21 gennaio 2009
Guardia, tassa di depurazione illegittima
Giovanni Lombardi

 

'icoraggiosi' scrivono  al Sindaco Ciarleglio

 

L'associazione interviene per chiarire la vicenda riguardante la tassa di depurazione recentemente dichiarata illegittima dalla sentenza della Corte Costituzionale

 

L’Associazione de ‘icoraggiosi’ di Guardia Sanframondi  invia, tramite il suo presidente Mario Plenzick, una richiesta scritta al Sindaco Ciarleglio al fine di chiarire la vicenda riguardante la tassa di depurazione recentemente dichiarata illegittima dalla sentenza della Corte Costituzionale  che ha risposto alla seguente domanda: è legittimo l'art. 14 comma 1, della legge n. 36/1994, che obbliga l'utente a pagare la tassa di depurazione anche se non c'è il depuratore?

 

La Corte con (sentenza n. 335/2008) ha detto che è illegittimo, perché la tassa è il corrispettivo di un servizio reso, quindi, se non vi è il servizio, non può essere chiesto il corrispettivo. Ora, dal momento del deposito della sentenza, l'obbligo di pagamento non esiste più, ove non c'è il depuratore.

 

In questi anni le somme sono state accantonate dai Comuni, quindi sono questi ultimi che dovrebbero organizzare il relativo rimborso. Prima di ricorrere all'autorità giudiziaria e richiedere l’integrale restituzione della tariffa versata per un periodo di contribuzione pari a 10 anni, oltre il quale vi è la prescrizione del diritto, l’Associazione de ‘icoraggiosi’ intende, con la missiva, chiedere di chiarire la posizione del Comune guardiese in merito alla  ormai nota questione prima di intraprendere, come Associazione, ogni utile iniziativa organizzata al fine di tutelare i diritti dei cittadini utenti.

 

Ecco il testo della richiesta

 

 

Associazione 'icoraggiosi'


 
 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it