6 ottobre 2009
Unione dei comuni telesini, gli interventi
Luca Mattei

 

 

Associazione dei Comuni della Valle Telesina: Quale futuro?

 

“Fondiamo Telesia”. Gli interventi al Convegno di Puglianello

Il Sindaco Bartone parla del dovere di confrontarsi per studiare strategie comuni che elevino la qualità della politica locale e portino sollecitazioni alla classe imprenditoriale e alle associazioni.

Rubano parla di idea intrigante da cantierare subito per poter intercettare i fondi strutturali europei 2007-2013.

Felice Laudadio chiarisce che il progetto, benché datato, non ha bisogno di essere adeguato a nessun particolare quadro normativo attuale poiché l’associazionismo è qualcosa di spontaneo che si rende necessario per vincere le sfide da affrontare e realizzare il principio di sussidiarietà degli enti locali.

Un decentramento senza fondi è impossibile e per questo bisogna puntare all’efficienza e all’efficacia nell’individuazione e realizzazione dei servizi e delle funzioni territoriali. Da sempre il Comune è stato detentore di competenze e compiti e, in questo senso, organo di mediazione tra bisogni del cittadino e della comunità territoriale. D’ora in avanti l’essere piccoli dovrà essere sinonimo dell’essere adeguati. Dunque mettiamo insieme le competenze, troviamo le intese attraverso il dibattito e il confronto su quali temi e su quali funzioni e servizi organizzare, adeguando e differenziando l’offerta e soprattutto organizzando con criteri che pongano in primo luogo obiettivi chiari.

Dello stesso tono l’intervento di Pino D’Occhio il quale ribadisce che Telesia c’è nei fatti, poiché tra i Comuni interessati non c’è concorrenza ma complementarietà, e che per svilupparsi non necessita di una base giuridica ma di una coscienza telesina. La sussidiarietà deve basarsi sui principi di efficienza, efficacia e economicità con la graduale riorganizzazione dei servizi su scala comprensoriale.

La sovrintendente Maria Luisa Nava ha parlato invece delle potenzialità della zona auspicando una solidarietà territoriale e osteggiando i cosiddetti “Comuni polvere” che fanno dell’autogoverno un fattore di competizione che impedisce la crescita. Non bisogna rubarsi i turisti ma scambiarseli diversificando l’offerta culturale per cercare di determinare un vero progresso per la società civile che è qualcosa che va ben al di là della creazione di un museo o della realizzazione di un progetto che non porti ricchezza ma solo costi di gestione. Integrare e valorizzare l’offerta concentrandosi su ciò che è più specifico.

Infine Giuseppe Di Cerbo, il quale lamenta il fatto che da anni si discute ma non si è mai operato. Si augura che questo possa essere il primo di altri incontri e chiama i suoi colleghi sindaci ad una assunzione di responsabilità che porti riscatto alla nostra terra.

“Fondiamo Telesia” Questa l’esortazione di Tullio Iannotti, già Presidente della Provincia di Benevento, intervenuto ieri al convegno pubblico tenutosi presso la sala consiliare del Comune di Puglianello avente come tema “L’associazione dei Comuni della Valle Telesina: quale futuro”. Interviene per ultimo poiché a lui è affidato il ruolo di chi deve chiudere il dibattito e esporre le momentanee conclusioni e, in effetti, contribuisce a fare un po’ di chiarezza, almeno da un punto di vista lessicale. Non è opportuno parlare di Lega Telesina per non ingenerare imbarazzo e non va bene neanche l’espressione Città Telesina, poiché “città” rimanda ad un soggetto amministrativo autonomo.

Il termine più corretto è Telesia, per gli annessi storici e per il ruolo fondamentale che dovranno avere il Comune di Telese Terme e il Sindaco Pino D’Occhio, chiamato direttamente in causa da Tullio Iannotti come colui il quale ha l’onere di convocare subito una costituente che dia il via al progetto. Un progetto i cui veri destinatari sono i giovani. Il Presidente esprime “sorpresa e gradimento” per aver scoperto che a muovere le acque e a riportare l’attenzione su un argomento che è come “la cometa di halloween” (che compare periodicamente dopo un tot di anni) sia stato un giovane.

L’amara riflessione, ricordando il tempo in cui Solopaca, ad esempio, contava 7.000 abitanti, lo porta a constatare che i giovani molto spesso vanno via dai nostri “comuni ospizio” (egli stesso si definisce un emigrante). La necessità di unirsi deriva dalla volontà di restituire prospettiva, speranza e soprattutto lavoro ai giovani. Al tavolo dei lavori siedono, oltre al padrone di casa e moderatore Tonino Bartone e a Tullio Iannotti, Francesco Rubano, Presidente dell’associazione culturale GiovanIdee – Valle Telesina, i sindaci Pino D’Occhio e Giuseppe Di Cerbo, Maria Luisa Nava, soprintendente ai beni archeologici e culturali di Benevento, Avellino, Caserta e Salerno, Felice Laudadio, esperto di diritto amministrativo.

La scelta di invitare, quali relatori, soltanto tre sindaci (con le delegazioni presenti in sala si arrivava a contare una decina di Comuni rappresentati) è dipesa dal fatto che il convegno doveva servire a gettare una prima pietra nello stagno, portando l’attenzione sul tema in oggetto, lasciando in sospeso e dilazionando il momento della vera partenza e l’inizio delle operazioni. Invece non si conoscono i motivi dell’assenza di Costanzo Iannotti, precedentemente indicato da Rubano come il soggetto dotato di “forte credibilità e alto senso di mediazione che funga da autorevole regia capace di determinare il necessario equilibrio affinché i sindaci del comprensorio diano vita ad un progetto unitario di ampio respiro”. Il convegno si mantiene dunque sul piano delle dichiarazioni di intenti con un po’ di indagine retrospettiva e un po’ di proiezioni prospettiche.

Luca Mattei

 

 

 


     

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