LA MASCHERA CADUTA

Che la figura del presidente del Consiglio Comunale fosse inutile lo avevamo già affermato fin dalla sua elezione da parte della maggioranza. Siamo lieti oggi di constatare che anche il sindaco e la sua maggioranza se ne siano accorti! Ma veniamo ai fatti. In data 5 agosto 2009 il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Del Vecchio convocava per il giorno 18 agosto, dalle ore 16.00 in poi, ai sensi dell'art. 9 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, gli eletti nelle commissioni consiliari per l'insediamento di rito e per l'elezione dei relativi presidenti.

Tutti i componenti della minoranza consiliare hanno risposto alla convocazione, rispettando il mandato ricevuto dai cittadini; al contrario, i consiglieri di maggioranza l’hanno totalmente ignorata, manifestando palesemente scarso senso delle istituzioni, assenza di sintonia con il presidente da loro stessi eletto e ben poco rispetto nei  confronti della minoranza,  e quindi nei confronti di tutti i cerretesi, in quanto quest’ultima, esercita un ruolo di controllo e rappresenta e tutela l'intera comunità cittadina. E poi si dice che il presidente tutela anche la minoranza. Roba da ridere! Ma vi è di più.

A conferma delle enormi contraddizioni del sindaco e di questa maggioranza accadeva, qualche giorno prima, che lo stesso comunicava alla minoranza, richiamando codici e codicilli di leggi, decreti e regolamenti, che la richiesta da essa avanzata di convocazione del consiglio comunale contro la chiusura e la trasformazione dell'Ospedale “Maria delle Grazie”, non poteva essere soddisfatta in quanto era stata indirizzata a lui e non al presidente del Consiglio Comunale.

Ebbene, di fronte a tale chiaro utilizzo strumentale delle istituzioni ancora una volta ci chiediamo: si può usare la figura del presidente del Consiglio Comunale a proprio uso e consumo? Non ci si può nascondere dietro un cavillo burocratico, ben sapendo che sempre il sindaco può chiedere la convocazione del Consiglio Comunale, per evitare di discutere di un problema serio della nostra comunità (come la “questione ospedale”), facendolo passare per mancato rispetto delle funzioni attribuite al presidente del Consiglio Comunale, ben sapendo che tale circostanza è solo frutto di un errore materiale, e poi invece se ne ignora il ruolo non rispondendo alle sue convocazioni e, quindi, non riconoscendo di fatto il suo operato.

Tra l’altro, essendo il presidente del consiglio comunale espressione dell'attuale maggioranza, si immagina che data ed ora delle riunioni fossero state preventivamente concordate. Non si vuole certo pensare che dette convocazioni fossero “scientificamente” organizzate per andare “deserte” oppure, peggio, che era necessario solo un atto formale per rispettare i 20 giorni successivi all'esecutività delle delibere di nomina…

Anche se a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca…

A fronte di tutto ciò, il silenzio inquietante del presidente Del Vecchio a cui riproponiamo le domande di sempre:

Cosa pensa di tutto questo? Può seriamente affermare di non sapere che 5 consiglieri avevano fatto richiesta di convocazione? Non doveva essere il baluardo a difesa degli interessi dei consiglieri, la cui volontà era chiara e precisa? La convocazione del Consiglio Comunale era un “favore” alla minoranza o un “dovere” nei confronti dei cittadini cerretesi? Perché altri Comuni hanno riunito il proprio Consiglio, mentre Cerreto no?

Risposta non c’è o forse chi lo sa caduta nel vento sarà…

Chi è stato eletto dovrebbe avere senso civico e rispettare la volontà popolare, anche quando si è seccati perché c'è un dovere da assolvere a malavoglia, dato il tempo e l’animo vacanziero che accompagna queste settimane estive. Alcuni consiglieri di maggioranza eletti nelle commissioni, infatti, all'ora della riunione si trastullavano per le vie del paese tra una telefonata ed uno sguardo sonnacchioso, quasi infastidito, verso l'ingresso della casa comunale dove noi li attendevamo inutilmente, aspettando dei Godot che non sarebbero mai arrivati.

Eppure i consiglieri di maggioranza sono sempre presenti, ed in primissima fila, ad ogni manifestazione vuoi religiosa (processioni), vuoi mondana (Movida, sfilate di moda), vuoi addirittura....contro sé stessi (vedi fiaccolata contro la chiusura dell'ospedale) per far bella mostra di se ed autoreferenziarsi nei confronti della popolazione. Ma non ci meravigliamo più di tanto, è lo stile di sempre. Nelle fredde stanze delle commissioni non c'è nessuno a guardarti, nessun pubblico da salutare con la manina, nessun elettore a cui mostrarsi o prostrarsi, quindi è inutile partecipare. Lì si deve seriamente studiare, analizzare, discutere, decidere e lavorare per Cerreto: troppa fatica effettivamente per chi continua a non avere a cuore gli interessi della nostra cittadina! E il fatto che quest'amministrazione non abbia ancora convocato un Consiglio Comunale sulla “questione ospedale” semplicemente per un errore materiale lo dimostra ampiamente!!! La volontà politica è ben altra cosa!

La maschera di ipocrisia e finta bontà è caduta! Sono bastati solo due mesi. E’ scomparsa la facciata di disponibilità, annunciata solo con le parole, ma non tradotta con i fatti. Sotto la maschera l'arroganza e la prepotenza di sempre, la maleducazione, la scorrettezza e la tracotanza a cui certi personaggi ci hanno da tempo abituato. Istruendo bene anche i nuovi arrivati, i quali senza alcuna fatica si sono adeguati fin da subito a questo modo di fare indegno in un paese civile. Ma forse, in fondo, era il loro stile da sempre.

Gruppo Consiliare “Da Sempre per Cerreto”