14 luglio 2009
Cerreto, ospedale chiuso, «l’ultima mazzata»
Sannio Quotidiano

 

 

  11-07-2009

 

 

La definisce “l’ultima mazzata” il presidente del circolo delle Libertà di Guardia Sanframondi, Raffaele Pengue. Niente più pronto soccorso e niente più interventi d’urgenza per un territorio già in coma profondo. Il riferimento è all’ospedale di Cetrreto Sannita e alla sua chiusura.

 

Lamenta che il taglio di diritti essenziali come la salute, è l’unica via d’uscita da crisi finanziare e buchi nel bilancio, tuttavia, dopo le manifestazioni di protesta che hanno coinvolto, nei giorni scorsi, praticamente tutte le componenti della Valle Telesina c’è, a suo giudizio, comprensibile attesa da parte della popolazione del comprensorio, su “come” la situazione possa evolversi nel futuro prossimo. Attesa che induce ad un moderato ottimismo”.

 

Non vi può essere, sostiene Pengue, trattativa che escluda la salvaguardia del nosocomio, vista la densità di popolazione della zona e gli ormai cronici problemi di viabilità, non è contento nemmeno di un ospedale a lungo degenza (quel che dovrebbe divenire con l’attuazione del piano di rientro: significherebbe negare la salute a chi vive in questi luoghi.

 

“Nessuno vuole qui negare l’utilità di una struttura importante quale quella che si appresta ad aprire i battenti a Sant’Agata de’ Goti, dove, è bene ricordarlo, i cittadini della Valle Telesina e del territorio circostante saranno costretti a recarsi, sia per gli interventi d’urgenza sia per un semplice intervento di prostata, ma sarebbe opportuno, quantomeno, portare a conoscenza dei cittadini-utenti i risultati delle problematiche sollevate dalla Fesmed (Federazione Italiana Medici e Dirigenti), in merito al nuovo nosocomio, e riportate in un’articolo apparso sul Sannio Quotidiano del 10 marzo 2009, in cui si parla esplicitamente di presunte irregolarità costruttive, dal titolo quantomeno inquietante: “Sant’Agata dei Goti, nuovo ospedale, la Fesmed, Federazione Italiana Medici e Dirigenti si rivolge alla Procura”. Articolo a cui ha fatto seguito lo scarno comunicato dell’Asl che garantiva: “Nessun problema per la struttura”.

 

 

 


     

 Valle Telesina


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