19 settembre 2009

Guardia, siamo ancora in tempo?

Giovanni Lombardi


 

Il centro antico di Guardia continua a far discutere.

 

 

Bene, devo dare atto a Raffaele Pengue di aver cambiato idea, quanto parla di centro storico, di Unesco e... di riti. Nel suo ultimo comunicato comincia ad individuare una  proposta  per il recupero del centro storico  sulla quale vale bene la pena di  ragionare  insieme e costruttivamente.

 

La sua è una  proposta, se pur mutuata da una iniziativa pugliese, concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita di un centro antico, nel nostro caso del centro storico di Guardia, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, cioè su accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal cuore dell’albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni, l’area ristoro. 


Ma l’albergo diffuso è anche un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale. Per dare vita ad un albergo diffuso infatti, non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare o a ristrutturare l’esistente. Inoltre un albergo diffuso funge da presidio sociale e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come componente chiave dell’offerta. Un albergo diffuso infatti, grazie all’autenticità della proposta, alla vicinanza delle strutture che lo compongono, e alla presenza di una comunità di residenti riesce a proporre più che un soggiorno, uno stile di vita. Per questo un albergo diffuso NON può nascere in borghi abbandonati. Ecco perché intravedo un limite … Siamo ancora in tempo?

 

Giovanni Lombardi

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it