“QUESTIONE OSPEDALE”
INTERVIENE L’Assessore all’Urbanistica GIUSEPPE
IZZO
Un’estate particolarmente calda per la nuova
amministrazione di Sant’Agata de’ Goti che,
oltre ad essere impegnata negli affari ordinari
e straordinari di stretta competenza dell’Ente,
ha il problema principe della questione
Ospedale, sentitissimo dalla cittadinanza e
dalle popolazioni dei comuni limitrofi e per il
quale tutti gli amministratori sono impegnati
sul campo a svolgere un’azione di presidio per
il rispetto della L.R. 16/2008 che prevede la
chiusura dei reparti del vecchio P.O. “San
Giovanni di Dio” e la contestuale apertura del
“Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di loc. San
Pietro, individuato come unico ospedale ASL BN 1
nel quale dovranno confluire i vecchi PP.OO. di
Cerreto Sannita e Sant’Agata de’ Goti.
Riguardo alla chiusura dei reparti di degenza di
Medicina e Chirurgia senza la contestuale
apertura del nuovo ospedale di loc. San Pietro,
interviene l’assessore comunale con delega
all’urbanistica e alla pianificazione
territoriale, Ing. Giuseppe Izzo: “L’impegno
profuso e il lavoro svolto dal Sindaco Carmine
Valentino e dall’intera maggioranza sulla
questione ospedale, testimonia la forte volontà
dell’amministrazione di lavorare per ottenere
l’apertura della struttura ospedaliera di
località San Pietro, ormai pronta ad entrare in
funzione.
La
grande importanza di questo tema, non solo per
Sant’Agata de’ Goti ma per l’intero comprensorio
Telesino e Caudino, impone a tutti di adoperarsi
affinché la questione si risolva nel più breve
tempo possibile, senza dare ulteriore spazio a
strumentalizzazioni di vario genere o
addirittura a chi spera e/o “lavora” per un
“fallimento” dell’operazione (e – tengo a
sottolinearlo – del rispetto della L.R. 16/2008)
solo per poterne addossare la colpa alla nuova
maggioranza. L’apertura dell’ospedale di loc.
San Pietro deve avvenire nell’interesse di tutti
i cittadini e dell’intero comprensorio: questo è
l’unico interesse che dobbiamo salvaguardare,
chiedendo il rispetto di una legge regionale
che, se fosse violata, significherebbe il
discredito del legislatore regionale, un
ulteriore attacco alle esigenze di salute della
popolazione dei territori sanniti interessati ed
il persistere di vecchie logiche, non più
sostenibili sotto l’aspetto economico –
finanziario, rispetto a quelle nuove di
organizzazione e riorganizzazione dei servizi in
un’ottica di efficienza e di sostenibilità
tecnico finanziaria, la sola che può assicurarci
un futuro e non costringerci, di qui a qualche
anno, a far capo alla zona costiera per tutto,
anche nella sanità”.
Così l’assessore Izzo sottolinea gli atti
significativi già posti in essere dal Sindaco
Valentino e dall’intera maggioranza, in
particolare nelle ultime settimane, senza
trascurare le opere già realizzate, soprattutto
dal punto di vista infrastrutturale, per rendere
efficiente e accessibile il nuovo plesso
ospedaliero: “Con la comunicazione che il
Sindaco Valentino ha trasmesso lo scorso 5
agosto al Governatore nonché Commissario ad acta
per la Sanità campana Bassolino, e con
l’approvazione dell’atto sottoposto al Consiglio
Comunale lo scorso 8 agosto (Consiglio convocato
in seduta straordinaria ed urgente proprio per
affrontare la problematica) abbiamo formulato
specifiche richieste al Presidente Bassolino
affinché intervenga per l’apertura del nuovo
ospedale Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori. La
struttura ospedaliera di San Pietro è di alto
livello qualitativo, impiantistico e tecnologico
ed è anche grazie ad una forte sinergia
istituzionale con la Provincia di Benevento che
si è lavorato per renderla accessibile da parte
di tutto il comprensorio Telesino e Caudino con
mirati ed adeguati interventi sulle
infrastrutture e sulla viabilità”.
L’assessore
Izzo conclude il suo intervento con un auspicio:
“Il mio augurio e quello dell’intera maggioranza
è che questa battaglia che stiamo portando
avanti, con impegno forte e motivato, possa
portare presto al successo e dunque all’apertura
del Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nell’unico e
primario interesse dell’intera collettività”.
Giuseppe
Izzo |