05-02-2009
A Dugenta a
più di un mese dalle dimissioni di Belfiore, non
è stato ancora scelto il successore. I papabili
arrivano dall’opposizione. Vestivano la casacca
Udeur, ora quella Pd... La politica delle
‘spallucce’.
Dugenta si
distingue per la scarsa propensione alla
pubblicità delle attività di indirizzo
gestionale della politica. Eppure qui assessori
si dimettono, consiglieri comunali cambiano
casacca, sindaci amministrano lontano dal
clamore della contrapposizione. Già, il
confronto. Qui sono rimasti davvero in pochi a
sostenerlo, visto che il gruppo di opposizione
si è dimezzato da quando Miguel Viscusi, ex
sindaco, medico presso la struttura ospedaliera
di Caserta, e Vincenzo Ciervo, dipendente presso
la Regione Campania, hanno deciso di fare il
salto in casa PD, lasciando quell’Udeur che –
molto probabilmente – è stato giudicato non più
funzionale agli interessi politici. Capita anche
nel silente ambiente politico dugentese.
E capita
anche che – magari lo si sa con qualche ritardo
– in riunioni provinciali si possa aver
caldeggiato un amalgama tra le due new entry e
la maggioranza consiliare che, almeno
nell’anima, è marchiata Partito Democratico. Se
questo dovesse essere, quali le possibilità per
il tandem Viscusi-Ciervo? Beh, qualche mese fa
si è dimesso un assessore della giunta Renzi.
Mario
Belfiore ha deciso di abbandonare l’esecutivo
senza nessuna spiegazione se non quella – buona
per tutte le stagioni - dei motivi personali. Né
il sindaco ha provato a darne. Persino il
consiglio comunale, pare, non abbia registrato
la comunicazione circa la gestione delle deleghe
che, si è comunque saputo, sono state avocate
dal sindaco e la cosa va avanti già da un mese.
Questione di stile, di
‘omertà’ politica o semplice tattica per gestire
in modo ancora più soft, se mai fosse possibile,
la nomina ad assessore di uno del tandem? C’è di
più, a proposito di amalgama, naturalmente
stando alle voci - anche queste poche,
pochissime – c’è chi parla di nuovo responsabile
del PD locale da trovare tra i nuovi arrivati.
Sarà pure la politica delle ‘spallucce’, ma non
si discosta da quella di altri paesi. |