3 giugno 2009
Aria nuova nel Popolo della Libertà guardiese?
Raffaele Pengue

 

 

 

Da alcune settimane il clima politico a Guardia Sanframondi, per quel che concerne le forze che si riconoscono nel progetto politico del presidente  Berlusconi, è cambiato, e anche le nostre vicende storiche sembrerebbero effettivamente cambiate nel senso letterale della parola. Nella comunità, il nuovo soggetto politico sta lentamente ma inesorabilmente muovendo i primi passi finalizzati alla creazione di una struttura operativa stabile, che si occupi di dare valore al prestigioso risultato elettorale conseguito in occasione delle ultime consultazioni elettorali.

 

Certo, all’appello manca ancora qualche tassello per così dire “istituzionale”, nello specifico una primadonna in perenne campagna elettorale, che calpesta le proprie, ma soprattutto le nostre idee, pur di distinguersi, ma si sa ognuno di noi è quello che è per natura: siamo murati in noi stessi. Tutte le fortune del mondo non potrebbero darci una individualità diversa da quella che abbiamo. Il carattere è innato: se si facesse crescere una pecora in un canile, state pur certi che essa non imparerebbe mai a fare il riporto. Che viva nella savana o nella gabbia, il leone rimane leone; allo stesso modo un saputello rimarrà sempre un saputello, che indossi la pelle di agnello o di capra o la toga pretenziosa. Visto, dunque, che non possiamo cambiare il prossimo, non resta che sopportarlo, oppure adattarsi ad esso, o più ragionevolmente e semplicemente evitarlo.

Detto ciò, quello che è importante è che lo scollamento tra quanti nella nostra comunità si riconoscono nel progetto di Berlusconi, che fino ad ieri era molto accentuato, perché traeva linfa dalla sfiducia che nutriva verso un certo modo di intendere la politica, sembra che oggi si sia arreso, giacché non trova più la sua causa nelle camarille, nelle cordate, nei privilegi e nei gruppi di potere, che lo avevano alimentato con inaudita vigoria.

Oggi, il cittadino-elettore guardiese di centrodestra aspetta risposte e non vuole più essere coinvolto in discussioni vaghe o falsate, in diatribe stucchevoli, che spesso hanno il sapore di lotta politica, più che di difesa degli interessi comuni dei cittadini. Oggi, la nascita del nuovo soggetto politico ci ha messo tutti di fronte alla necessità di avere risposte tempestive e concrete. L’acredine, la rabbia ed il rancore, che si evincono dalle ripetitive e maligne interpretazioni degli accadimenti che si sono succeduti in passato nella nostra comunità, all’interno del centrodestra, hanno prodotto solo una perversa strategia politica, alla quale bisogna rispondere con urgenza solo con chiarezza, con onestà e con decisione, perché questo squallido retaggio delle lotte intestine del vecchio passato non trovi più oggi alcuna accoglienza, ma anzi venga definitivamente relegato nei meandri più oscuri della politica dei tempi che furono. I cittadini-elettori guardiesi - che sono generosi, ma la cui pazienza non è infinita - ci perdoneranno.

 

Oggi, il centrodestra guardiese, grazie anche al lavoro incessante del Circolo della Libertà “Alfredo Parente”, espressione diretta del nuovo soggetto politico - è bene ricordarlo -, si è svegliato dal suo torpore ed ha iniziato a cogliere sempre meglio il significato delle sue aspettative e non vuole più che esse siano lasciate puntualmente insolute nello scorrimento vorticoso del tempo.

 

È tutto molto semplice, è tutto terribilmente difficile e faticoso. Ma è il compito che ci siamo dati. Tutto il resto - i giochi di ruolo e le private suscettibilità, la politica politicante e gli equivoci montati ad arte - semplicemente non deve interessarci.

 

 

Raffaele Pengue

Presidente del Circolo della Libertà/Pdl

“Alfredo Parente”

 

     

 Valle Telesina


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