Proprio così la ‘fede’
non contrasta con la ‘tutela’, anzi
la prima è rafforzata e incrementata dalla
seconda. Con la proposta dell’inserimento
dei riti patrimonio immateriale dell’
Unesco, le due ‘correnti interpretative’
camminano parallelamente ed autonomamente
finendo per rafforzarsi.
Infatti, come si può, in
futuro, incrementare la fede se non ci sarà
la possibilità di svolgere i riti?
Ma passiamo
sul piano pratico. Molti chiedono cosa
concretamente significhi inserire i riti
settennali di penitenza in onore
dell’Assunta nel patrimonio immateriale
dell’Unesco. Intanto, diciamo subito che
l’operazione, non è affatto facile e i tempi
sono lunghi, penso al 2017 e oltre …
Ma, per
sviluppare il nostro ragionamento, proviamo
a elencare alcune delle procedure per
garantire la tutela e la valorizzazione del
patrimonio culturale immateriale presente
sul territorio.
Queste indicazioni sono
inserite nella Convenzione
Unesco per la protezione del patrimonio
culturale immateriale (Convenzione Parigi
il 17 ottobre 2003):
·
(Unesco)
creare centri di documentazione per il
patrimonio culturale immateriale e
facilitare l’accesso agli stessi.
Immagino
subito la creazione di un Museo dei riti
settennali, ove, tra l’altro, potranno
trovare allocazione gran parte delle
attrezzature e costumi per la realizzazione
dei misteri.
·
(Unesco)
programmi di educazione, sensibilizzazione e
informazione destinati al pubblico in
generale e in particolare ai giovani.
Un punto
fondamentale: organizzarsi e programmarsi
per trasmettere alle future generazioni la
‘fede’, la ‘tutela’ e la
conoscenza dei nostri riti settennali.
·
(Unesco)
promuovere l’educazione riguardante la
protezione degli spazi naturali e ai luoghi
della memoria, la cui esistenza è necessaria
ai fini dell’espressione del patrimonio
culturale immateriale.
Il punto cruciale:
la tutela si estende anche ai luoghi dei
riti quegli spazi
che consentono la vita, lo sviluppo e la
realizzazione del bene immateriale cioè dei
riti.
Sono solo tre aspetti
concreti di come possiamo tutelare con fede
i riti, senza modificarli ma , anzi,
promuovendoli e conservandoli nel miglior
modo possibile.
Come non essere d’accordo con
questo percorso proposto dal più grande
organismo planetario di tutela?
L’alternativa è lo
sgretolamento…
Giovanni Lombardi
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