25 maggio 2009
Cerreto, Eolico: 177 torri sul monte Coppe
Sannio Quotidiano

 

 

  23-05-2009

 

 

Nel Piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Cerreto Sannita è inserito il parco energetico. Fappiano, del gruppo ‘Da sempre…’, critica la scelta: «Violenta in modo definitivo l’area»...

 

Torna la questione “eolico”. Con l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, il Comune di Cerreto Sannita l’ha riaperta proprio quando sembrava essere stata definitivamente abbandonata a favore di una centrale fotovoltaica.

 

«Questa scelta - dichiara Pinuccio Fappiano della compagine “da sempre per Cerreto” - ha sorpreso non poco chi credeva che l’amministrazione comunale avesse accettato le istanze degli allevatori, degli operatori turistici, degli agriturismo, dei cittadini, delle associazioni di categoria e della società civile le cui richieste sono state miseramente umiliate”. Con quello che Fappiano definisce “il colpo di mano”, l’amministrazione ha ridato la possibilità alle multinazionali del vento di poter violentare in modo definitivo ed indelebile Monte Coppe che fa da splendido sfondo alla bellissima cittadina.

 

177 torri eoliche di oltre 100 metri di altezza: queste le dimensioni della trasformazione indotta dell’eco-sistema, dell’ambiente ed del panorama con ricadute negative . Di fronte alle qual sono pochissima cosa i “i quattro soldi” che le multinazionali del vento daranno al comune o ai privati per l’installazione dell’impianto eolico.

 

I progetti presentati alla Regione Campania, al vaglio della conferenza di servizi già dal 2006, prevedono la costruzione di un impianto della potenza di 105 MW localizzato su Monte Coppe – Colle Spione – Parata Ungara ed il secondo di 72 MW che interesserà la Parata Ungara - Colle San Martino - Colle Masella Monte Coppe. “Se aggiungiamo che l’area interessata confina con Morcone, Pietraroja e San Lupo e che anche gli stessi comuni hanno presentato altri progetti così suddivisi: Morcone per 64 MW Località. Focaroni – Chiusara – Montagna; Pietraroja per 100 MW Loc. Passo Vecchio - Monte Valluccio - Monte Pagliarelle - Monte Cepponeta - Serrone - Serra del Carpino - Triari - Valle Cupa; San Lupo per 8,5 MW in località. Monte Ciesco popoleremo tutta l’area di almeno 350 pali eolici.

 

Un vero e proprio disastro ambientale se si considera che tutta l’area è un Sito di Interesse Comunitario. I benefici derivanti “sono solo per le multinazionali del vento che, attraverso gli incentivi statali hanno interesse a costruire centrali eoliche anche quando le condizioni non sono adatte come non lo sono assolutamente sul Monte Coppe: terreno estremamente ondulato, forza del vento al di sotto della soglia ottimale (4 metri al secondo a fronte dei 10 necessari), venti a raffiche e non tesi e costanti. Con i contributi statali le multinazionali del vento mettono sul mercato i certificati verdi con cui si ripagano totalmente l’impianto eolico e la produzione di energia, seppur limitata, è tutto guadagno mentre a fine ciclo dell’impianto,che si aggira intorno ai 25 anni, i costi di smantellamento e di smaltimento saranno a carico dei proprietari che hanno messo a disposizione i terreni per l’installazione”. L’eolico, sostiene Fappiano è cosa buona ma lontano dalle montagne. L’eolico può tranquillamente essere installato in mare dove i venti sono tesi e costanti.

 

“Se le nazioni pilota dell’eolico (Germania, Norvegia ecc…) smantellano gli impianti eolici ed installano pannelli solari un motivo deve pur esserci. Ed è proprio sul solare che “da sempre per Cerreto” punterà perché i pannelli solari non sono impattanti, si possono istallare sui tetti delle case, degli uffici pubblici, dei capannoni industriali ecc… con la produzione di energia è immediatamente disponibile da chi ha installato. Il surplus di produzione sarà venduta direttamente la società che fornisce energia elettrica con evidente ed immediato guadagno di ciascun cittadino senza intermediari”. Fappiamo rileva inoltre, che attualmente gli impianti fotovoltaici non sono abbastanza incentivati perché le multinazionali del vento premono sui politici affinchè i finanziamenti siano destinati solo verso l’eolico e non verso altre forme di produzione di energia pulita.

 

“E’ necessario – commenta - intervenire verso lo Stato affinchè i finanziamenti siano dirottati dall’eolico a favore del fotovoltaico per rendere gratuita l’installazione di pannelli solari”.

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it