31 dicembre 2009
Cerreto, attività intensa dell'opposizione (2)
Giovanni Pio Marenna

 

 

 

 

Per rispetto a mons. Nicola Vigliotti e ai presenti in sala abbiamo volutamente evitato di puntualizzare alcune cose durante il punto del Consiglio Comunale che prevedeva il conferimento della cittadinanza onoraria per farlo alla ripresa del Consiglio. Riteniamo inconcepibile ed irriguardoso nei confronti dell'intero Consiglio fare un manifesto nel quale si annunciava già il conferimento senza che lo stesso Consiglio lo avesse ancora deliberato. Il Consiglio Comunale è un luogo di discussione, di confronto, è l'assemblea pubblica rappresentativa dei cittadini del comune. Immaginate se un consigliere comunale, legittimamente perché nel pieno diritto delle sue funzioni, si fosse espresso in altro modo, se avesse avuto delle ragioni per non votare a favore.

 

Dopo un manifesto del genere, in cui si dava per avvenuto e scontato un conferimento che ancora non era stato dato, si sarebbe trovato in imbarazzo anche solo per esprimersi di fronte ad una platea così allegra che doveva, dal loro punto di vista giustamente, festeggiare don Nicola. Non era sicuramente questo il caso perché era nostra intenzione votare favorevolmente, per i motivi già illustrati durante la discussione dell'argomento. Però se qualcuno avesse dissentito da tutto ciò si sarebbe trovato a disagio. Sarebbe stato un po' come rovinare una festa. Nell'occasione il sindaco è stato poco attento  nell’organizzare la cerimonia e poco rispettoso del ruolo che ha il Consiglio Comunale e che ricoprono i consiglieri.

 

 

23-12-2009

Roberto Stanziano, capogruppo

del gruppo consiliare di minoranza “Da sempre per Cerreto”

 

 


 

 

Come gruppo consiliare “Da sempre per Cerreto” abbiamo espresso il voto favorevole per il conferimento della cittadinanza onoraria a mons. Nicola Vigliotti. E non poteva essere altrimenti per l'opera che don Nicola ha profuso per Cerreto (lo chiamo affettuosamente don Nicola xché sono stato un suo alunno). E non poteva essere altrimenti per la cultura che ha diffuso e dispensato. Per l'amore autentico che lui ha per questi luoghi.

Don Nicola Vigliotti è stato tra i fondatori della Pro Loco. A lui si deve la ripresa della tradizione ceramica in questo territorio. Alla sua caparbietà e determinazione si deve la creazione della prima fabbrica di pezzi ceramici decorati (le maioliche) ad opera di Guido Barbieri. E' stato uno dei primi artefici del riavvio della produzione ceramica nel nostro territorio ed ha determinato la nascita delle altre botteghe, distribuite tra Cerreto e San Lorenzello. Per non parlare dei suoi numerosi libri sulla ceramica e non solo, frutto di approfonditi studi.

 

Dunque, ricapitolando. Studioso e autore di numerosi libri su Cerreto, fondatore della Pro Loco, docente, giornalista, pioniere della ripresa della tradizione ceramica, fautore di numerose ed innovative iniziative. Un precursore dei tempi in alcuni casi. Un portatore indiscusso di cultura. Insomma don Nicola si è prodigato per far risalire la china ad un territorio che sembrava destinato all’impoverimento sociale e culturale, nonostante Cerreto fosse all'epoca un “polo scolastico di eccellenza”. La cittadinanza onoraria è pienamente meritata.

 

Non possiamo però dare il giusto elogio a don Nicola e non accennare all'attuale situazione del nostro paese, alle incongruenze che ci stanno. Non sono due discorsi staccati. Non possiamo dare l'opportuno omaggio ad una persona che ha dato tanto a Cerreto e poi non seguirne le orme, non seguirne l'esempio, anzi al contrario camminare come i gamberi. E' una contraddizione, per esempio, esaltare chi ha riacceso la fiamma della tradizione ceramica e poi tenere chiuso il museo della ceramica in orari in cui sono presenti dei turisti (nonostante sia anche stata fatta di recente una convenzione con la Pro Loco) oppure dimenticare la Biennale di ceramica, ormai mandata in pensione (evidentemente perché funzionava). Sarebbe come complimentarsi per la buona riuscita di un prodotto tipico e poi non valorizzarlo, sarebbe come compiacersi di avere un prezioso bene storico come la Tinta e poi venderlo. Ma anche questo, purtroppo, è già successo. Ma anche questa, purtroppo, (non) è un'altra storia.

 

E' una contraddizione, per esempio, dare un riconoscimento a chi è stato ed è portatore di cultura e poi non mettere quella cultura a beneficio, a disposizione di tutti (turisti compresi), con un ufficio informazioni permanente con personale competente, con delle guide qualificate e specializzate, presenti non pretendiamo 24 ore su 24 ma almeno in tutti i week end, con una biblioteca effettivamente aperta e fruibile per tutti. E' una contraddizione, per esempio, fare iniziative costose di 13.000 euro e rotti, con tanto di cena di gala per pochi eletti (pagata presumibilmente da tutti i cittadini), che poi non portano adeguati flussi turistici a quanto è stato speso. Ora qualche manifestazione può anche funzionare in termini di partecipazione. Ma fino a quando non sarà mirata, fino a quando sarà mordi e fuggi, a mio avviso non servirà a molto per il tipo di turismo che insegue Cerreto, cioè quello di qualità.

 

Insomma applaudire a don Nicola e a quello che rappresenta e poi non prendere esempio dalla sua concreta operosità rischia di essere un formalismo di facciata. Applaudire davanti e prendere altre strade dietro. Speriamo che nel “regalarci Cerreto”, col nuovo anno non ci regalino anche i pali eolici. Passare da quanto ha fatto don Nicola (ed è tanto) e da quello che rappresenta alla devastazione che porterebbero i pali eolici sarebbe desolante, sarebbe uno sbriciolare a poco a poco la cultura e l'amore per Cerreto di cui lo stesso don Nicola è portavoce. Più che un passo all'indietro, un salto nel vuoto.

 

 23-12-2009

Giovanni Pio Marenna, consigliere comunale

del gruppo consiliare di minoranza “Da sempre per Cerreto”

 

 


 

Al Sindaco del Comune di CERRETO SANNITA (BN)

e p.c. al Presidente del Consiglio Comunale

 

 

 

Oggetto: Interrogazione Urgente a risposta scritta.

 

 

Il sottoscritto Giovanni Pio Marenna, in qualità di consigliere comunale del gruppo consiliare “Da sempre per Cerreto”, secondo quanto previsto dalla normativa vigente

 

PREMESSO

 

che da circa un mese e mezzo sono terminati in via Mazzarella i lavori relativi alla “Riqualificazione ed Adeguamento Paesaggistico Ambientale Centro Storico – Parte Alta”;

 

che la vecchia pensilina di ferro di via Mazzarella, sostituita dalla nuova in legno, che serviva a riparare dalle intemperie i ragazzi delle scuola media che aspettavano il pulmino, è stata letteralmente “buttata” in un pezzo di terra adiacente alla scuola media;

 

che l’accesso al menzionato fondo è privo di cancello e ciò potrebbe diventare occasione di danno e pericolo per i bambini o i ragazzi che imprudentemente si avvicinino alla pensilina per giocare;

 

che tale situazione oltre ad essere altamente inquinante per l’ambiente, infanga la reputazione di Cerreto e della sua cultura;

 

CHIEDE

 

di conoscere il motivo per il quale la pensilina in questione è stata sistemata in maniera irresponsabile nel terreno di cui sopra, in totale dispregio con le normative sulla tutela dell’ambiente e del territorio e di quelle sulla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini, soprattutto con riferimento ai bambini e ai ragazzi.

 

 

 

Cerreto Sannita, 21 dicembre 2009

 

In fede

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it