Da alcune settimane il clima
politico a Guardia Sanframondi, per quel che
concerne le forze che si riconoscono nel
progetto politico del presidente Berlusconi, è
cambiato, e anche le nostre vicende storiche
sembrerebbero effettivamente cambiate nel senso
letterale della parola. Nella comunità, il nuovo
soggetto politico
sta lentamente ma
inesorabilmente muovendo i primi passi
finalizzati alla creazione di una struttura
operativa stabile, che si occupi di dare valore
al prestigioso risultato elettorale conseguito
in occasione delle ultime consultazioni
elettorali.
Certo,
all’appello manca ancora qualche tassello per
così dire “istituzionale”, nello specifico una
primadonna
in perenne campagna
elettorale, che calpesta le proprie, ma
soprattutto le nostre idee, pur di distinguersi,
ma si sa
ognuno di noi è
quello che è per natura: siamo murati in noi
stessi. Tutte le fortune del mondo non
potrebbero darci una individualità diversa da
quella che abbiamo. Il carattere è innato: se si
facesse crescere una pecora in un canile, state
pur certi che essa non imparerebbe mai a fare il
riporto. Che viva nella savana o nella gabbia,
il leone rimane leone; allo stesso modo un
saputello rimarrà sempre un saputello, che
indossi la pelle di agnello o di capra o la toga
pretenziosa. Visto, dunque, che non possiamo
cambiare il prossimo, non resta che sopportarlo,
oppure adattarsi ad esso, o più ragionevolmente
e semplicemente evitarlo.
Detto ciò, quello che è
importante è che lo scollamento tra quanti nella
nostra comunità si riconoscono nel progetto di
Berlusconi, che fino ad ieri era molto
accentuato, perché traeva linfa dalla sfiducia
che nutriva verso un certo modo di intendere la
politica, sembra che oggi si sia arreso, giacché
non trova più la sua causa nelle camarille,
nelle cordate, nei privilegi e nei gruppi di
potere, che lo avevano alimentato con inaudita
vigoria.
Oggi, il cittadino-elettore
guardiese di centrodestra aspetta risposte e non
vuole più essere coinvolto in discussioni vaghe
o falsate, in diatribe stucchevoli, che spesso
hanno il sapore di lotta politica, più che di
difesa degli interessi comuni dei cittadini.
Oggi, la nascita del nuovo soggetto politico ci
ha messo tutti di fronte alla necessità di avere
risposte tempestive e concrete. L’acredine, la
rabbia ed il rancore, che si evincono dalle
ripetitive e maligne interpretazioni degli
accadimenti che si sono succeduti in passato
nella nostra comunità, all’interno del
centrodestra, hanno prodotto solo una perversa
strategia politica, alla quale bisogna
rispondere con urgenza solo con chiarezza, con
onestà e con decisione, perché questo squallido
retaggio delle lotte intestine del vecchio
passato non trovi più oggi alcuna accoglienza,
ma anzi venga definitivamente relegato nei
meandri più oscuri della politica dei tempi che
furono.
I cittadini-elettori guardiesi - che sono
generosi, ma la cui pazienza non è infinita - ci
perdoneranno.
Oggi, il centrodestra guardiese,
grazie anche al lavoro incessante del Circolo
della Libertà “Alfredo Parente”, espressione
diretta del nuovo soggetto politico - è bene
ricordarlo -, si è svegliato dal suo torpore ed
ha iniziato a cogliere sempre meglio il
significato delle sue aspettative e non vuole
più che esse siano lasciate puntualmente
insolute nello scorrimento vorticoso del tempo.
È tutto molto semplice, è tutto
terribilmente difficile e faticoso. Ma è il
compito che ci siamo dati. Tutto il resto - i
giochi di ruolo e le private suscettibilità, la
politica politicante e gli equivoci montati ad
arte - semplicemente non deve interessarci.
Raffaele Pengue
Presidente del
Circolo della Libertà/Pdl
“Alfredo Parente” |