22-09-2009
Scuola senza fondi, si ‘arrabbia’
il Prc
Scuola, in campo l’azione del circolo amorosino
‘Lucio Libertini’ del Partito della Rifondazione
Comunista. Un’azione che mira a spronare la
rappresentanza politica-amministrativa locale su
una questione che parte da caratteri nazionali.
Infatti, al centro del documento vi è la
questione tagli: “tagli indiscriminati che
stanno condannando studenti e famiglie ad una
scuola più povera”.
In merito il circolo (la nota è firmata dal
segretario) sottolinea che “i bilanci scolastici
di tutto il paese non consentiranno più di
pagare le supplenze, i corsi di recupero dei
crediti formativi e i più basilari materiali
didattici. Mancano i fondi per le spese di
funzionamento delle scuole, in assenza dei quali
sarà impossibile la programmazione delle
attività del piano dell’offerta formativa per il
prossimo piano scolastico.
La tanto decantata efficienza della scuola
voluta dal ministro Gelmini si sta dimostrando
un vero e proprio bluff. Di fatto, la si sta
depredando di risorse, peraltro già modeste,
privandola della sua possibilità di crescita.
Questa riforma sta minando seriamente la scuola
come luogo di formazione e di conoscenza, di
investimento di energie e speranza nel futuro”.
Una situazione da cui di certo non è immune lo
scenario scolastico amorosino. Anzi. Infatti, il
documento sottolinea che da queste difficoltà
nasce una missiva che il dirigente scolastico
dell’istituto comprensivo di Amorosi ha inviato
nei giorni scorsi ai genitori degli alunni. Una
nota di denuncia dello stato comatoso: “Nel
decorso anno scolastico – queste le parole
riprese – neanche un euro è stato corrisposto
per il funzionamento didattico-amministrativo
necessario all’acquisto di tutto il materiale ,
compreso quello di pulizia e la carta igienica…
l’istituzione scolastica da me presieduta si
trova a vivere una vera e propria emergenza
finanziaria”.
Da qui la misura adottata per far fronte a
questa emergenza: la richiesta di un contributo
alle famiglie che varia dai 15 ai 25 euro.
E da qui l’appello del circolo del Prc che senza
mezzi termine rimarca che tale situazione
“determina un aggravio di spesa per le famiglie
e un rischio reale per il buon funzionamento
delle attività didattiche”.
In ultimo l’invito all’amministrazione comunale,
compresa l’opposizione “ad un’azione per portare
a conoscenza e indirizzare agli organi
istituzionali di competenza, non ultimo il
ministro della pubblica istruzione, il vivo
dissenso per quanto determinatosi. Invitiamo
inoltre a prendere in considerazione la
possibilità di intervenire economicamente a
favore dell’istituto comprensivo, onde evitare
ulteriori oneri per le famiglie”.
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