lì a poco si sarebbe consumato il passaggio nel centrosinistra allora guidato dal Presidente del Consiglio Prodi. Era il settembre ‘98 ed elargiva parole di fuoco per Fini e Berlusconi.

 

Diceva del Cavaliere il re di Ceppaloni: “Si droga, come sempre ha fatto, con i sondaggi, salvo poi rischiare la depressione quando finisce il loro effetto“, e lamentava il pessimo trattamento ricevuto dall’attuale Presidente della Camera alla Festa di Telese: “Gianfranco Fini e’ venuto alla Festa di Telese, ma ci ha trattato a male parole“. Si tratta di distanze protrattesi fino a pochi mesi fa. All’aborto della trattativa Udeur-Pdl condotta dopo la caduta del governo Prodi di un anno fa Berlusconi parlava di un matrimonio impossibile con l’ex Ministro della Giustizia: “Non c’ è sintonia tra l’ immagine rappresentata da un certo modo di far politica e quello che è il sentimento del Popolo della libertà“, sentenziava il Cavaliere.

 

L’ultimo riavvicinamento non fruttava nessun accordo. Ma l’amore è scoppiato di nuovo in questi giorni con l’annuncio dalla candidatura di Mastella nelle liste del Popolo della Libertà alle Elezioni Europee del prossimo giugno. La notizia è stata accolta con favore, o almeno con un silenzio-assenso dai leader del Pdl, in particolare dai democristiani come Rotondi che gradirebbero una impronta quanto più cattolica possibile al partito unico del centrodestra prossimo alla nascita, ma con polemiche da parte di gran parte dell’elettorato, che, in fin dei conti, non fa altro che ripetere oggi le critiche mosse a Mastella per un decennio dagli stessi loro leader che oggi lo accolgono a braccia aperte.

 

NUOVA DC CLIENTELARE

 

ono innanzitutto critici i rappresentanti dell’area liberale del Pdl, ben rappresentata dalla piattaforma Tocqueville, La Città dei Liberi, uno dei più grandi e autorevoli think thank italiani. “Mastella ritorna, infatti sono sempre i migliori quelli che se ne vanno” è il titolo dell’ultimo post di The Mote in God’s Eye, dove si legge: “Chiamarlo PdL comincia a sembrare una triste ironia. Il sottoscritto non è un fan dei ludi elettorali ad ogni costo, ma forse potrebbe tornare utile un meccanismo di selezione delle élites migliore della cooptazione a sfondo tribale“.

 

Ancor più duro Il Fazioso Liberale, che titola “Ci mancava pure Clemente” e parla di scivolamento verso la politica della Prima Repubblica, la peggiore: “Mastella rappresenta nell’immaginario collettivo la peggior politica, quella della casta, dei favori, delle raccomandazioni, degli inciuci, dei voltagabbana. Insomma in Campania probabilmente consentirà di aumentare il bottino del Pdl (che andrà oltre il 40% delle politiche) e di conquistare qualche provincia e comune ma come immagine a livello nazionale il Pdl sembra voler conquistare definitivamente lo scettro di nuova Dc pronta a mettere da parte il rinnovamento per i voti figli del clientelismo“. Anche la destra del Pdl non lo vuole.

 

Mastella si candiderà alle europee nel Pdl… io non lo voglio” titola il blog Merseyside Times, dove, a scanso di equivoci, campeggiano in bella mostra il simbolo di An e quello della Fiamma Msi. Qui l’area di riferimento è diversa, ma le impressioni sul nuovo acquisto berlusconiano sembrano essere le stesse: “Inquisito, corrotto e sopratutto voltagabbana: questo è il suo secondo passaggio da uno schieramento all’altro e da italiano di destra sono stufo di persone al potere senza ideali ma con tanta fame di poltrona e di potere! Ha fatto cadere il governo Prodi, ma non per questo mi sento in debito con lui, e voglio sperare che nemmeno lui si senta tutt’ora in debito con qualcuno… chi ha orecchie per intendere intenda…“, si legge nell’ultimo post.

 

 

FACEBOOK SENZA PIETA’

 

E non potevano mancare i messaggi lasciati nelle bacheche di Facebook. La candidatura di Mastella non solo è riuscita a far nascere in pochi giorni decine di gruppi di elettori del Pdl scontenti o anche indignati, ma è riuscita anche a far postare di nuovo messaggi su bacheche antimastelliane deserte da settimane o mesi. E’ il caso del gruppoMai più Mastella!!!!!!“, dove qualcuno scrive: “E’ incredibile come non ci si riesca a liberare di certi personaggi veramente squallidi!“. Espressioni irripetibili si sprecano in tutti i gruppi dedicati alla vicenda di questi giorni e a quelli antimastelliani di vecchia data ora rianimatisi. Le parole pesanti e le offese irripetibili si sprecano a destra e a manca.

 

Colpisce più di ogni altra cosa l’avvertimento di molti elettori del Pdl, che potrebbero orientarsi altrove, magari verso gli alleati della Lega. Sul social network è categorico l’elettore Tullio Iaria: “A ’sto giro strappo la tessera e faccio campagna elettorale per la Lega“. “Se lo riesumano, giuro che non voto più PDL !!!” minaccia Tony Salmaso sulla bacheca di “Non vogliamo Mastella nel Popolo della Libertà“, il gruppo più numeroso nato in queste ore, mentre non usa mezzi termini Salvatore Picciolo sulla bacheca di “No Mastella“: “Lo odio, se Berlusconi lo prende non voterò più Berlusconi…“. Sulla stessa linea Antonluca Cuoco pochi minuti prima aveva scritto: “Mastella vergogna infinita! non esiste votar PDL così!!!“. Anche Marco Minotti l’aveva detto: “io non voto più pdl se lo candidano!!“.

 

 

ASSE LEGA-AN

 

Qualche leghista addirittura propone di farne un caso di credibilità nazionale e sollecita i parlamentari padani ad intervenire. Scrive Rosanna Bonura: “Io proporrei di scrivere una lettera a La Padania per sollecitare un dibattito in seno al loro gruppo parlamantare. Non perché ci preoccupiamo di ciò che succede in casa d’altri, ma semplicemente perché uno come Mastella al Parlamento Europeo, con tutto che gli italiani sono già legittimamente discreditati all’estero, è un problema di tutti“.

 

Anche l’utente Lando Leganordtoscana è preoccupato: “Sono leghista e ritengo che sia un grosso sbaglio dare a quest’omuncolo la possibilità di tornare nella schiera del centro-destra. Esso rappresenta un’Italia che non ci piace fatta di approfittatori, di opportunisti, di viscidi e inconcludenti parassiti. Chi ha consegnato l’ indulto nelle mani del governo Prodi?! E noi dovremmo accettare di stare dalla parte dello stesso schieramento?! Sicuramente la Lega Nord non ne sarà felice…per usare un eufemismo!!“. Ci si mettono pure gli elettori di Alleanza Nazionale a lanciare l’allarme: “che schifo.. dopo il radicale capezzone dopo lamberto dini ecco mastella.. è un’indecenza e noi che da anni lottiamo sul territorio..  prima nel fronte poi in ag… mi mancherà An“, scrive Luca Pedretti. Subito dopo gli risponde ancor più deluso Giovanni Salamone: “Io vorrei che alleanza nazionale uscisse dal popolo delle libertà, pensate un po’…“.

 

 

IL MISTERO DEI MESSAGGI

 

Il dispiacere di una fetta nutrita dell’elettorato pidiellino era palpabile subito dopo l’annuncio dell’accordo. I messaggi di protesta venivano inviati al sito di Forza Italia. Anche la stampa ne aveva parlato. Oggi, invece, sullo stesso guestbook, si leggono solo parole di solidarietà per Mastella e di apprezzamento per l’operazione. Miracoli del filtraggio? Probabile, visto che in serata il muro non sarà aggiornato: “Spazio azzurro ritorna domani alle 9.30“, si legge in testa ai messaggi. Bisogna scorrere molte pagine addietro, circa 20, per vedere ancora in bella vista messaggi del tipo: “Se davvero verrà candidato Mastella, credo proprio che voterò Lega…“, scritto da Davide, oppure “Mastella assolutamente no. Gente che votava Mastella , di te ne diceva di tutti i colori,non credo a un loro cambiamento! solo convenienza per tornare in sella“, firmato laura r.

 

Scriveva un tale halo rivolgendosi a Berlusconi: “Ho sempre votato per lei,fiducioso nelle sua capacità gestionali e organizzative e proprio per questo non capisco come si possa candidare uno come Mastella. Ripensaci“. “Mastella nel Pdl? Vi sostengo, ma a tutto c’è un limite!!! Se entra lui esco io“, scriveva Giuseppe. E inoltre: “Gentile Cavaliere, perché noi di destra siamo così masochisti da candidare Mastella” (emanuela); “Non voglio Mastella, cambia troppo spesso bandiera. Piuttosto voto Lega” (Alberto Clementi); “non votero’ piu’ per nessuno, con la sconcertante candidatura di Mastella abbiamo davvero toccato il fondo” (nikolas); “Anch’io non voterò PDL se c’è Mastella! Addio” (walter); “Alle Europee non voterò Pdl se Mastella sarà candidato” (Matteo).

 

L’aria, però, sembra cambiata nelle ultime ore: “Sono molto contento che il Sen. Mastella sia con il PDL: un uomo di cultura e tradizione politica importante e da non perdere“, scrive Patrizio da Padova. “…bravo sen. mastella con Noi nel PDL ti rigenerai!!!!!“, dice Francesco. “Finalmente come cattolico mi sento meglio rappresentato nel PDL, grazie alla presenza del Sen. Clemente Mastella , Uomo di grandi vedute e meriti. lungimirante“, afferma soddisfatto Dino da Como. Tutti favorevoli e nessuno contrario: delle critiche di ieri non c’è più traccia. Tra i forzisti.

 

 

     

 Valle Telesina


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