Tra i quattro (di numero) cittadini presenti al Consiglio Comunale dello scorso 9 ottobre non vi era certo il sig. Gennaro Ciaburri il quale, per forza di cose, rispetto a quanto avvenuto in quella sede, ha scritto di cose riferite da un altro.

Altro che, avendo sostenuto l’attuale maggioranza consiliare e in particolare il consigliere con il quale si è profuso in abbracci e sorrisi prima dell’inizio della seduta, non ha avuto alcun interesse nel riferire la posizione della minoranza e il silenzio del suo consigliere.

Il punto all’o.d.g., senza entrare nel merito di vicende giudiziarie e soprattutto umane, riguardava il riconoscimento di debiti fuori bilancio, la maggior parte dovuta a spese legali.

La minoranza ha contestato la favoletta raccontata dal Sindaco, dal vice e dal capogruppo di maggioranza sul perché di queste spese legali e sul perché di una situazione economica dell’Ente che loro stessi definiscono difficile, smentendo di fatto le loro affermazioni.

Questo però il riferente non poteva dirlo: colpevole anche la minoranza, tutti colpevoli, nessun colpevole, ha fatto bene lui o loro a sostenere la maggioranza.

Stiamo cercando di svolgere con impegno e correttezza il ruolo che ci è stato affidato dai cittadini, il sig. Gennaro Ciaburri può stare tranquillo e rasserenarsi: il posto nel cuore del Sindaco, del vice e del capogruppo di maggioranza resterà suo, come lo è stato da almeno 25 anni.

Le vicende locali del Partito Democratico nulla hanno a che vedere con il ruolo della minoranza consiliare. “Da Sempre per Cerreto” era e resta espressione di una lista civica formata da persone di diversa estrazione politica e partitica che condividono un’idea ed un progetto per Cerreto Sannita.

E poi per le vicende legate al PD cerretese perché il Ciaburri non chiede ai suoi congiunti iscritti al Partito? Loro a quale fazione appartengono? Fanno parte pure loro della scelta unitaria consacrata sulla mozione Bersani?

 Gruppo consiliare “Da Sempre per Cerreto”