Nel Piano triennale delle opere pubbliche del
Comune di Cerreto Sannita è inserito il parco
energetico. Fappiano, del gruppo ‘Da sempre…’,
critica la scelta: «Violenta in modo definitivo
l’area»...
Torna la questione “eolico”. Con l’approvazione
del piano triennale delle opere pubbliche, il
Comune di Cerreto Sannita l’ha riaperta proprio
quando sembrava essere stata definitivamente
abbandonata a favore di una centrale
fotovoltaica.
«Questa scelta - dichiara Pinuccio Fappiano
della compagine “da sempre per Cerreto” - ha
sorpreso non poco chi credeva che
l’amministrazione comunale avesse accettato le
istanze degli allevatori, degli operatori
turistici, degli agriturismo, dei cittadini,
delle associazioni di categoria e della società
civile le cui richieste sono state miseramente
umiliate”. Con quello che Fappiano definisce “il
colpo di mano”, l’amministrazione ha ridato la
possibilità alle multinazionali del vento di
poter violentare in modo definitivo ed
indelebile Monte Coppe che fa da splendido
sfondo alla bellissima cittadina.
177 torri eoliche di oltre 100 metri di altezza:
queste le dimensioni della trasformazione
indotta dell’eco-sistema, dell’ambiente ed del
panorama con ricadute negative . Di fronte alle
qual sono pochissima cosa i “i quattro soldi”
che le multinazionali del vento daranno al
comune o ai privati per l’installazione
dell’impianto eolico.
I
progetti presentati alla Regione Campania, al
vaglio della conferenza di servizi già dal 2006,
prevedono la costruzione di un impianto della
potenza di 105 MW localizzato su Monte Coppe –
Colle Spione – Parata Ungara ed il secondo di 72
MW che interesserà la Parata Ungara - Colle San
Martino - Colle Masella Monte Coppe. “Se
aggiungiamo che l’area interessata confina con
Morcone, Pietraroja e San Lupo e che anche gli
stessi comuni hanno presentato altri progetti
così suddivisi: Morcone per 64 MW Località.
Focaroni – Chiusara – Montagna; Pietraroja per
100 MW Loc. Passo Vecchio - Monte Valluccio -
Monte Pagliarelle - Monte Cepponeta - Serrone -
Serra del Carpino - Triari - Valle Cupa; San
Lupo per 8,5 MW in località. Monte Ciesco
popoleremo tutta l’area di almeno 350 pali
eolici.
Un
vero e proprio disastro ambientale se si
considera che tutta l’area è un Sito di
Interesse Comunitario. I benefici derivanti
“sono solo per le multinazionali del vento che,
attraverso gli incentivi statali hanno interesse
a costruire centrali eoliche anche quando le
condizioni non sono adatte come non lo sono
assolutamente sul Monte Coppe: terreno
estremamente ondulato, forza del vento al di
sotto della soglia ottimale (4 metri al secondo
a fronte dei 10 necessari), venti a raffiche e
non tesi e costanti. Con i contributi statali le
multinazionali del vento mettono sul mercato i
certificati verdi con cui si ripagano totalmente
l’impianto eolico e la produzione di energia,
seppur limitata, è tutto guadagno mentre a fine
ciclo dell’impianto,che si aggira intorno ai 25
anni, i costi di smantellamento e di smaltimento
saranno a carico dei proprietari che hanno messo
a disposizione i terreni per l’installazione”.
L’eolico, sostiene Fappiano è cosa buona ma
lontano dalle montagne. L’eolico può
tranquillamente essere installato in mare dove i
venti sono tesi e costanti.
“Se le nazioni pilota dell’eolico (Germania,
Norvegia ecc…) smantellano gli impianti eolici
ed installano pannelli solari un motivo deve pur
esserci. Ed è proprio sul solare che “da sempre
per Cerreto” punterà perché i pannelli solari
non sono impattanti, si possono istallare sui
tetti delle case, degli uffici pubblici, dei
capannoni industriali ecc… con la produzione di
energia è immediatamente disponibile da chi ha
installato. Il surplus di produzione sarà
venduta direttamente la società che fornisce
energia elettrica con evidente ed immediato
guadagno di ciascun cittadino senza
intermediari”. Fappiamo rileva inoltre, che
attualmente gli impianti fotovoltaici non sono
abbastanza incentivati perché le multinazionali
del vento premono sui politici affinchè i
finanziamenti siano destinati solo verso
l’eolico e non verso altre forme di produzione
di energia pulita.
“E’ necessario – commenta - intervenire verso lo
Stato affinchè i finanziamenti siano dirottati
dall’eolico a favore del fotovoltaico per
rendere gratuita l’installazione di pannelli
solari”.
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