3 giugno 2009
Castelvenere, Don Armando Verrillo 20 anni dopo
Pasquale Carlo

 

 

CENTRO STUDI ‘ALDO MORO’

Viale Verdi - 82037 - Castelvenere (BN)

 

 

 

A VENTI ANNI DALLA SCOMPARSA, LA PARROCCHIA DI ‘SAN NICOLA’  

COMMEMORA LA FIGURA DEL SACERDOTE DON ARMANDO VERRILLO,

GUIDA DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE PER CIRCA QUARANTA ANNI,

 

 

E’ in programma nel pomeriggio del 4 giugno, alle ore 18.30, la cerimonia per ricordare il parroco castelvenerese don Armando Verrillo scomparso il 4 giugno di venti anni addietro. Nella chiesa parrocchiale di ‘San Nicola’ sarà monsignor Michele De Rosa, vescovo della diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata dei Goti, a presiedere la Santa Messa commemorativa. Con il vescovo officeranno il parroco don Filippo Figliola, chiamato alla guida della comunità castelvenerese dopo la morte di don Armando, e monsignor Nicola Vigliotti, preside del liceo classico ‘Luigi Sodo’ di Cerreto Sannita e fraterno amico del sacerdote scomparso venti anni addietro. Presenzieranno alla cerimonia anche i sacerdoti nativi di Castelvenere don Paolo Fappiano Fappiano (parroco di Pietraroja) e don Pino Di Santo (parroco di San Lorenzo Maggiore).

Ad organizzare questa cerimonia commemorativa è il Centro Studi 'Aldo Moro', in collaborazione con la Parrocchia 'San Nicola' di Castelvenere. L’intento del Centro Studi è quello di ricordare la figura e l'opera del prelato che è stato guida spirituale della comunità castelvenerese per trentotto anni. Don Armando Verrillo, nato proprio a Castelvenere il 13 agosto del 1920, prende infatti possesso della parrocchia ‘San Nicola’ il 31 maggio del 1951 e la reggerà fino al giorno della sua improvvisa scomparsa avvenuta il 4 giugno del 1989.

La volontà del Centro Studi ‘Aldo Moro’ è quella di ricordare l’importante figura del sacerdote che per circa quaranta anni ha guidato la parrocchia ‘San Nicola’, testimoniando soprattutto alle nuove generazioni  l’importante opera di questo sacerdote che ha guidato la comunità castelvenerese nei decenni epocali della seconda metà del secolo scorso.

“La figura e la missione di don Armando Verrillo – dichiara il presidente del Centro Studi ‘Aldo Moro’, Paolo Malatesta – e’ un tutt’uno con la storia del nostro paese. Il suo alto spessore umano ed il suo vigore morale hanno guidato la comunità castelvenerese lungo i decenni che hanno stravolto il quadro sociale e storico della nostra Italia”.

 

 

 

 


 

 

 

31 maggio 2009

 

GIOVEDI’ 4 GIUGNO, A VENTI ANNI DALLA SCOMPARSA, UNA CERIMONIA

PER RICORDARE LA FIGURA E L’OPERA DI DON ARMANDO VERRILLO

 

NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI ‘SAN NICOLA’ SANTA MESSA

PRESIEDUTA DAL VESCOVO DIOCESANO MONSIGNOR MICHELE DE ROSA

 

 

4 giugno 1989 - 4 giugno 2009: a venti anni di distanza dalla morte del parroco castelvenerese don Armando Verrillo, il Centro Studi 'Aldo Moro', in collaborazione con la Parrocchia 'San Nicola' di Castelvenere, ha organizzato una cerimonia per ricordare la figura e l'opera del prelato che fu guida spirituale della comunità per quasi quaranta anni.

 

L'appuntamento è programmato per giovedì 4 giugno, con la Santa Messa celebrata nella chiesa parrocchiale alle ore 18.30, officiata dal vescovo diocesano monsignor Michele De Rosa, unitamente al parroco di Castelvenere don Filippo Figliola, al preside del liceo classico 'Luigi Sodo' di Cerreto Sannita e fraterno amico di don Armando, monsignor Nicola Vigliotti ed ai sacerdoti nativi di Castelvenere don Paolo Fappiano e don Pino Di Santo.   

 

Don Armando Verrillo nasce a Castelvenere il 13 agosto del 1920 da papà Carlo e mamma Giovannina Di Santo, entrambi agricoltori. Inizia gli studi nel seminario vescovile di Cerreto Sannita e li completa in quello di Acireale, in provincia di Catania, che frequenta nel biennio 1938/39. Viene ordinato sacerdote da monsignor Salvatore Del Bene il 18 agosto 1946. Dallo stesso vescovo il 31 maggio del 1951 giunge la nomina a parroco di Castelvenere: parrocchia che reggerà per ben trentotto anni.

 

"La figura e la missione di don Armando Verrillo - ricorda il presidente del Centro Studi, Paolo Malatesta – è un tutt'uno con la storia del Secondo Novecento del nostro paese. La sua opera inizia proprio negli anni difficili della ricostruzione, dopo il secondo conflitto mondiale: lungo i primi passi del suo percorso sacerdotale don Armando è chiamato a farsi carico di tutti i problemi che in quel particolare momento affliggevano il suo popolo: le malattie, la disoccupazione, le tante necessità del mondo agricolo, da cui egli stesso proveniva. Il suo alto spessore umano ed il suo vigore morale hanno guidato la comunità lungo i decenni che hanno stravolto il quadro sociale e storico non solo della nostra Italia, ma del Mondo intero”.

 

La volontà del Centro Studi è quella di ricordare questa importante figura della storia del paese e soprattutto di testimoniare alle nuove generazioni l’opera di formazione di ben quattro generazioni, che ha visto come primo protagonista don Armando. Una missione concretizzatasi anche in tante conquiste per la crescita della comunità. “Come ad esempio – dichiara Malatesta – l’impegno per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale. Fin dall'avvio della sua opera don Armando – rievoca il presidente – si rende conto dell'insufficienza della chiesa della Madonna della Seggiola per lo svolgimento dell'ufficio pastorale, avverte il bisogno di un più ampio spazio di aggregazione parrocchiale visto che la vecchia chiesa di San Nicola era stata abbattuta e si dedica, con tutte le sue energie, al fine di ottenere un nuovo edificio di culto con annesse aule per il catechismo e dare a tutti lo spazio sufficiente per incontrasi e vivere momenti di comunione.

 

Si arrivò alla posa della prima pietra il 16 giugno 1957 e dopo solo due anni, il 29 settembre 1959, l’allora vescovo diocesano monsignor Felice Leonardo benedì il nuovo luogo di culto. E nel suo impegno – sottolinea ancora il presidente del Centro Studi ‘Aldo Moro’ – mai si è dimenticato delle sue origini contadine e dell’importanza del mondo agricolo, come testimonia la sua volontà di istituire la ‘Giornata del Ringraziamento’, svoltasi per la prima volta il 7 novembre del 1967, con la benedizione dei mezzi agricoli davanti il sagrato della chiesa. La cerimonia commemorativa di giovedì prossimo – conclude Malatesta – vuole essere un atto di riconoscenza verso chi ha dedicato la sua vita per la crescita della nostra comunità”.

 

      

 

CASTELVENERE 30 maggio 2009

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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