Guardia
Sanframondi: “Elettroencefalogramma piatto”
La situazione di
stallo politico e amministrativo che sta
frenando qualsiasi attività a Guardia
Sanframondi, nel momento in cui la crisi
socio-economica richiederebbe un’azione di
rilancio urgente e incisiva (come direbbe un
noto cantante), non è buona.
A causa delle
note vicende degli ultimi giorni legate alla
questione Udeur, all’interno dell’attuale
maggioranza comunale, composta quasi totalmente
da esponenti del Partito democratico, si sta
vivendo una specie di lotta tutti contro tutti.
Oltre a ciò, una densa coltre di silenzio copre
Guardia e soprattutto la Casa Comunale. Tutto
tace! Tutto e tutti in letargo.
L'elettroencefalogramma di quel che resta
dell’amministrazione Ciarleglio è ormai piatto.
Per le strade e nelle case di Guardia
Sanframondi, nessuno sa nulla. Nessuno ha
sentito nulla. Nessuno sente nulla perché nulla
succede. Nessuna moralità, coerenza e
progettualità. Niente di niente, tutto resta
come prima, in questa grande giostra che da
alcuni mesi catalizza tutta la vita della
comunità.
Due anni fa, in
occasione delle amministrative qualcuno
profetizzò una probabile defezione della
compagine in quota Udeur all’interno della lista
“Guardia nel Cuore”: ripiegamento che, visti i
numeri, avrebbe portato alla paralisi
amministrativa il Comune di Guardia. Non c'è
voluto poi molto affinché la profezia si
avverasse. Dopo due anni, e dopo aver assistito
ad un valzer degno dei Casadei: cambi di
assessori, lettere, comunicati, ricatti,
ripartizione delle poltrone, palese incapacità
ad amministrare la cosa pubblica, confusione,
con un risultato finale chiaro e per alcuni
scomodo; dopo due anni, scivolati via a forza
d’inerzia, due anni di agonia, l’amministrazione
guidata dal sindaco Ciarleglio, infatti, non
detiene più la maggioranza, è deceduta. E quel
che sopravvive della poderosa macchina da guerra
democratica “Guardia nel Cuore” si divide pro e
contro di lui.
Il Sindaco ne
deve prendere atto. Oramai c'è poco da fare. Nel
senso stretto, il bilancio di questi due anni di
amministrazione Ciarleglio si può così
riassumere: un paio di consigli comunali
all’anno, poche delibere licenziate dalla
giunta, scarsi anche gli arretrati, mozioni,
proposte, interpellanze che si trascinano da
mesi, finanziamenti non colti, crisi assurde; il
tutto in attesa che cominci in questi giorni la
discussione sul bilancio. Questo è in estrema
sintesi il resoconto di due anni di malgoverno
della comunità. Questo è il segno
dell'immobilismo dell'amministrazione Ciarleglio.
Due anni di proclami, di promesse
sistematicamente tradite; due anni di paralisi
amministrativa. Questa è l’eredità drammatica di
due anni di cattiva amministrazione, succeduti
ad altri cinque di gestione Falato in cui non
solo non vi è stata traccia di progettualità, ma
non si è riusciti nemmeno a difendere
l’esistente: è difficile pensare che si potesse
fare di peggio.
Qualcuno in questi giorni,
probabilmente un “intellettuale” che ha paura
delle parole forti, preferisce chiamare la crisi
che attanaglia il Comune di Guardia “paralisi
amministrativa”. Tecnicamente parlando, invece,
possiamo senz’altro affermare che ci troviamo di
fronte ad una vera e propria truffa, una
circonvenzione dei cittadini-elettori. Perché,
l’amministrazione Ciarleglio pur non avendo più
né i numeri né la forza politica per governare
continua imperterrita nel suo precostituito
ruolo e non s’accorge minimamente di ciò che i
cittadini guardiesi oggi chiedono a gran voce:
lo scioglimento del Consiglio Comunale e il
ritorno alle urne.
Il Sindaco prenda
atto della situazione. Prenda atto che
l'esperienza politica ed amministrativa al
Comune è terminata e, al contrario di quanto
afferma qualche zelante sostenitore del primo
cittadino, rassegni le proprie dimissioni e
consenta ad un Commissario Prefettizio di
mettere ordine nei conti e nella gestione
amministrativa. È l’unica soluzione possibile
(se lo si vuole veramente e non si ha paura di
eventuali conclusioni) per uscire dalla
fanghiglia in cui sguazza la comunità.
Raffaele Pengue
Presidente del
Circolo della Libertà “A. Parente”
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